Mio figlio non riesce più a studiare e si isola
Mio figlio di 24 anni non riesce più a studiare. È sempre stato molto bravo e si è laureato brillantemente alla triennale in fisica, per scelta sua. Mi sono sempre preoccupata per le sue poche relazioni con gli altri e per il fatto che, diventato grande, non ha più proseguito in attività ricreative, sportive e non. Mai per lo studio, anzi al contrario, dato che in pratica studiava soltanto, oltre a vivere con il telefonino in un mondo che non conosco di letture, giochi, informazioni. Ora da un anno dice che non riesce a studiare, apparentemente ci prova anche poco. Non sa perché, rifiuta di parlarne perché dice che gli fa troppo male, anche perché dice che all’inizio gli abbiamo messo troppa pressione. Ora da mesi abbiamo provato parlarne poco e sempre in tono comprensivo; comunque non lo consente. Sta andando da sei mesi in psicoterapia. Abbiamo paura e pensiamo di doverlo aiutare ma non sappiamo come. Un atteggiamento di aut-aut sembra troppo pericoloso e inefficace, ma anche restare in un limbo irreale non è possibile. Non fa nulla tutto il giorno, non esce, non vede nessuno. Se gli dico che una laurea l’ha presa, può smettere di studiare,cambiare studio, cercare altre strade, dice che gli faccio molto male a dire così. Capiamo che il problema di studio è solo una parte, ma gli sta facendo perdere i suoi “punti di forza”che nel passato lo hanno aiutato anche nelle relazioni. Per fortuna mangia e dorme regolarmente, vive in modo “regolare” ed è un ragazzo “buono”. La sua terapia è personale, ma noi ci facciamo mille domande. Cosa ci dobbiamo aspettare? La terapia è quella giusta? Possiamo fare altro? Deve insistere come dice di voler fare o cambiare strada e non ne ha il coraggio? Sappiamo di dovergli dare serenità ma sentiamo anche l’urgenza di aiutarlo.