ho un figlio di 12 anni che da qualche mese a questa parte non fa altro che disprezzarmi, umiliarmi ,e mettermi in cattiva luce davanti agli altri , in pratica vuole complessarmi che devo fare
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Cara Giada, se fosse possibile bisognerebbe rafforzare la funzione genitoriale con il supporto del padre. Se non fosse possibile si dovrebbe lavorare sulle regole, sui premi o le punizioni a seconda dei comportamenti. Bisognerebbe rafforzare la funzione paterna con gli strumenti appena elencati. Ovviamente se i comportamenti sono questi vanno indagate anche le motivazioni e bisogna aiutare il ragazzo ad esprimerle..come si è arrivati a tale situazione? cosa ha portato a perdere i confini e i ruoli nella famiglia? Se la situazione fosse poco gestibile conviene fare una consulenza da uno Psicoterapeuta per approfondire la situazione.
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DOTTORE GRAZIE X LA SUA RISPOSTA , IO HO INDAGATO NELLA VITA DI MIO FIGLIO MA NON TROVO SPIEGAZIONI , X LUI UMILIARMI è DIVENTATO UN ABITUDINE NE SOFFRE PURE QUANDO NON LO FA , FORSE XCHè HA TROVATO UNA PERSONA MOLTO SENSIBILE CHE è SUA MADRE , E SA CHE COLPIRLA CON IL SUO DISPREZZO MI FA MALA . LUI TUTTO L' AMORE CHE DOVREBBE DARE A ME LO RIVERSA AD UNA CAGNETTA CHE ABBIAMO DA 8 MESI E A ME CONTINUA A COLPIRE , GRAZIE DOTTORE , GRAZIE DI CUORE, GIADA.
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Gentile Giada,
dodici anni sono appena l'inizio di un periodo critico e difficile durante il quale è più che mai indispensabile che la funzione genitoriale si consolidi e si disponga ad affrontare l'inevitabile fase di conflitto tra genitori e figli. Pertanto ogni genitore deve fare in modo che la propria autorità sia rispettata e osservata. Sono troppo pochi gli elementi che lei fornisce a proposito della relazione che si è sviluppata tra lei e suo figlio. Non dice se ci sono dei fratelli, quale rapporto ci sia con la figura del padre, e in generale in che modo il contesto familiare abbia concesso spazio a questi atteggiamenti di ostilità e di disprezzo da parte del ragazzo nei suoi confronti. In mancanza di altre informazioni posso solo dirle di reagire in modo più autorevole (non autoritario) di fronte agli attacchi di suo figlio, piuttosto che subirli. Se può ne parli con uno specialista.
Cordiali saluti.
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Gentile Giada,
dovrebbe semplicemente mettere in pratica il ruolo di genitore, magari con atteggiamenti più assertivi e cercare di comprendere le motivazioni che stanno alla base di questi comportamenti. L'atteggiamento di suo figlio è quantomeno disfunzionale.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
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