Salve sono mamma di un bimbo di 14 mesi che da alcuni mesi si è staccato molto da me preferendo il papà, i nonni e la zia che adora.passo tutto il giorno con lui non avendo alcun aiuto da parenti ed amici e non avendo possibilità economica per mandarlo al nido.gioco con lui tutto il giorno essendo un bimbo vivace e curioso ma anche molto capriccioso quando non ottiene quello che vuole.non mi rispetta,non rispetta i miei "no" reagendo con schiaffi e rabbia.cerco di mantenere la calma e spiegare con dolcezza il motivo dei miei no, ma non serve.sono molto stanca e quando vedo che cerca tutti i parenti e non vuole più tornare da me, mi sento davvero morire.da quando è nato , non avendo aiuto da nessuno, ho dato tutto il mio tempo a lui trascurando del tutto me stessa.sono felice che stia bene con i nonni e la zia ma dopo molte ore che non mi vede, o se stiamo tutti insieme e magari ha paura o cade, lui preferiscegli altri alla sua mamma. Perché? Vorrei che mi cercasse, vorrei vederlo felice di tornare tra le mie braccia. Sento di aver fallito sia nella sua educazione che come madre.
Grazie anticipatamente per le vostre risposte.
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10 GIU 2014
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Adele, dal suo racconto traspare una grande solitudine per cui mi chiedo dove sia e che spazio abbia il papà di vostro figlio. Dovrebbe essere anche lui a farsi carico del grosso peso che lei sente di portare da sola sulle sue spalle. Consideri, inoltre, che tutte le altre persone sono in una posizione del tutto più semplice con suo figlio dato che non ce l'hanno in carico tutto il giorno. Se si permette di essere più "spigoloso" con lei è anche perché sente di poterselo permettere senza timore che il vostro legame si spezzi, senza avere paura di essere abbandonato, per cui cerchi di preoccuparsi meno e di trovare degli spazi per "respirare" affidandolo anche ad altri. Auguri
5 GIU 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Adele, credo che sia importante chiarire che non c'è un 'età terribile per i bambini, che le regole si insegnano per tutta la vita e non ha sbagliato tutto nella sua educazione ma può continuare ad educarlo, magari con fatica. Un elemento importante è avere l'appoggio e il sostegno di suo marito per primo, con cui dovrebbe condividere le modalità educative, in modo che il bambino abbia genitori coerenti e non possa, quando la mamma dice no rivolgersi al papà o viceversa. Poi continui a coccolarlo, giocare con lui e sgridarlo quando è necessario, ma se sente di essere troppo stanca può rivolgersi anche ad un consultorio per un sostegno alla genitorialitá, dove vengono proposti pacchetti di circa 15 colloqui gratuiti. Un grande augurio
Dott.sa Elisa Zocchi
4 GIU 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Adele, dalla sua richiesta traspare tutto il suo dolore per l'atteggiamento di suo figlio ma anche una grande stanchezza, come d'altronde è normale che sia dopo 14 mesi di maternage senza particolari aiuti.
Io credo che, proprio perché trascorre con lei la maggiorparte del suo tempo suo figlio sa che lei c'è, è un rapporto che non deve conquistarsi, anzi magari la percepisce come eccessivamente disponibile e si concede con lei qualche capriccio in più. Probabilmente il percepirlo come distaccato da lei la rende più insicura anche nel dare regole e no, perché pensa possano contribuire ad allontanarlo, in realtà però i bambini percepiscono con chi possono permettersi alcuni comportamenti e se ne approfittano. Se questo contribuisce a stancarla e a farla sentire inadeguata io le consiglierei di approfittare della presenza di questi parenti per riposarsi un po' e dedicarsi a se stessa. Questo le consentirà di giocare in modo più sereno col suo bimbo e di imporsi, quando necessario senza paura di essere rifiutata. Resto a disposizione per eventuali altre informazioni, un caro saluto.
4 GIU 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile dottoressa la ringrazio per la sua risposta. Per quanto riguarda la possibilità di fare un colloquio è per me impossibile al momento a causa delle serie difficoltà economiche .I parenti di mio figlio non lo sgridano, dicono lui "no" e quando reagisce con rabbia sdrammatizzano con toni giocosi .spesso ho provato alzando un pochino la voce, con tono fermo e deciso, ho provato con un leggero buffetto sul pannolino (in situazioni in cui rischiava di mettersi in pericolo..cavi, prese della corrente etc) ma a parte farlo piangere non ho riscosso successo:continua a farlo.non voglio che mi consideri la mamma cattiva, ma neanche voglio un bimbo senza limiti né regole.poche regole ma importanti:non buttare il cibo durante i pasti e rispettare i no di mamma e papà. È ovvio che con i parenti le occasioni di dare dei limiti e divieti a mio figlio sono minori passando con lui poche ore ogni tanto rispetto a me.mio figlio è molto sveglio, parla moltissimo per la sua età forse è più lento per quanto riguarda lo sviluppo motorio perché anche se cammina spesso vuole ancora la mano o vuole stare in braccio. Non dorme molto, e si sveglia ad ogni piccolo rumore è come se fosse sempre "sveglio" pronto per esplorare ed osservare il mondo intorno a lui.ha sempre cercato il contatto fisico e mi fa pensare che sia un bimbo insicuro di fondo.sono combattuta su come gestire questa situazione senza far credere a lui di avere una mamma cattiva che non gli vuole bene perché è molto dura anche per me vederlo piangere per ogni cosa. E quando arriveranno i terribili due anni che succederà?
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3 GIU 2014
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Gentile Adele,
mi chiedo se le altre persone che si occupano di suo figlio gli pongano dei divieti e come se lo fanno come glieli pongano. Potrebbe essere che se Lei è l'unica a dire dei no il bambino, ricerchi delle persone che lo accontentano invece sempre: è una strategia che i bambini utilizzano spesso, cioè ricercano i punti deboli per fare quello che vogliono. In questo caso bisognerebbe che adottiate una linea comune, che tutti gli diciate dei no sugli stessi principi. per quanto riguarda il modo su cui si dice no, talvolta solo la dolcezza non è la linea giusta, dipende molto anche dal carattere e dal temperamento del bambino. per comprendere meglio sarebbe necessario un colloquio approfondito con lei o vedere le dinamiche che si instaurano in famiglia.
Cordialmente
