Mi chiamo Lucia, ho 26 anni e vi scrivo perchè mi trovo in una situazione molto difficile.
Ho una sorella di 34 anni che vive insieme a mia madre in un piccolo appartamento. Ha sempre avuto un caratteraccio ma da qualche anno che è peggiorata molto, non lavora piú, non esce con nessuno, non aiuta mia madre ma si fa mantenere da lei e la insulta tutto il tempo. Un giorno è tranquillissima e il giorno dopo diventa molto agressiva. Il problema è che lei dice di non avere problemi e non vuole farsi curare, mia madre non è in grado di aiutarla ma il senso di colpa non la lascia prendere le decisioni giuste. La situazione peggiora ogni giorno e mi sento in colpa perchè sono partita e non riesco ad aiutarle ma d'altronde se restassi dovrei farmi curare pure io, perchè non reggo quello che succede. Cosa si potrebbe fare? Grazie mille!
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21 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Lucia, immagino il senso di impotenza che vige in casa vostra, e ne comprendo la pesantezza.
Come nella risposta della collega anch'io sono dell'idea che se una persona non voglia farsi aiutare sia molto difficile farlo. Il TSO però è una pratica complessa e messa in atto in casi estremi, non so se questo sia il vostro caso.
Lei fa bene a permettersi di procedere con la propria vita nonostante cerchi di aiutare sua sorella.
Un'altra possibilità per attivare un po' la situazione sarebbe quella di proporre a sua madre di andare in terapia per comprendere un po' meglio la situazione e trovare con la psicologa delle modalità per provare a cambiare le modalità con le quali si mette in rapporto con sua sorella. Non conosco la natura delle difficoltà di sua sorella ma il rischio è che genitori che si sentono in colpa per le difficoltà dei figli si facciano "tiraneggiare" da queste cercando di comprendere la situazione in tutti i modi ma facendo più fatica a mettere dei limiti.
Non ha nominato vostro padre. Non so se sia una figura che possa essere da risorsa o se è un'assenza che ha pesato nella situazione di sua sorella.
Ad ogni modo se ci fosse un'altra presenza utile per supportare sua madre (zii amici importanti ecc) potrebbero essere coinvolti se poi lo si ritenesse utile.
Partire con una consulenza di questo genere potrebbe magari portare ad una terapia familiare per far capire a sua sorella che andare in terapia perché tutta la famiglia ha una difficoltà che volete affrontare assieme. Poi questo potrebbe creare lo spazio iniziale perché sua sorella abbia più forza per prendersi in mano.
21 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Lucia, comprendo bene il senso di impotenza che prova.
Ma il fatto è che, purtroppo non si può aiutare chi non vuole essere aiutato. E certo non è colpa Sua se Sua sorella si rifiuta di prendere atto della sua sofferenza, dei suoi disturbi. L'unica cosa che può tentare, senza farsi troppe illusioni, è di proporle almeno un colloquio con un terapeuta veramente bravo e sensibile. Se ci riuscirà starà a lui cercare di trovare quel contatto emotivo che potrebbe aprire un varco nelle difese di Sua sorella.
Lo so, per Lei è una triste situazione. Ma più di così non si può fare.
E Lei consideri che, innanzi tutto, la prima Sua responsabilità è di prendersi cura della Sua vita, della Sua felicità.
La saluto con i sensi della mia vicinanza a Lei e a Sua sorella.
Dr. Marco Tartari, Asti
21 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Lucia,
Dev'essere una situazione molto difficile per voi. Il fatto è che se sua sorella non vuole farsi aiutare non la si può costringere. Quello che potete fare é parlare con lei e cercare di convincerla a prendere contatti con il centro di salute mentale della vostra zona. Se lei non vuole venire chiedete voi consiglio ai servizi su come fare per coinvolgerla.
L'unico modo per "costringere" una persona alla cura è il trattamento sanitario obbligatorio che prevede l'arrivo dell'ambulanza con gli operatori e i carabinieri che predispongono un ricovero coatto. Ovviamente questa strada viene presa in considerazione se ci sono scompensi gravi ad esempio se c'è il risciò che faccia male a se stessa o agli altri.
Spero di essere stata d'aiuto.
Saluti.
