La sorella sta distruggendo la nostra storia

Inviata da Raffaella · 4 nov 2015 Terapia di coppia

Buongiorno, ho 32 anni, il mio compagno 40 e stiamo insieme da 9 mesi. Ci siamo conosciuti incrociandoci al mattino per andare al lavoro: lui saliva con l'auto ed io percorrevo a piedi la stradina verso il mio garage. Per settimane ci incrociamo con gli sguardi, ma nessuno prende alcuna iniziativa. Un giorno me lo ritrovo tra i suggerimenti di amicizia su FB ( abbiamo un po' di amici in comune ), sgrano gli occhi ( non sapevo assolutamente nulla di lui, nè nome, nè stato, nè altro ). Passa qualche settimana, ed ogni giorno comincio sempre di più ad incuriosirmi: indecisa sul da farsi ( sono sempre stata contraria sia a FB ed alle chat che al primo passo fatto da una donna ), decido che poteva essere una cosa simpatica aggiungerlo, nel migliore dei casi ci si sarebbe salutati al mattino, nel peggiore, tutto come prima. Lo aggiungo, sembrava aspettasse solo quello, mi scrive, riconoscendomi come la ragazza che incrociava al mattino e da cui era incuriosito, dopo due giorni mi chiede il numero, ci sentiamo al telefono e al terzo giorno ci prendiamo un caffè. Inizia, da parte sua, un delicato e sobrio corteggiamento, lo scopro subito molto serio, educato, gentile, posato. Dopo il primo mese di frequentazione giornaliera ( caffè, aperitivi, colazioni, cene, pranzi, durante i quali non mi ha mai sfiorata nemmeno con un dito ) ci baciamo. Da allora non ci siamo mai più mollati. La storia cresce, si fortifica, mi presenta ai suoi amici, dopo poco anche ai suoi genitori in contesti non formali, altresì alla sorella ed al cognato, entrambi 40enni, giovanili ed alla mano. Tra me e la sua famiglia nasce una simpatia reciproca e sebbene la madre e la sorella siano state in passato molto critiche con le sue ex ( cosa rivelatami da amici suoi ) in me sembra vedano la donna della sua vita. Ad Agosto la nostra prima vacanza insieme ( scopro essere la prima in assoluto per lui con una donna ). Scopro anche che ha avuto molte donne, ma non perchè fosse un dongiovanni, quanto molto selettivo e 'pesante'. Pian pianino, entrando sempre di più in famiglia, percepisco un forte ascendente della sorella sul fratello: entra in tutte le cose che lo riguardano, scelte, donne, vestiti. Arrivo al dunque. Da circa un mese, il mio compagno comincia a parlare di convivenza, che gli piacerebbe condividere piu tempo insieme e soprattutto piu spazio insieme. Entrambi lavoriamo tutto il giorno ( lui ricopre un ruolo istituzionale, io lavoro in una multinazionale ) ed in settimana, vedersi, è davvero difficile, mentre il fine settimana ci dividiamo tra doveri reciproci ( viviamo entrambi con i rispettivi genitori ), e ci resta una cena fuori da soli, o un pranzo in famiglia, l'intimità ( seppur bellissima ed intensa ) oramai viene automaticamente calendarizzata il sabato pomeriggio nella casina in campagna, dove anche li, qualche volta, è piombata la sorella col marito ed il loro labrador. Parlando di convivenza si ipotizzava l'affitto di un appartamentino in paese, in modo da essere entrambi vicini ai nostri genitori, tuttavia c'è da dire che sia io che lui abbiamo entrambi casa di proprietà dove andrebbe solo fatta una divisione degli appartamenti/piani da cui uscirebbe un appartamento per noi. Casa mia viene scartata perchè logisticamente poco ottimale ( abbiamo 2 auto e non c'è fisicamente posto sotto allo stabile ). Lui, invece, ha una villetta a 2 piani, con ampio giardino e spazio per le auto, dove vivono: i suoi genitori ( piano terra e primo piano ) lui ( camera da letto in mansarda ), sorella con marito depandance adiacente, piano terra con giardino. Ben presto, propone di fare i lavori in casa sua ( dividere il primo piano dal piano terra, recuperare una stanza da letto per i suoi genitori al piano terra ) ed andare a vivere al primo piano, dove andrebbe fatta solo una cucina e delle scale in muratura esterne ( oggi c'è una scala in ferro ). Domenica sera, ne parla con i genitori, anticipando che vorrebbe chiamare un architetto, in quell'esatto momento entra lei : apriti cielo. Il giorno dopo ricevo una telefonata dalla sorella, allarmatissima mi vuole parlare. Comincia a sbraitare che è una follia, che i lavori non si devono fare, che è un peccato ( ???? ) rompere i marmi del salotto ( non avrebbe rotto nulla, tuttalpiù li coprivamo con del parquet ), che si crea polvere , confusione, che è inverno, che i genitori ( 75 e 79 anni completamente autosufficienti ) sarebbero in difficoltà. Che insomma, non è proprio il caso. Poi comincia a mettere in mezzo che sarebbe il caso che lui ( se vuole l'indipendenza che tanto cerca ) si cercasse una casa in affitto, dove potremmo convivere, perchè poi ( secondo lei ) non è il caso, visto che non siamo sposati, vivere tutti insieme. Premetto che io sono favorevole alla convivenza prima del matrimonio, perchè trovo giusto conoscersi e condividersi appieno, soprattutto dopo 9 mesi dove forse parlare di matrimonio potrebbe essere prematuro, ma dove una convivenza, soprattutto quando sentita emotivamente, è la migliore soluzione. Sono incavolata e contrariata da questa ''scenata'' folle di una sorella verso un fratello che a 40 anni si sta finalmente realizzando nella vita privata. Lavora come un mulo, non ha tempo nemmeno per se stesso ed è finalmente sereno e felice di aver trovato un equilibrio sentimentale insieme ( cosa che mi ha confessato lui ). Di fatto la sorella mi rimarcava come il fratello non avesse mai avuto queste attenzioni ed affettuosità con una donna davanti a loro, oltre al fatto di non aver mai portato nessuna a casa. Il papà, persona di infinita bontà, la settimana scorsa mi prende sotto braccio per farmi vedere la loro casa ( il primo piano dove dovremmo andare - con mio sguardo un po' imbarazzato ) e di sua spontanea volontà comincia a farmi vedere come si potrebbe dividere affinchè io ed il figlio potessimo stare insieme. Premetto e sottolineo ( cosa ribadita anche alla sorella ) che a me non interessa minimamente la casa nè ho intenzione di mettere il muso nelle loro decisioni ( come, se e quando fare i lavori ): sono cose loro, di famiglia, molto delicate oltretutto, significherebbe andare dal notaio, dividere la casa anche per quanto riguarda la proprietà, insomma sono cose in cui non ho alcuna voglia ed intenzione di entrare. La mia priorità, oggi, è costruire una vita con lui, punto!
L'idea di vivere da lui mi piaceva in quanto sarei stata anche io vicino i miei ( se mi affaccio dal balcone si intravede il mio terrazzo ), e sicuramente anche più pratica come soluzione, invece di buttar soldi in un affitto.
Ieri sera, dopo la telefonata della sorella, ho chiamato lui e gli ho detto tutto ( con diplomazia ). Se queste sono le premesse, allora forse è meglio cercare qualcosa altrove: sono una donna indipendente, che lavora e non devo nè fare la mantenuta nè tantomeno l'ospite a casa dei suoceri. Quello che però mi fa imbestialire, per principio, è che la sorella non ha alcun diritto ad entrare in queste faccende: se il fratello vuole fare i lavori nella parte di casa che spetta a lui, è libero di farlo! non capisco questo accanimento e questa foga dell'impedirgli di fare i lavori per poi viverci con me. Lei inoltre è ancor di piu andata in 'euforia' quando lui ha espresso immediata volontà di fare i lavori: chiamare l'architetto e cominciare tra qualche settimana. Per lei è assurdo ed incomprensibile. Non capisco cosa la turba, la casa sua ce l'ha, ci vive, mangia e cena a casa di mammà e papà .. cosa la turba? La mia presenza? Non ci sono a casa dalle 8 alle 8 di sera e sarei la prima a chiudermi dentro, in casa, in relax a cucinare e rilassarmi col mio compagno. Cosa devo fare? Ero felice ed entusiasta all'idea che a breve avremmo realizzato il nostro nido, ci ha spezzato le ali ed il suo atteggiamento non fa altro che incupire lui e riempirlo di dubbi, tantè che dal scegliere la cucina siamo passati al: vado a cercare casa per andare a vivere da solo, poi magari mi raggiungi! Vi chiedo un gentile supporto per aiutarlo ad arginare l'invasività della sorella, perché in questa occasione, ma anche in altre, percepisco una sua vulnerabilità ed influenzabilità troppo forte. Cambiare idea cosi da un giorno all'altro, lo trovo folle !
Grazie e scusate per la lunghezza del mio post.

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Miglior risposta 4 NOV 2015

Gentile Raffaella,
nel suo lungo post ci sono due cose che meritano attenzione.
La prima è che lei non sembra molto coerente quando dice che non ha alcuna intenzione di intromettersi nelle delicate e personali questioni di famiglia del suo fidanzato perchè le interessa soltanto costruire una vita con lui e poco dopo però dice che l'idea di vivere da lui le piaceva e rosica per il fatto che la sorella ha messo i bastoni tra le ruote.
La seconda è una incoerenza che riguarda il suo fidanzato che prima parte da un progetto di vita in comune con lei e poi sembra parlare al singolare quando dice che vuole cercare casa per andare a vivere da solo e poi magari lei lo raggiunge.
Allora mi chiedo : dov'è finita la voglia di fare le cose insieme? E perchè non ha invitato anche lei per la ricerca di questa casa visto che lei non vuole allontanarsi troppo dalla residenza dei suoi genitori?
Su questo punto sarebbe opportuno un confronto col suo fidanzato per un chiarimento ed un possibile accordo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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