Buongiorno, siamo una coppia con un bambino di soli 2 anni e mezzo, che abbiamo cercato, voluto, soprattutto dopo un momento di crisi che si era risolto.
Purtroppo, fra stress, lavoro e problemi di ogni genere fra i quali la malattia della madre di mia moglie, madre non naturale, ma affidataria, ultimo genitore rimasto che sta lottando per la vita, e successivamente il mio licenziamento senza giusta causa, hanno innescato un effetto domino. Fra alti e bassi, momenti felici e momenti difficili, ci siamo trovati a non parlare più, lei rifugiandosi nelle chat e amicizie che hanno già subito separazioni, ed io a chiudermi in me. Due mesi fa sembrava che si stesse ricominciando, ci stavamo riprendendo, ma è durato una decina di giorni, forse due settimane al massimo, poi lei è tornata al suo computer ed io a distrarmi con le mie passioni. Abbiamo avuto un'ultima grossa lite un mese fa. Da lì si è evidentemente rotto qualcosa. Lei si è chiusa totalmente. Io vedevo che faceva fatica ad accettare ogni mio tentativo di risanamento. Finché due settimane fa mi ha detto di volermi bene ma non amarmi più. Pensava che me lo aspettassi, ma invece per me è stato un colpo che ancora non riesco a riprendermi. Sembra non intenzionata a riprovarci. Dice di non amarmi più, di non sentire passione, amore, di non credere più al nostro rapporto e di non illudersi, consigliandomi di non illudermi. Per il resto stiamo mantenendo un rapporto di rispetto. Ma appena accade il più banale dei problemi lei mi aggredisce incolpandomi di qualsiasi cosa, come motivo scatenante anche se non lo è. Ho deciso di rivolgermi agli psicologi di coppia, lei inizialmente titubante, poi per una giusta separazione ha accettato e fra un paio di settimane abbiamo il primo appuntamento. Io vorrei riconciliare la famiglia, dimostrarle che cercavamo la stessa cosa ma non siamo stati capaci di aiutarci, che mi sono responsabilizzato, lei pare decisa sulla sua strada. Ha bisogno di amore e attenzioni, e forse non crede più di poterle ritrovare in me. Sono disperato. Credo nella famiglia e nelle risoluzioni, lei pare non crederci più. Non con me.
Potrebbe una terapia di coppia farle vedere le cose diversamente? Accorgersi che forse la sua è solo rabbia e sfiducia? Risanare il rapporto? Domande sciocche dettate da un uomo distrutto e che non sa più che fare.
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18 MAR 2014
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Mia moglie dice di non amarmi piu'.ho due figli che cosa devo fare?
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8 Risposte
18 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissimo,
non deve essere facile per lei aver affrontato questo evento e se ci ha scritto sono certa che il suo problema merita la giusta attenzione. Potrebbe affrontare la situazione parlandone con uno psicologo: in questo modo avrà la giusta guida e sostegno per ricreare un equilibrio nella sua vita.
Un saluto
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologa a Roma
12 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile,
è sempre difficile "subire" una perdita come quella che sta avvenendo in lei. Si conceda del tempo per concentrarsi su se stesso e partire da questa storia per intraprendere degli spunti per entrare in consapevolezza con le sue esigenze e bisogni. Se dovesse avere difficoltà non esiti a parlarne con uno psicologo per ricevere sostegno e guida.
Per approfondimenti non esiti a contattarmi.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma
20 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao la stessa cosa è successa anche a me e io sono fortemente convinto che ci sia un altra persona. Una cosa che ti posso dire è che se una persona ama veramente non ti lascia auguri e buona fortuna.
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5 NOV 2012
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"Io la amo ancora" lei dice ed è qualcosa di grande provare amore per la persona a lei tanto vicina con la quale ha voluto insieme dare vita ad un figlio, non solo, ma anche procedere nella realizzazione di se stesso e dei suoi progetti. Si sa che il fervore, l'entusiasmo, il calore iniziale del rapporto insieme possono nel tempo conoscere momenti di minor calore, di sentirsi tiepidi magari perché le tante realtà della vita che entrano in gioco non sempre ci sostengono ed anche noi non sempre siamo attenti, sensibili agli affetti ed ai cambiamenti che avvengono di fatto in noi stessi e nell'altro. La persona che ci vive accanto ha una sua vita interiore intensa e sfaccettata, con variazioni personali che in parte possono dipendere anche da noi oltre che da sé stessa. Lei "l'ama" ed allora è essenziale che quest'amore pervenga a sua moglie, che lei glielo faccia sentire nel profondo a cominciare dalla ripresa di un dialogo, non fatto solo di parole, neanche di regali, ma del calore che è dentro di sé, del calore che ha avviato lo stesso rapporto e che oggi è diventato difficile. Se c'è l'accordo per rivolgersi ad un terapeuta di coppia significa che ognuno ci tiene al rapporto e desidera dargli una dimensione nuova, rispondente a ciò che in questi anni si è costruito o non si è costruito insieme. Le auguro un buon lavoro insieme con sua moglie!
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2 NOV 2012
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Egregio signor Stefano,
in questi casi prima di parlare di eventuale "terapia di coppia" conviene che lei stesso si presenti per un consulto professionale ad un terapeuta per capire se si possa fare e che cosa ancora.
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine
2 NOV 2012
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Adesso ho bisogno di superare questo dolore inaspettato e sto talmente male da non capire come fare a viverlo con meno sofferenza. Come vivere questo tempo della separazione soprattutto prima dell'incontro con gli psicologi di coppia. Abbiamo un bambino e quindi non posso evitare il contatto con la moglie
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30 OTT 2012
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Gentile Stefano,
lei collega lo stato emotivo attuale di sua moglie tra le altre cose anche alla sua situazione familiare d'origine, con una malattia della madre affidataria, da cui si deduce un trauma precedente rispetto alla madre naturale. Forse le vicende personali di perdita di sua moglie hanno una ricaduta sulla relazione di coppia, e può essere possibile che in un percorso di terapia questi aspetti emergano e vengano trattati e affrontati. Il suo dolore è comprensibile, come lo è la fatica di accettare che quanto sua moglie le ha detto sia per lei la verità. Ritengo che una consultazione di coppia possa aiutarvi a chiarire i rispettivi punti di vista ed esplicitare vissuti e sentimenti reciprocamente, mentre purtroppo non è possibile prevedere l'esito che un percorso simile potrà avere per voi, sia come persone che come coppia, senza dimenticare il ruolo di genitori che continuerete ad avere per il vostro bambino. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
29 OTT 2012
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Salve Stefano, effettivamente la situazione non è delle migliori, e capisco che adesso che l'appuntamento dagli psicologi si avvicina l'ansia tenda ad aumentare (cosa mi diranno? cosa accadrà dopo?). Ovviamente non posso darle una risposta anticipatoria su ciò che l'aspetta, le consiglierei di chiarire bene (nel possibile) cosa vorrebbe dire a sua moglie, cosa vorrebbe chiederle e come utilizzare al meglio lo spazio offerto dagli psicologi di coppia. buon lavoro