Salve, sono Linda, 23 anni neolaureata, lavoro part-time per sostenere i miei studi.
Per le lauree delle mie amiche sono sempre stata euforica, pianti, orgoglio, veramente felice. Ieri prima di me si è laureata una mia amica, di nuovo tanta felicità. Arriva il mio turno, sono emozionata e mi sembra di non fare un figurone anche se tutti mi dicono il contrario. Prendo 107, buono direi no? Non gioisco, esco di lí faccio due foto, torno a casa e piango per due giorni, a letto. Stasera ho la festa, un gran mal di testa e mal di stomaco, di nuovo a letto.
Quando ho consegnato la tesi un mese fa ho avuto la stessa reazione, a mente fredda sono fiera di ciò che ho scritto, ciononostante per tre giorni dopo la consegna non ho fatto altro che piangere, convinta di non essere stata all'altezza.
Per il diploma stessa storia. Credo sia un automatismo che ripeto in varie situazioni. Se qualcuno raggiunge il mio traguardo prima di me rimango anche delusa da me stessa, mi rendo conto che non sia normale, vorrei dare spiegazioni a chi ho intorno ma non riesco a darle nemmeno a me stessa.
Vorrei solo riuscire a godermi un traguardo, sento di non essere mai arrivata.
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23 MAR 2022
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Buongiorno Linda,
in effetti non siamo mai arrivati, siamo sempre in evoluzione, ma durante il percorso ci sono delle tappe, dei traguardi, come dice lei.
Ed è giusto festeggiare questi traguardi.
La domanda è se li sente davvero come dei traguardi e soprattutto se sono i suoi traguardi, perchè se lo sono, nessuno può arrivare prima di lei in quella che è la sua corsa.
Sperando di averle fornito uno spunto interessante,
la saluto cordialmente,
dott. Christian Padoan
23 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Linda,
il sentimento di autostima è un traguardo non sempre facile da raggiungere e che spesso può vacillare se non sufficientemente solido. Non avanzo ipotesi perché rispetto la sua situazione di malessere e non la conosco se non per la sua condivisione di quanto scritto. Spero lei abbia cercato aiuto nel frattempo per iniziare a comprendersi meglio e prendersi cura del suo benessere, se così non fosse la invito a farlo. Inoltre condivido con lei una riflessione: "spesso in età giovanile si fraintendono i traguardi personali con quelli imposti dalla collettività con il risultato di non sentirsi mai felici".
Un caro saluto
Dott. Andrea Carapellotti
21 MAR 2022
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"Sento di non essere mai arrivata"...questo è il punto che mi colpisce. Bene, può "partire" proprio da questo per riflettere su dove vuole arrivare, cosa vuole raggiungere, con quale stato d'animo e obiettivo.
Si dia la possibilità di riflettere sugli strumenti che ha a disposizione e su cosa li rende così limitanti e insoddisfacenti, proprio a partire dal proprio sè-ntire.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dott. ssa Simeoli Sonia
20 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Linda,
raggiungere buoni risultati negli studi o nel lavoro e non riuscire ad esserne contenta/soddisfatta può dipendere da un suo basso livello di autostima e/o da una eccessiva rigidità e severità nei confronti di se stessa.
Tramite un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale o anche psicodinamico può correggere questo aspetto disfunzionale della sua personalità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 MAR 2022
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Cara Linda , le faccio i miei complimenti per il traguardo che ha raggiunto e che ha meritato!
Mi spiace che lei non riesca a gioire di ciò. Mi sembra che per lei ogni obiettivo raggiunto non sia mai abbastanza.
Non solo non riesce a gioire per i brillanti e meritati traguardi raggiunti, ma piange e somatizza un certo malessere.
Le suggerisco di cercare un aiuto psicologico per esplorare ed elaborare le ragioni di questo suo malessere al fine di vivere liberamente e felicemente la sua vita.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati
1 MAR 2022
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Salve Linda,
innanzitutto grazie per aver condiviso la propria esperienza. Non dev’essere facile non potersi sentire incondizionatamente felici per i propri traguardi.
Dalle sue parole è come se nei momenti salienti, cioè di grande trasformazione della sua vita, non riesca a far fronte a questi cambiamenti, guardando sempre alla parte di sé che si percepisce come “non all’altezza” e che punta a un perfezionismo irraggiungibile.
Le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicologo per capire quale esperienza nel corso della sua vita (magari familiare) l’ha portata rimproverarsi o sminuirsi davanti a un successo al posto di sentirsi soddisfatta.
Resto disponibile per ulteriori informazioni.
Grazie
28 FEB 2022
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Salve Linda, sicuramente il suo atteggiamento è legato alla sua scarsa autostima, ad un'idea di sé stessa che la porta a mettersi sempre in discussione e a non apprezzare mai i suoi risultati. E' come se lei focalizzasse la sua attenzione esclusivamente sulle cose
che non vanno o potrebbero andare meglio, inseguendo un ideale di perfezione che la porta a svalutare qualsiasi traguardo raggiunga. Sarebbe da capire da dove origina tutto ciò; spesso le richieste dei genitori o il loro mancato riconoscimento delle nostre qualità e capacità, può produrre questo risultato. Per questo motivo, le suggerirei di intraprendere un percorso psicoterapico che la possa accompagnare verso una maggiore consapevolezza e conoscenza di sé, migliorando in tal modo la sua autostima. Resto a disposizione, senza alcun impegno, per ulteriori consigli e approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli
28 FEB 2022
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Buongiorno Linda,
innanzitutto Le faccio le mie congratulazioni per i molti traguardi raggiunti e anche se non riesce a goderseli è giusto dare dignità a ciò che è accaduto. Come hanno già scritto molti colleghi che mi hanno preceduta, il suo non godersi questi risultati potrebbe essere legato all'immagine di sé, all'autostima, alle mire di realizzazione, al confronto con gli altri ed in assoluto ad un identificarsi come persona e a riconoscere il proprio valore. Potrebbe essere anche una difficoltà a lasciar andare le cose o a non accettare i cambiamenti. Queste sue difficoltà probabilmente hanno radici profonde che andrebbero esplorate ed elaborate cercando nel contempo di intravedere la positività e la gratitudine per sé stessa. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia attraverso il quale potrà finalmente iniziare a godere di tutti gli sforzi fatti e a riconoscere il suo reale valore.
Cordialmente
Dott.ssa Loredana Luise
28 FEB 2022
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Cara Linda, tantissime congratulazioni per il suo traguardo. A volte pretendiamo così tanto da noi che tutto quello che facciamo e raggiungiamo lo consideriamo di poco conto, o peggio scontato. Quante volte ci sarà capitato di non accogliere dei complimenti perché "era quello che dovevo fare"? La sua consapevolezza che questo possa essere un meccanismo che tende a riproporre in automatico è un grande punto di forza e di partenza: potrebbe aiutare a trovare altre modalità di affrontare le tante situazioni che vive e a viverle in maniera gratificante. Le faccio ancora i miei più cari auguri, non solo per il suo traguardo, ma soprattutto per la possibilità che vedo dell'inizio di un percorso volto totalmente al suo benessere.
A presto,
Dott.ssa Giorgia Lodato
28 FEB 2022
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Il punto è che la vita è un viaggio, non un percorso "a traguardi". Se non riesci a godere di piccole cose, come può essere un diploma triennale, non ti sarà facile essere contenta quando raggiungerai mete più significative, che di solito sono quelle affettive. L'invidia verso gli altri è solo il corollario di un'immagine di sè elevata, che non può corrispondere a ciò che effettivamente riesci a fare oggettivamente nella vita. È piuttosto sicuro che dei colloqui psicoterapeutici, a mio parere di tipo psicoanalitico, potrebbero esserti di grande ausilio in questo momento critico di assestamento e crescita, buona giornata
28 FEB 2022
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Buongiorno Linda, mi spiace lei non riesca a gioire dei traguardi raggiunti, è un vero peccato, anche perché un 107 è obiettivamente un bellissimo risultato! Immagino questo la faccia stare ancora peggio.
Sarebbe importante secondo me per lei intraprendere un percorso psicologico per capirne i motivi, scardinare eventuali pensieri poco utili che la mantengono in questo circolo vizioso di costante insoddisfazione.
Mi contatti pure per un colloquio conoscitivo, sia online che di persona.
Buona fortuna
28 FEB 2022
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Buongiorno Linda,
sentire di godere delle conquiste altrui, ma non delle proprie, anche quando sono oggettivamente positive, è un'esperienza indubbiamente penosa, anche perché, come dice, sembra non avere un senso logico.
D'altra parte non penso ci sia in ballo solo il buon voto, ma tutti i significati che sono associati ad un buon voto, soprattutto quello della fine di un percorso (delle superiori, dell'università), perché è come se rappresentasse in un solo numero tutti gli anni di fatica e impegno, tutte le emozioni coinvolte, sue e delle persone che le sono state accanto (o magari che avrebbe voluto e non ci sono state).
Chissà se poi sia solo la questione del voto o, come già dice, ci sia qualcosa di più profondo, legato al suo riuscire a raggiungere traguardi confrontandosi con gli altri, se possa esserci qualcosa anche legato alla fine di un percorso, le preoccupazioni per il futuro, i rimorsi per il passato, l'incertezza, il senso della fine di un qualcosa.
Sono davvero tante le domande che potrebbe farsi e penso che guardarle insieme con l'aiuto di un professionista possa facilitarle la comprensione di questa situazione in cui lei stessa si sente confusa e senza spiegazioni.
28 FEB 2022
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Buongiorno Linda,
Dal suo racconto traspare come questi momenti di forte tristezza si manifestino spesso in corrispondenza di passaggi simbolici significativi per la sua crescita. Il suo definirsi "non all'altezza" sembra nascondere un confronto con chi è arrivato prima di lei, mi chiedo quindi come sia il suo rapporto con chi per antonomasia è arrivato prima di lei, cioè con i suoi genitori e la sua storia. Crescere implica un lavoro per accettare di occupare un posto non più subalterno rispetto a chi per lungo tempo ci è sembrato irraggiungibile, genitori in primis.
Gli elementi per valutare sono tuttavia pochi, resto a disposizione nel caso volesse darmi ulteriori informazioni sulla sua situazione.
Cordialmente
Dottoressa Poli Teresa
28 FEB 2022
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Buongiorno Linda,
Innanzitutto la ringrazio per aver condiviso una parte della sua vita che non la fa sentire bene, poiché non deve essere stato facile.
L’ultima frase che ha scritto credo si possa ritenere molto significativa rispetto a come si sente: mai arrivata, senza riuscire a godersi gli ottimi risultati e i traguardi che riesce a raggiungere. Probabilmente il confronto con gli altri che mette in atto è un aspetto importante da considerare, che non sembra lasciarle spazio e possibilità di gioire per i suoi successi, portandola anche a provare malessere fisico.
Se ritiene, potrebbe essere importante andare ad approfondire con un aiuto psicologico i motivi di questo suo sentire di non essere mai all’altezza, provando anche a riscoprire e potenziare le sue risorse positive, che mi sembra siano numerose ma che a volte non riesce a vedere.
Rimango a disposizione anche online
Dottoressa Sara Pizzica
28 FEB 2022
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Cara Linda, prima di tutto le faccio i miei complimenti per il traguardo raggiunto. Da quello che lei scrive mi arriva una forte insoddisfazione che prova verso se stessa, forse non legata per forza alla performance scolastica/accademica, credo che un percorso di psicoterapia le potrebbe essere utile per evitare che questi automatismi possano toccare altre sfere di vita.
Resto a disposizione
Dott.ssa Federica Di Matteo
28 FEB 2022
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Cara Linda,
Tu stessa parli di un automatismo, qualcosa che si è ripetuto quando hai raggiunto dei traguardi, racconti di lacrime e tristezza subito dopo e di non esserti sentita all’altezza. Aggiungi che ti senti delusa da te stessa se altri arrivano al traguardo prima di te. Da queste parole Sembra esserci un nucleo legato all’autostima, all’autorealizzazione, ad aspettative probabilmente elevate o rigide verso te stessa, con una certo senso di competizione. Ma per trovare davvero i fattori interessati è necessario fare un percorso mirato, questo ti permetterà di comprenderti davvero, portandoti consapevolezza, ma soprattutto, una volta individuate le cause, potrai lavorarci su per risolverle. Dunque ti invito a fare un ciclo di consulenze centrate sul problema.
Resto a tua disposizione!
Un caro saluto,
Dr.ssa ASignorelli (sedute anche online)
28 FEB 2022
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Buongiorno Linda,
ti sei laureata nei tempi previsti e con un bel risultato. Probabilmente lo sguardo che hai su di te è poco valorizzante. Non ti gratifichi e quindi vivi nella perenne sensazione di non essere mai arrivata. Arrivata dove? alla perfezione... ma la perfezione non esiste, almeno tra gli umani.
Ti consiglio di non guardare gli altri e di non utilizzarti come metro di misura della tua grandezza. Guarda a quello che sei e hai di bello e festeggia i successi con gratitudine verso te stessa.
Ti incoraggio a farti aiutare se questo non lo riesci a fare tuo. Un percorso di supporto psicologico può restituirti una buona immagine di te e aprirti nuovi orizzonti di benessere.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
28 FEB 2022
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Salve Linda, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL