Gentilissimi dottori, mi rivolgo a voi perchè credo che in questo momento io abbia bisogno di un parere del tutto oggettivo ma magari meno "brutale" di quelli che potrei ricevere da una persona a me vicina. Mi sono laureata l'anno scorso in un corso altamente specifico del ramo sanitario( tecniche di laboratorio biomedico) ma che mi apre ben poche porte. Sapevo che avrei avuto forti difficoltà, ma non credevo che sarebbero state così tante. Mi sono ritrovata improvvisamente senza niente da fare e provavo ad impegnare il tempo inviando un cv privo di qualsiasi esperienza lavorativa ai vari laboratori privati, ovviamente senza successo. Per sentirmi meno parassita della società, ho deciso di fare la cameriera( prima esperienza lavorativa in assoluto). Non ero felice, mi sentivo frustrata ma l'ho fatto perchè avevo bisogno di soldi. Ora che ho finito non so dove sbattere la testa. Ho mille dubbi e timori che non riesco a eliminare. Non sono sicura della mia preparazione, metto in dubbio tutto ciò che so, non sono sicura di me e adesso ho paura di inviare cv perchè non saprei fare granchè dentro un laboratorio. Non faccio attività di laboratorio da tantissimo tempo e certe nozioni si perdono. Io sono in un momento di crisi con un senso di disorientamento incredibile. Non so se sono riuscita a spiegarmi al meglio e non so nemmeno se ho detto tutto ciò che mi sta tormentando. Io voglio essere orgogliosa di me e sentirmi realizzata davvero, avrei voluto prendere una laurea magistrale( pur avendo un bruttissimo ricordo della laurea triennale, che mi ha fatto quasi cadere in depressione) e continuare a studiare. A me piace imparare, studiare e applicare ciò che imparo. In fondo al cuore lo so che devo prendere coraggio e andare lontano,che devo rischiare. Ma continuo a sentirmi persa perchè non so come iniziare, da dove iniziare e non voglio dover vanificare anni di studio.. Vi ringrazio per la pazienza.
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12 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno,
Lei non ha indicato la Sua età, ma presumo dalla Sua richiesta che è una persona giovane, e forse troppo, per il mondo del lavoro italiano ma questo significa che ha ancora tante carte da giocare. Ad esempio, in linea col suo titolo potrebbe aumentare la sua formazione, con un master o un corso di perfezionamento. La scelta deve essere ponderata accuratamente e potrebbe rivolgersi a qualcuno già inserito lavorativamente nel Suo settore, a qualche suo ex collega universitario o addirittura chiedere come muoversi al Suo relatore di tesi, nonostante abbia vissuti pessimi mentre la scriveva.
Forse c'è da considerare di proporsi anche in altre città dove c'è più richiesta del Suo profilo, ma quanto é disposta a trasferirsi in un altra città o addirittura all'estero? Sicuramente, non é una scelta facile, soprattutto se Lei ha degli affetti familiari o un legame amoroso, ma potrebbe prenderla in considerazione se pensa che la sua insoddisfazione personale dipenda, soltanto, dalla Sua irrealizzazione professionale.
Potrebbe cercare su Linkedin dei profili analoghi al Suo, già inseriti, e chiedere Loro qualche consiglio su come muoversi in quel settore (che tipo di formazione hanno conseguito e quali aziende assumono di più). Potrebbe anche analizzare i concorsi pubblici di Ospedali etc. e scoprire quali requisiti servono per partecipare. Potrebbe rivolgersi al centro per l'impiego della Sua città, dove possono supportarLa nell'orientamento lavorativo ma anche formativo. Spesso le amministrazioni locali tramite bandi agevolano con diverse forme di finanziamento la formazione e l'inserimento lavorativo di fasce deboli della popolazione come è quella giovanile (under 30).
Sicuramente scoraggia mandare cv senza ricevere alcuna risposta, ma proprio in questo momento così difficile, non é sano, pensare che la insoddisfacente realizzazione professionale comprometta interamente il Suo valore come persona. Mi chiedo se ci sono invece altri ambiti nella Sua vita, in cui si sente soddisfatta. Nel caso che non ce ne siano, il problema non si limita soltanto alla Sua sfera lavorativa, ma è trasversale e coinvolge interamente la sua persona, pertanto un percorso psicologico potrebbe aiutarLa a capire come migliorarSi e aumentare la propria autostima e autoefficacia.
Le ripeto, Lei ha ancora tante possibilità per trovare una soluzione, non a caso, ho investito del mio tempo, per risponderLe, ma non permetta che una condizione stagnante lavorativamente parlando, comprometta la sua voglia di vita, di combattere e di sperare per un futuro migliore.
Resto a disposizione, per qualsiasi chiarimento o domanda.
Dott.essa Berti Martina
15 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno, lei racconta la storia di tante persone che oggi non riescono a inserirsi nello spietato mondo del lavoro. Ha reagito bene facendo altro, anche se ovviamente non si è sentita soddisfatta. Pensa di non saper fare il suo lavoro perchè ha perso la pratica...provi con un tirocinio gratuito per riacquistare la manualità e continui a inviare cv.. In ogni caso anche fare un lavoro che non è quello per cui ha studiato, al momento, sarebbe sempre un qualcosa che la impegna.
13 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Mimì,
spesso alla fine di un percorso scolastico ci si sente smarriti e il non aver nulla da fare, un obiettivo concreto da raggiungere, è alquanto destabilizzante.
Da quanto scrive, tuttavia, lei è una persona fortemente motivata allo studio e desiderosa di arricchire il proprio bagaglio culturale ed esperienziale.
Potrebbe chiedere un consulto ad uno specialista di orientamento scolastico, che la aiuti a redigere un reale bilancio delle sue competenze e dei suoi interessi.
Continui a mandare curriculum, anche all'estero se la cosa non la spaventa.
Non si scoraggi, attivi le sue risorse e se il disagio diventa eccessivo valuti la possibilità di un percorso di sostegno psicologico.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
12 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Mimì, è un vissuto meno raro di quello che immagina quello che sta vivendo lei in questo momento; non è facile farsi strada nel mondo del lavoro dopo essersi laureati. Lei però però si descrive come una persona motivata, desiderosa di imparare e anche flessibile (è andata a fare la cameriera portando in fondo questo impegno), qualità che, mi creda, non sono così scontate. Se però non vede questo pezzo qua e si focalizza solo sulle difficoltà e su quello che non sa fare può correre il rischio di buttarsi sempre più giù. Le consiglio di mettere a fuoco cosa c'è nel suo bagaglio, sia in termini di punti di forza che di ostacoli. Potrebbe provare a iniziare con un bilancio di competenze (in molti Centro per l'Impiego li fanno gratuitamente o a prezzi agevolati) e poi da lì progettare le azioni da intraprendere. Un saluto -Luisa Fossati
11 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Mimi,
Lei afferma di avere importanti risorse, le piace imparare, studiare ed applicare, riparta da questa base. Sono potenzialità da mettere in campo anche in un futuro lavorativo concreto.
Occorre ridimensionare le aspettative e credere ancora in se stessa, nulla è perduto.
Per rialzare l'autostima e la fiducia di se stessa le consiglierei un percorso psicologico che la accompagni in tale momento di difficoltà.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa
11 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Mimi , lei perso motivazione,sicurezza e interesse a causa di esperienza negative,che però fanno parte della vita. Ora prova vergogna per la sua situazione e si sente umiliata dalla vita. Bisogna affrontare con l'aiuto di un terapeuta questi vissuti negativi e questa bassa autostima che la condizionata in tutto. Forse c'erano aspettative troppo alte in lei,allora vanno ridimensionate per permettere di sentirsi dire nuovo viva e capace
E rimettersi in gioco. A disposizione dottoressa Giulia Piana Milano
