Mi sento instabile

Inviata da Alessandro · 2 feb 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve a tutti,
Vi scrivo perché ho bisogno di aiuto. Da un po di giorni mi sento teso e instabile. Ho una vita piena di impegni: lavoro da 2 mesi pur non essendo il lavoro che voglio fare davvero (è a tempo determinato per altro) , faccio laboratorio teatrale, insegno inglese come volontario e faccio anche altre cose che sto progettando. Il problema è che però non gioisco. Il tutto è cominciato a lavoro quando una collega si è un po arrabbiata per un mio errore (non sono in cattivi rapporti e non è neanche il mio capo che purtroppo ha cambiato incarico) e da quel momento io ho paura di sbagliare. E non solo, quando esco dal lavoro mi porto dietro gli strascichi e non mi godo la vita fuori (teatro, lezione di inglese etc). È come se ci fosse solo il lavoro. Mi sento solo, schiacciato dallo stress. Eppure lì non è un ambiente teso. Sono io ad essere teso. Penso a cercarmi un altro lavoro o uno spazio artistico che è quello il mio vero interesse. Sembro irragionevole lo so, ma non ce la faccio più a sentirmi così. Quando sono sul palcoscenico o insegno mi sento benissimo mentre quando penso a casa al lavoro sto male e mi sentoun pesce fuord'acqua.
È un mio tipico atteggiamento: crearmi una seconda vita in sostituzione di un'altra infelice. Era così anche a scuola: ci andavo perché dovevo ma avendo già in mente il fatto che avrei preso un'altra strada. E così anche con questo lavoro.
Ho bisogno di serenità in questo momento.

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Miglior risposta 3 FEB 2023

Gentile Alessandro, dalle sue parole sembra far risalire questo malessere e il non gioire dall'arrabbiatura della sua collega a causa di un suo errore; dice che l'ambiente di per sé non è teso ma che si sente un pesce fuor d'acqua. Dalle sue parole, insieme alla fatica della situazione, si nota quanto questa sofferenza si accompagni comunque ad una consapevolezza di ciò che invece la fa star bene e dove si sente 'funzionare'. Essere consapevole è un buon passo; l'interrogativo, sempre se sente il bisogno di porsi domande, è cosa ha smosso in lei l'arrabbiatura della collega, come si è sentito e dove questo fatto l'ha bloccata. Se vuole possiamo parlarne. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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3 FEB 2023

Caro Alessandro,
La sua lettera esprime tutta la sua inquietudine e al contempo il desiderio di crescita e realizzazione.
Divide in due binari paralleli la sua vita, una è sostitutiva e soddisfacente, l'altra tanto reale quanto infelice. E se le due parti di se che lei Proietta nelle vite parallele del suo cammino si intrecciassero, comunicasse, scambiassero informazioni, energia, risorse?
Lei è uno, un'unità psicocorporea e attingere alla parte che "si sente benissimo" per sostenere l'altra insoddisfatta la aiuterebbe ad uscire da questa dicotomia.
Immagini un colloquio tra le parti, domanda e risposta, scrivendo su un quaderno diviso in due colonne il dialogo.
Così potrebbe rinforzare l'aspetto fragile, ipersensibile alle critiche e ai rimproveri, che a fronte di un'arrabbiattura dilaga mettendo potentemente in crisi suo Io. La nostra psiche funziona per opposti, gli eccessi mascherano i loro antipodi. Il nucleo della eccessiva sensibilità indica la presenza nell'inconscio di una aggressività-pulsione primordiale presente in ogni essere umano-che canalizzata diventerebbe fonte di autoaffermazione, assertività, potenza realizzatativa.
Un percorso psicologico la aiuterebbe a conoscersi meglio e tuffarsi nel mare della sua vita smettendo di sentirsi un pesce fuori d'acqua.
In bocca al lupo.
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso

Dott.ssa Simona D'Urso Psicologo a Torino

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3 FEB 2023

Buongiorno. Pensa al tuo lavoro come esclusiva fonte di guadagno e nel frattempo cercane uno che ti dia maggiori soddisfazioni. Quando torni a casa e fai quello che è la tua passione, però, cerca di concentrarti solo su quello. Il lavoro è solo una parte delle tua vita, non il tutto. Spero di esserti stata utile.

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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3 FEB 2023

Gentile Alessandro,
lei è tutt'altro che "irragionevole", anzi, sta mostrando di avere una spiccata capacità di predisposizione al cambiamento. Infatti "lo stress " che avverte, che lei definisce "tensione ed instabilità", altro non è che un segnale del suo corpo per indirizzarla verso qualcosa che sia più incline ai suoi interessi, ai suoi valori e alle sue attitudini. Come ha scritto, lei sa già che "trovarsi un altro lavoro o uno spazio artistico è il suo vero interesse" e che "quando sta sul palcoscenico o insegna si sente benissimo mentre quando pensa al lavoro sta male e si sente un pesce fuor d'acqua". Pertanto quello che manca per dare forma a questa consapevolezza è soltanto l'azione, ragion per cui le consiglio di rivolgersi ad un professionista, per trovare, con il suo supporto, delle strategie per attuare i suoi bisogni ed essere finalmente "attore e protagonista della sua vita".
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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3 FEB 2023

Buongiorno comprendo il suo dolore
Se fossi in lei farei dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare tali problematiche .Non darei molto peso alla collega , che le ha puntato il dito per un errore. Perchè la sua collega non sbaglia mai? Fa parte di ogni essere umano lo sbaglio.
Con lo sbaglio si cresce. Si vedono nuove situazioni ,da altre prospettive. Si cambia. Il cambiamento lo si ha ,dopo tanti sbagli. Nessuno di noi nasce imparato.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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3 FEB 2023

Buongiorno Alessandro,

l'impressione che ho è che quando si trova in un ambiente in cui si sente sotto giudizio e valutazione, tende a viverlo con pesantezza e tensione. Ha citato la scuola, che ne è un tipico esempio, e il suo lavoro, dove ha vissuto una situazione di critica e giudizio.

Secondo me avrebbe bisogno di lavorare sulla stima che ha di sé; avrebbe bisogno di comprendere l'origine di questa scarsa autostima e imparare ad apprezzarsi e a darsi riconoscimenti al di là degli altri. Ha bisogno di imparare a far scivolare via le critiche e i giudizi altrui; questo può riuscire a farlo solo se imparerà a rivolgere a se stesso giudizi positivi, anche quando sbaglia qualcosa. Del resto sbagliare è umano e bisogna imparare ad accettare anche i propri errori, che possono diventare sempre momenti di crescita.

Solitamente i giudizi negativi altrui fanno breccia dentro di noi e ci colpiscono quando coincidono con i giudizi negativi che abbiamo verso noi stessi. Da qui l'importanza che impari a darsi valore per il suo essere e al di là del degli sbagli che fa.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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3 FEB 2023

Buongiorno signora
mi spiace molto della situazione in cui si trova. Penso che le sarebbe utile un percorso di psicoterapia , per analizzare i suoi problemi,
Per riacquistare la sua serenità.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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3 FEB 2023

Gentilissimo Alessandro, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo le fatiche che stai sopportando. Sei una persona che si impegna molto, ma che forse ancora non ha compreso a pieno cosa vorrebbe fare nella vita o cosa riesce a gratificarti davvero. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e comprendere l'atteggiamento che spesso sembra che metti in atto.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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