Avrei bisogno di una vs. opinione su come dovrei comportarmi con un familiare ansioso.
Mio marito soffre d'ansia, penso sia predisposto a questa cosa..vedendo anche l'esempio di sua madre mega ansiosa che sicuro gli ha trasmesso molto del suo!
Ultimamente confrontandosi con un cambiamento di lavoro, la situazione è un pochino peggiorata..controllo eccessivo su quello che si fa..tachicardia..zero voglia di uscire neanche per una passeggiata.
Sto cercando d'incoraggiarlo e di stargli vicino però adesso mi rendo conto che qualcosa devo cambiare nel mio comportamento. Non riesco a fare molte cose con lui..in giro sono praticamente sempre sola..e la cosa mi pesa molto!..le ns vacanze sono particolari..praticamente la sera l'unica cosa che gli va di fare e stare davanti alla tv ed io mi ritrovo chiusa in stanza con lui perso nelle sue cose. 70% del tempo si comporta cosi...con alti e bassi ed io sinceramente non so più' cosa fare!
Seguire il suo tipo di vita mi fa sentire molto frustrata..oltre ad essermi resa conto che avevo iniziato a mangiare in modo molto irregolare.. pure per vederlo un po felice..visto che il cibo è una sua passione...ma adesso ho deciso di smettere qualsiasi cosa che rende infelice me!
Avrei bisogno di un vs. consiglio e di una strategia su come comportarmi davanti ai suoi scatti di irascibilità provocati dai piccoli dettagli che non sono come vuole lui..o altre cose..o nei suoi bassi quando si isola e semplicemente sta sul divano perso a giocare sul ipad..non so piu' cosa fare e come risolvere la cosa!
Vi ringrazio in anticipo!
Luana
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21 MAR 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Luana,
sarebbe utile che lei innanzitutto comprendesse se del modo di pensare e di fare di suo marito, lui stesso ne è consapevole e contento.
Se la risposta è no, non dovrebbe essere difficile chiedergli di intraprendere una psicoterapia che, preferibilmente, potrebbe essere di coppia.
Se invece la risposta è sì e lui non si mostra disponibile alla sua richiesta, lei potrebbe iniziare una terapia personale per acquisire le strategie più efficaci a risolvere il problema a tutto vantaggio del suo benessere personale.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
21 MAR 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Luana buongiorno,
desidero essere onesto e concreto per farti perdere meno tempo possibile e per non alimentare possibili illusioni. Fondamentalmente sono due gli aspetti su cui penso valga la pena concentrarsi. Hai espresso un concetto in modo chiaro ed esaustivo: “mi rendo conto che qualcosa devo cambiare nel mio comportamento”. Esatto! Non ti avventurare nel pericoloso e controproducente tentativo di voler cambiare lui. Le persone non assumono comportamenti più consoni per compiacerci, anzi è più facile che agiscano in direzione contraria. Quindi continua a lavorare su te stessa, senza rinunciare alle cose che ti procurano del piacere. L’altro aspetto, un po’ più doloroso, cara Luana, riguarda l’atteggiamento di tuo marito, che io identificherei più con un disturbo depressivo minore piuttosto che con uno stato ansioso. La perdita di interesse nei confronti della vita, in particolare verso le attività che precedentemente gli procuravano un interesse, il ritiro sociale, comportamenti stereotipati, sono tratti tipici della depressione. La questione è dunque (potenzialmente) un po’ più seria di quella da te espressa. Il tuo coinvolgimento non diventa importante, ma vitale. Agisci quindi in modo responsabile e responsivo, come solamente una moglie sa fare, ma fallo celermente e soprattutto non sottovalutare i sintomi manifestati da tuo marito. Buona fortuna.
Dott. Roberto Bernini
21 MAR 2018
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Gentile Luana,
sembra che suo marito manifesti ansia e chiusura verso l'ambiente, potrebbe trattarsi di problematiche ansiose associate a disturbi dell'umore. Tuttavia qualsiasi ipotesi diagnostica merita di essere approfondita in setting specifici. Cio' che lei può fare purtroppo è ben poco, oltreche stimolarlo come già ha fatto ad uscire ed avere relazioni. Il proprio bisogno di pensare a se stessa in questo momento le permette di tutelarsi. La comunicazione ideale è quella assertiva difronte agli scatti di irascibilità, comunque per migliorare le proprie capacità relazionali potrebbe pensare di effettuare una consultazione psicologica in cui eventualmente coinvolgere successivamente suo marito per un percorso terapeutico individuale.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa
21 MAR 2018
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Non so se ha già provato a parlargli comunque vi consiglierei una terapia di coppia per affrontare questi vs problemi e magari associata a una terapia individuale per lui.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione