Padre psicologicamente abusivo
Buonasera, sono una ragazza di 30 anni. Vi scrivo perchè è davvero la mia ultima possibilità in quanto la situazione che sto vivendo in casa è ormai per me intollerabile.
Il problema è mio padre: un uomo fortemente violento psicologicamente che ha fatto naufragare ben due matrimoni, il secondo dei quali con mia madre (dal primo matrimonio sono nati i miei fratelli).
Quando sono nata mio padre aveva 50 anni, quindi il nostro age gap è immenso. Questo ci porta a scontrarci su praticamente tutto.
A 13 anni mi sono ammalata di una malattia cronica intestinale, e da una visita psicologica fatta in ospedale a me e ai miei genitori è risultato che probabilmente la causa della malattia è stata dovuta ai continui traumi che ho subito in ambiente familiare che, data la giovane età, non sono riuscita ad affrontare correttamente e si sono trasformati in malattia.
Nonostante questo mi sono iscritta a giurisprudenza e ho sempre avuto una buona media. Purtroppo sono notevolmente in ritardo, sia per le recidive di malattia che mi hanno colpita durante il percorso universitario, sia perché sono stata spesso costretta a studiare fino alle 4 di mattina ad ogni esame perchè i miei genitori litigavano furiosamente entrando anche in camera mia o addirittura in bagno se ero lì.
Una volta sono anche stati chiamati carabinieri dai vicini.
Ho sempre cercato di darmi da fare: ho lavorato come babysitter, ripetizioni, pulizie e tutto ciò che mi permettesse di studiare e avere una piccola indipendenza.
Sono sempre stata parsimoniosa fin da giovane, chiedevo i soldi a mio padre solo per lo stretto necessario, mai avuto vizi o capricci di sorta.
I soldi sono sempre stati un problema perchè mio padre spende tutti i soldi che guadagna con la pensione e gli affitti che percepisce in spese inutili.
Abbiamo un conto cointestato, ma oggi, nell’ennesimo eccesso d’ira, ha voluto che gli consegnassi anche la mia carta del conto (specifico che i soldi di quel conto non li ho mai usati per me, in quanto ora lavoro in uno studio legale. Mi limitavo a tenere la contabilità e monitorare le entrate e uscite).
Nell’ennesimo furioso litigio oggi mi ha implicitamente accusata che se i soldi non bastano è perchè evidentemente sono io ad usarli, cosa che non mi sognerei mai di fare.
È trasceso poi alle umiliazioni, a dirmi che in paese sono la vergogna che non ha ancora terminato gli studi, che sono un’incapace e che il mio ragazzo (con cui a breve andrò a convivere) è un buono a nulla, nonostante si impegni moltissimo al lavoro ottenendo molte gratifiche e stia pagando un mutuo senza aiuti di sorta.
Mia mamma purtroppo è mancata nel 2020 a causa di un tumore e io le sono stata accanto in hospice tutti i giorni da sola e quando poteva con il mio ragazzo. Lui sarà venuto due volte e addirittura una volta mi ha detto “beh ascolta non ha senso che io stia qui, tanto è in coma… vado ad una festa con amici”.
Senza considerare che nel frattempo intratteneva una relazione clandestina con un’altra donna, mentre mia mamma stava lentamente morendo.
Anche i miei fratelli hanno preso le distanze da lui: il mio fratello più grande ha tre figli, due dei quali purtroppo rientrano nello spettro autistico. Mio padre non è mai andato a trovarli una volta con la scusa di essere sempre impegnato. Li vede una volta l’anno per dare loro 50€ e poi sparire.
L’altro mio fratello è andato via di casa a 16 anni per le continue liti e aggressioni verbali, e ora ha smesso di parlargli dal momento che mio padre si è “dimenticato” di invitarlo ad un pranzo con tutti i parenti e ha preferito invitare la sua attuale compagna.
Ora mio padre è malato, deve fare radioterapia. Io al lavoro ho chiesto di passare al part time per potergli dare una mano, e come ringraziamento ha detto a me e al mio ragazzo che non siamo più benaccetti in casa e che non ha intenzione di proseguire la convivenza con “due persone nullafacenti”.
Specifico che da quando è morta mia madre io e il mio ragazzo ci occupiamo della contabilità di casa, degli affitti (la commercialista e gli inquilini si interfacciano solo con me), delle pulizie, della spesa, del cucinare. Tutto.
Ma nulla è mai abbastanza.
Il mio ragazzo ha anche pagato alcune spese importanti della casa dal momento che mio padre a forza di spendere soldi era rimasto al verde, ha dato una mano a me economicamente per le piccole spese di cui avevo bisogno (parliamo di 20€ massimo) e tutto questo per riconoscenza per il fatto di essere stato accolto in casa.
Mio padre è riuscito a metterci tutti i parenti contro raccontando quello che ha voluto e inventandosi cose assurde su di noi.
Sono stanca di provare a tutti di non essere come mi dipinge e di non essere capita da nessuno.
Vuole togliermi la macchina che uso per andare al lavoro e che ho pagato con i soldi che mi ha lasciato mia madre perchè dice che la macchina in realtá è sua (è intestata a me e lui la usa solo al weekend in quanto ha un’altra macchina che usa per gli spostamenti durante la settimana).
Per favore aiutatemi