Ma sono proprio così sbagliata?

Inviata da Deborah · 2 ott 2015 Terapia di coppia

Buongiorno, quasi due anni fa ho conosciuto un uomo di cui mi sono innamorata, Il nostro rapporto fin dall'inizio è stato piuttosto burrascoso infatti una delle prime cose che mi è stata fatta notare era che il mio aspetto quando andavo in montagna era piuttosto trasandato a suo dire. Sta di fatto che io e questa persona abbiamo cominciato a frequentarci visto che la semplice amicizia si era trasformata in un sentimento più profondo ma ahimè in questi quasi due anni il nostro rapporto è stato costellato di continue litigate in quanto ogni cosa che dica o faccia a suo parere è sbagliata. Per esempio mi è stato fatto notare che quando faccio da mangiare magari sporco il fornello e qui è nata la contestazione che devo stare più attenta a sporcare di meno per trovarmi meno lavoro, ok d'accordo ma in fondo non è che ci impiego molto quando lavo i piatti a dare una pulita al fornello al quale una passata comunque la do. Altra cosa sbagliata a suo dire è il mio modo di vedere le cose, io sono più per il vivi e lascia vivere, magari non condivido il modo di fare o di pensare di una persona ma non cerco nemmeno di imporre il mio giusto o sbagliato che sia, se quella persona si è comportata in una certa maniera o ha fatto una determinata cosa avrà i suoi motivi. Ma pare che sia sbagliato il mio modo di vivere.
Altri esempi in cui a suo dire sono sbagliata è che piuttosto di compagnie false o sbagliate sto benissimo anche da sola, sono sbagliata perchè non mi piace mettermi in mostra, perchè preferisco un paio di jeans e un paio di scarpe da ginnastica piuttosto che un bell'abito e un paio di scarpe col tacco. Sono sbagliata perchè invece di fare discussione furibonde spesso sto zitta e affronto il discorso quando la rabbia è sbollita, è sbagliato che do molte possibilità alle persone prima di arrendermi, è sbagliato il fatto che credo ancora in certi valori che mi sono stati insegnati (mi sono sentita dire che ho una mentalità chiusa), è sbagliato il fatto che penso prima di fare certe cose o che ci penso dopo che le ho fatte chiedendomi a volte se ho fatto bene o male. Sono sbagliate le mie paure (dalla velocità in auto al fatto di poter fare qualcosa che possa ferire le persone) sono sbagliate alcune mie insicurezze.....perchè mi metto spesso in discussione se ciò che dico o faccio possa essere giusto o sbagliato.
Ma con queste continue critiche le mie insicurezze invece di diminuire sono aumentate.... perchè ora davvero mi chiedo se tutto quello che faccio è sbagliato, se sono davvero così sbagliata.
Ora mi chiedo sono davvero così sbagliata? Ho 43 anni e sono rimasta vedova 8 anni fa, penso di aver imparato qualche lezione dalla vita in particolar modo di non giudicare gli altri ma di giudicare me stessa e che una volta che ho fatto ciò ho già fatto un gran lavoro. Ho imparato che la vita è breve e che oggi ci siamo ma domani chissà....
Ho imparato che ognuno fa le sue scelte per le proprie motivazioni giuste o sbagliate che siano non è detto che siano per forza migliori o peggiori delle mie o dei miei punti di vista forse semplicemente se han fatto delle determinate scelte è perchè è quello che per queste persone è meglio per loro.
Mi chiedo così se sono proprio io così sbagliata o se questa persona voglia semplicemente cambiarmi a suo modo di vedere e di essere.
Grazie se mi risponderete
Cordiali Saluti
Dborah

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Miglior risposta 2 OTT 2015

Gentile Deborah,
dal momento che fin dall'inizio tra lei e quest'uomo sono emerse diversità e incompatibilità, ci sarebbe da chiedersi cosa vi ha fatto avvicinare, innamorare e stare insieme da due anni.
E' evidente che nella vostra coppia lui è dominante ed è verosimile il suo timore che con un uomo siffatto vicino le sue insicurezze possono aumentare.
Il mio suggerimento è di non agevolare questa tendenza in modo passivo.Se le sembra che a volte le critiche di lui siano fondate può accoglierle e ringraziare ma quando così non è impari a difendere le sue idee supportandole con relative argomentazioni.
Se non vuole rinunciare a questa relazione ma nemmeno rimanerne soffocata si rivolga ad uno psicoterapeuta per un training di assertività.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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5 OTT 2015

Salve Deborah,
io penso che lei si sia risposta da sola; questo signore ha in testa un modello poco realistico di "come dovrebbe essere una compagna"...mi fa piacere che lei abbia precisato che ci sono circostanze in cui si veste comoda (la montagna non è fatta certo per tacchi e abiti da sera...). E poi tiri fuori un po' di amor proprio, provi a provocarlo, se lei è così "imperfetta" perché l'ha scelta? Questo signore mi sembra un uomo narcisista e manipolatore...in breve un uomo insicuro che cerca negli altri difetti per sentirsi migliore...specialmente se questo atteggiamento ipercritico lo assume in generale e non solo con lei. Ha già avuto altre esperienze di coppia, superato una vedovanza...e lui si prodiga in consigli su come lei debba "pulire i fornelli"...
Scusi la risposta più da donna che da psicologa nella mia conclusione: quello che ha qualcosa "di sbagliato" è lui, che non ha imparato a vivere un rapporto rispettoso e paritario...! Non lei! Al suo posto scapperei a gambe levate, ma trovo ottimo il suggerimento del collega che le dice di fare un training di assertivita', potrebbe aiutarla a riprendersi la sua autostima e mettere un freno a questo signore inopportunamente pretenzioso. Però lo faccia solo se è assolutamente certa che ne valga la pena.
La solitudine è tremenda ma sentirsi soli e "sbagliati" quando si è in due può essere anche peggio.
Cordialmente

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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5 OTT 2015

Gentile Deborah
lei non è sbagliata: è semplicemente (e giustamente) fatta a modo suo! Il suo compagno si è messo probabilmente in testa di migliorarla o - mi perdoni il termine - di raddrizzarla, secondo criteri che a lui sembrano per qualche motivo più giusti (più desiderabili socialmente, più corretti, più sani...). Capita che a volte si compongano coppie di questo tipo, le ha mai notate in giro? Di solito ci si riferisce scherzosamente a loro con l'appellativo "la strana coppia", in riferimento al mitico telefilm degli anni '60: Jack Lemmon interpretava Felix, precisino, ossessionato dall'ordine e dalla pulizia, pignolo; Walter Matthau interpretava Oscar, disordinato, sporcaccione, sboccato, refrattario ad ogni tentativo di rieducazione ad opera di Felix. Ora io non la sto certo paragonando al trasandato e approssimativo Oscar, le sto dicendo che spesso due individui diversi in tutto e per tutto sentono l'irrefrenabile istinto di unirsi, forse perchè - sotto sotto - sono irresistibilmente attratti da quegli aspetti presenti nel/nella partner che cercano di giudicare e controllare, incapaci di viverli in prima persona.
Con simpatia
Dott.ssa Stefania D'Antuono - Venezia

Dott.ssa Anna Stefania D'antuono Psicologo a Venezia

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5 OTT 2015

Cara Deborah,

provi a capire cosa la fa sentire sbagliata. Forse accetta tutte le letture che quest'uomo le dà su di lei? Ha fiducia in se stessa? Quanta fiducia ha in se stessa?
Forse una percorso legato allo sviluppo dell'autostima potrebbe aiutarla.
Cordiali saluti

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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3 OTT 2015

Buonasera Deborah. Ma questo sentirsi sbagliata forse deriva dal fatto che prende per verità ogni giudizio su di lei di quest'uomo? Quanta fiducia ha in se sessa? Quanto si ama? Quanto si piace? O tende a giudicarsi molto severamente? Io partirei da qui, da queste riflessioni, al fine di scegliere, come scrive lei alla fine, ciò che ritiene più giusto per lei.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Carubbi

Anonimo-125150 Psicologo a Fano

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3 OTT 2015

Cara Deborah,
descrive il suo stile di amare: vivi e lascia e vivere e quello del suo compagno del quale dice di essersene innamorata: giudica e cambia l'altro a tuo piacimento. Cosa dirle, non sta a me giudicare, quanto constatare come abbiate due stili molto diversi, forse opposti di stare in coppia e come questo stile comporti litigi e una vita burrascosa. Se mi chiede un giudizio, non posso esserle d'aiuto. quello che mi sento di fare è di invitarla a guardarsi dentro e ascoltarsi, senza critiche nè giudizio. La pratica della mindfulness è molto utile in questo senso. Vede, lei è parte attiva in questa situazione, rifletta, è questo tipo di rapporto che vuole? Dopo il lutto di suo marito ha bisogno di queste tempeste o si sta rendendo conto da sola che la vita è unica e breve e forse è il caso di viverla a pieno e soprattutto con le persone che ci fanno stare bene?
Quali sono i suoi valori? Cosa cerca in un rapporto di coppia in questo momento?
Forse ha già cominciato a porsi queste domande, si ricordi che la risposta è dentro di lei, nessuno può insegnarci come essere e stare al mondo, si può solo sperare di trovare qualcuno che si metta al nostro fianco e ci accompagni nell'avventura che si chiama vita condividendone gioe e dolori. Nemmeno io ho la verità in tasca. In bocca al lupo!
Rimango a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Silvia Orso - Udine


Studio Silvia Orso Psicologo a Udine

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3 OTT 2015

Cara Deborah,
ci descrive se stessa con molta consapevolezza. La vita la ha modellata attraverso le esperienze e ha fatto emergere caratteristiche che erano parte di lei, uniche e specifiche.

Amare significa notare queste caratteristiche ed accettarle, esserne curiosi e lasciarsene stupire. Per sentirsi amati è importante percepire che, all'altro, le nostre caratteristiche, stranezze, particolarità, sono accolte.

Nello stesso tempo, dall'amore possono anche arrivare nuovi stimoli che arricchiscano ulteriormente il proprio modo di essere e vivere.
Gli stimoli che le offre il suo compagno possono esserle utili o stanno solamente mettendo in discussione il suo valore e minando le sue sicurezze?

Non ho compreso se lei e il suo compagno abbiate condiviso quello che scrive. Non lo aveste fatto, è importante parlarne per conoscere quali siano le intenzioni positive delle osservazioni di lui e per chiarire il suo bisogno di essere accettata così com'è.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella



Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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3 OTT 2015

La risposta è: certo che no. Ognuno al mondo è fatto a modo suo e va rispettato in questo modo di essere. Nella fase iniziale della relazione è necessaria l'ACCETTAZIONE dell'altro per quello che è, perchè pretendere che l'altro venga plasmato a propria immagine e somiglianza è una pretesa tanto assurda quanto infantile. Ovviamente però questo non dev'essere un alibi per dire "io sono fatto così punto". Certo, sono fatto così nel senso che ho coscienza di cosa sono nella mia "essenza", che ovviamente non può essere cambiata e snaturata, ma non nel senso che devo restare barricato nelle mie posizioni. la coppia, cioè, è l'arte del venirsi incontro senza snaturare sè stessi. Nessuno dei due deve pretendere che solo l'altro (o principalmente l'altro) faccia passi verso di lui. Il cammino della coppia è un cammino l'uno verso l'altro e contemporaneamente un cammino in avanti. Ma qui gli esempi che lei ha fatto sono tutte inezie alle quali un ipercritico si sta attaccando. E' lui dunque, e non lei, a dover "cambiare", ma lui, intanto, a dover correggere una decisa personalità ipercritica che per qualche ragione si porta appresso. Solo dopo aver smussato quest lato si potrà eventualmente parlare di suoi presunti difetti

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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3 OTT 2015

Gentile Debora buonasera,
Ho letto tutto d'un fiato la sua domanda, e mentre lo facevo, ho avuto la sensazione di essere in una gabbia e non riuscire a muovermi. Mi sono chiesta quanta difficoltà, fatica ma anche frustrazione ci possa essere nello stare vicino a una persona che riflette costantemente a un'altra un'immagine di critica ed inadeguatezza. Che cosa la tiene ancora legata a questa persona? c'è qualche lato positivo che lei individua in questo lui? Perché quest'uomo ha il continuo bisogno di farla sentire in questo modo?
Ci sono altre persone che l'apprezzano così come lei è?
Io partirei da una riflessione su questi punti per fare un po' più chiarezza dentro di lei.
Un saluto cordiale
Barbara Tormen -La poltrona dello psicologo

Dott.ssa Barbara Tormen Psicologo a Mesero

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2 OTT 2015

Gentile Deborah
lei non è sbagliata, è semplicemente (e giustamente) fatta a modo suo! E il suo compagno si è messo in testa di raddrizzarla secondo criteri che a lui appaiono più giusti (più desiderabili socialmente, più corretti, più sani). Spesso succede che individui totalmente diversi tra loro sentano l'irrefrenabile impulso di unirsi in coppia. Di solito ci si riferisce a loro utilizzando scherzosamente l'appellativo "la strana coppia" in riferimento al mitico telefilm in cui Jack Lemmon interpretava Felix: precisino, maniaco dell'ordine e della pulizia, di una pignoleria estenuante; e Walter Matthau interpretava Oscar: irregolare, disordinato, sboccato e sporcaccione, refrattario ad ogni tentativo di rieducazione ad opera di Felix. Con questo non voglio certo paragonarla al trasandato Oscar. Le voglio dice che certe persone si compongono con persone totalmente diverse da loro perché, sotto sotto, sono attratti da quegli aspetti presenti nel partner che però giudicano e controllano perché incapaci di viverli in prima persona.
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Dott.ssa Stefania D'Antuono - Venezia

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