Ma la psicoterapia serve davvero?

Salve Christian.
Ognuno ha un suo modo di lavorare per cui il termine del percorso o il monitoraggio dei progressi spetta esclusivamente a lei ed alla sua dottoressa.
Per quanto riguarda l'utilità della psicoterapia.. Credo che la psicoterapia non abbia il potere di guarire nessuno. La psicoterapia fornisce della consapevolezze importanti, e queste consapevolezze possono essere usate da lei e solamente da lei per guarire o per portare avanti i sintomi.
I dubbi e le difficoltà che sta descrivendo qui sono importanti e molto significativi. Il fatto che ne parli qui mi fa supporre però che lei non ne abbia parlato apertamente con la sua dottoressa. Parlarne con lei non vuol dire remare contro, vuol dire entrare seriamente nel rapporto e nel processo di terapia.
Tenere per sé queste importanti perplessità vuol dire fare terapia a metà, per cui da un lato acquisirà delle consapevolezze utili, dall'altro non affronterà questioni importanti e questo la porterà a provare insoddisfazione, ed eventualmente a cambiare nuovamente psicoterapeuta.

Spero di esserle stato d'aiuto.
Buona giornata

Buongiorno Christian, la psicoterapia funziona, punto. Bisogna, però, interdersi su cosa significhi "funziona". Se ci si aspetta di trovare la chiave della felicità perenne, questa non la da neanche essere milionari (anche se aiuta molto), figuriamoci uno strumento relazionale come la terapia dove si fatica molto emotivamente e si spendono i soldi. Se, invece, come dovrebbe riferire ogni terapeuta in prima seduta, la psicoterapia serve a migliorare (non risolvere definitivamente) la propria qualità di vita, gestire molto meglio, ove presente, la sintomatologia e crearsi nuovi strumenti da utilizzare, insieme a quelli già posseduti, per fronteggiare gli stressors della vita, comprendere meglio se stessi ed il proprio funzionamento, capire la propria coerenza emotiva per decifrare i propri comportamenti e/o sofferenze, allora si è sulla buona ed utile strada.
Gli esempi che ha fatto lei come "prima stavo peggio" o "mi sta aiutando tantissimo", descrivono proprio questo: la psicoterapia non è la soluzione ai propri problemi ma un processo per comprenderli, affrontarli (senza evitarli) e gestirli meglio (non controllarli). Una volta consapevolizzato tutto questo, la terapia funziona ancora di più.
Posso intuire che, la sua analisi, sia data dal fatto che sono anni che è seguito da vari dottori e, quindi, dal senso che, il momento in cui non avrà più bisogno di specialisti, non arriverà mai ma, ribadisco, molto dipende dalle proprie aspettative.
Cmq, la vita ci mette sempre di fronte a nuove difficoltà, quindi è utile poter sfruttare sia gli strumenti che ci sono a disposizione (come la terapia o, se necessario per un periodo, alcuni farmaci insieme alla terapia) se le risorse che si hanno non sono sufficient..
Da ultimo, sempre in tema di aspettative, non credo potrà trovare un terapeuta che, ad un certo punto, le possa dire "ok, abbiamo finito, sei guarito", perché, innanzitutto, dal proprio modo di vedere se stessi, il mondo, e la relazione con esso (che può causare sofferenze ma anche felicità) non si deve guarire; poi, il momento di lasciare il percorso clinico si dovrebbe decidere insieme al terapeuta, a seconda degli obiettivi clinici raggiunti, di come ci si sente, etc.,. E, se non si è d'accordo con lui sul proseguire la terapia, ci si fa spiegare bene quale sia il suo punto di vista, ci si riflette bene in caso ci siano temi non presi in considerazione e poi si decide se continuare o meno.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Costruttivista/Postrazionalista Roma

Gentile utente,
E curioso quanto esposto venga condiviso in questo spazio dove come sa ci sono terapeuti.
La terapia funziona se assume una posizione di poter prendere qualcosa dal lavoro che sta facendo a partire da una sua motivazione.
Il punto può riguardare anche la scelta del terapeuta. E possibile che con il suo non si sia creata un alleanza e una relazione positiva. Può provare a sceglierne uno affine a se..se cambia posizione e ne assume una meno distruttiva ma costruttiva, per se stesso
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli

Gentile Christian,
lei afferma di essere stato per i suoi problemi da "tantissimi dottori e per tantissimo tempo" ma non specifica il numero complessivo delle sedute effettuate presso ognuno di essi nè se vi è stata continuità in ogni percorso effettuato.
In nessun intervento nell'ambito delle medicina o della psicoterapia si possono dare garanzie di guarigione definitiva con la clausola "soddisfatto o rimborsato" come se si acquistasse un oggetto e la psicoterapia richiede da parte del paziente motivazione, fiducia e impegno nel fare la propria parte.
Quanto al termine di un percorso terapeutico, esso dovrebbe essere concordato, ma molto più frequente del "vai, ora sei guarito" da parte del terapeuta è il "drop-out" da parte di certi pazienti che spesso, come sta pensando di fare lei, mollano in maniera più o meno improvvisa non vedendo realizzate le loro aspettative magiche.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buongiorno, mi spiace sentire questa frustrazione nella sua richiesta. Perchè la psicoterapia "funzioni" oltre ad impegno personale, perseveranza e dedicarsi tempo per poter vedere i risultati, serve il trovare lo specialista giusto per lei. Sicuramente lo/a psicoterapeuta a cui si è rivolto è competente, ma ciò non vuol dire che sia quello giusto per lei. In fin dei conti è pur sempre una persona prima di uno/a psicoterapeuta e le sue caratteristiche personali possono essere più o meno in linea con quelle della persona che si trova davanti. Purtroppo non sempre si trova la persona giusta che possa aiutarci al primo colpo, e la frustrazione in questo caso è inevitabile. Non demorda, continui a cercare ed ad impegnarsi!

Caro Christian ,
capisco la tua sfiducia dopo tanti anni di psicoterapia e cambiamenti di psicoterapeuti. Nella tua lettera hai parlato di trauma e di ansia . In questo momento non è possibile valutare il tuo caso specifico che mi sembra complesso.
A volte, si procede per piccoli passi e i risultati richiedono tempo. Non hai avuto alcun risultato? La consapevoezza del tuo problema è già un passo importante. Tuttavia, avere delle resistenze durante la psicoterapia fa parte del processo, quindi ti suggerisco di parlarne apertamente con la tua psicoterapeuta. Così potrai chiarire con lei le tue aspetttaive, specie se avete formulato un contratto, in base al quale il cliente e lo psicoterapeuta stabiliscono insieme un obiettivo da raggiungere.
Un caro saluto
Dr.ssa anna Capriati