Lotta tra razionalità e desiderio di maternità
Salve a tutti,vi descrivo in breve i punti essenziali della mia esistenza.
Non ho più i genitori (mia madre era narcisista ed è venuta a mancare 8 anni fa,mio padre mi ha abbandonata,mai conosciuto). Ho una sorella con grave disabilità e un fratello minore,li amo e mi occupo di loro da anni,prendendo di fatto il posto di mia madre. Sono una dipendente affettiva, relazione tossica con un narcisista che mi ha devastato l'anima, relazione attuale con un borderline,gli sono molto legata ma i problemi non mancano. Purtroppo non ho molti familiari,nessuna donna su cui contare..ho solo una zia,che però non è giovane...ha una certa età. Per il resto non ho più nessuno,zero amiche ovviamente,sono abbastanza isolata socialmente. La ciliegina sulla torta è arrivata grazie all epilessia che mi ha di fatto resa invalida, nonostante la laurea al momento non ho un lavoro (dovrei però cominciare tra qualche mese,l'unico problema è se sarò o meno in grado, perché la malattia mi devasta la mente e il corpo) . L'intervento al cervello effettuato di recente per tentare di migliorare la mia esistenza mi ha portato problemi di memoria, linguaggio,ed anche una sensazione "negativa" mai provata in vita mia,non provo più speranza, illusione, positività,niente di niente,una sorta di depressione? Il motivo per cui scrivo però è la maternità. Ho 35 anni,tra malattia e guai vari ho sempre rimandato e procrastinato. Dopo l'intervento però è come se vedessi la vita in maniera più lucida e obiettiva,mi rendo conto che l'età avanza,che un figlio riempirebbe la mia vita,dandole un senso. D'altra parte mi rendo conto che sarei sola ad occuparmene,non ho familiari che potrebbero aiutarmi...mio fratello si trasferirà per lavoro,resteremo solo io e mia sorella disabile che purtroppo ha bisogno di assistenza H24. Il mio compagno lavora fuori e torna solo nel weekend. La salute non è ancora a posto e il futuro della mia epilessia è incerto. Insomma la razionalità mi dice no, l'emotività invece propende per una gravidanza,per l età che avanza e per la paura di pentirmene per sempre.