Litigi con mio padre

Salve a tutti, sono una ragazza di 20 anni che studia e vive ancora a casa con i genitori. Scrivo a causa di un litigio avvenuto proprio oggi con mio padre. Mio padre , da piccolina , mi trattava bene, almeno che io ricordi...oltre i rimproveri classici di quando si è bambini non ho mai avuto chissà quali traumi. Il problema è nato crescendo, in particolare quando ho esposto ai miei il desiderio di voler continuare a studiare (facendo l'università) invece di intraprendere la strada per i concorsi in forze armate che mio padre aveva designato per me. Già solo per farmi iscrivere all'università un sacco di problemi, di parole contro, di accuse perché "tu sei cambiata, quando eri più piccola avevi la testa sulle spalle, ora chissà chi ti ha fatto cambiare idea" e in realtà tante altre cose ancora più pesanti, riguardo la mia persona, oltre continui paragoni con altri miei coetanei che a suo dire erano migliori di me... comunque alla fine sono riuscita ad iniziare l'università e adesso sono al secondo anno (felice di aver continuato a studiare, un po' meno di non essere uscita di casa). Premetto che per un buon periodo della mia vita sono rimasta chiusa a casa tranne che per andare a scuola o in palestra, causa problemi di salute e anche una piccola depressione (secondo me), e da circa un annetto a questa parte invece ho cominciato ad uscire, voler conoscere nuove persone...ho preso nuove abitudini, esco spesso la sera, etc...e a mio padre questa cosa non va proprio a genio,tanto che più volte mi sono sentita dire che penso solo a me, non ho rispetto di nessuno, entro ed esco quando mi pare e piace come se vivessi sola.... vabè
Dopo un periodo di calma, oggi è successa qualcosa che ancora mi viene difficile da metabolizzare: per una motivazione davvero stupida, mio padre ha cominciato a dirmi parole, che sono una st**nza, che metto zizzania in famiglia (come se volessi fare litigare i miei genitori), che mi devo imparare a stare zitta...io con le lacrime agli occhi ribattevo le sue accuse e lui era neutro, Totalmente....non so con quale coraggio lui dica certe cose, davvero, so solo che adesso sento una forte fitta al petto e sono certa che questa sera si sia rotto davvero qualcosa per me nei suoi confronti...non è la prima volta che litighiamo, ma mai mi sono arrabbiata come oggi e mai ho detto le cose che mi sono uscite oggi... purtroppo nel momento di rabbia gli ho cantato proprio tutto quello che pensavo, ma quando vedi indifferenza e cattiveria nei confronti di una persona per te importante, esci fuori di te.....lasciando stare il fatto che per lui sono un peso enorme, uno spreco, perché sto a casa e non guadagno quindi gravo economicamente ancora sulla mia famiglia.... perciò non solo le parole che mi dice, in più certe volte ci sono gli sguardi che mi fanno sentire proprio di troppo....motivo per cui quando lui è in casa io evito di parlargli, prendendomi poi però altre parole perché poi lui pretende che io gli dica le cose che faccio o che non faccio, come se lui pensa di avere ancora rilevanza per me....mi dispiace, ma mi è davvero caduto dal cuore. In tutto questo io ho pure fatto un percorso psicologico che mi ha molto aiutata in un momento davvero buio, e al quale avevo chiesto anche a lui di partecipare, con scarsi risultati (in quanto mio padre vede gli psicologi come persone che ti fanno il lavaggio del cervello....secondo me lui ne avrebbe davvero bisogno invece)
Non so adesso cosa fare, odio l'idea di dover vivere sotto lo stesso tetto con una persona che non è capace nemmeno a chiedere scusa... oltretutto in realtà il 95% delle cose le ho omesse in questo messaggio, perché mi fa proprio male pensarle, ma il punto è che vorrei semplicemente mio padre fosse fiero di me come tutti i padri lo sono dei loro figli (maschi e femmine) e invece io mi sento nulla per lui ,davvero, ed è una situazione pesante psicologicamente....ringrazio solo mia madre per essermi vicino come una sorella, e per darmi l'amore che forse mio padre non è capace di dare. Non so se avrò una risposta, ma comunque è stato un buon modo per sfogarsi. Grazie mille, a prescindere.