Gentilissimi,
pongo tre domande, fra loro correlate, per capire qualcosa in più sul rapporto patologico o ossessivo coi libri, in particolare:
- il disturbo di attenzione e di concentrazione nella lettura (negli adulti), che a volte diviene un rigetto totale, ad esempio dopo lunghi periodi di studio sui libri, a volte forzati perché quella materia che si sta studiando non piace;
- il rapporto morboso coi libri: conosco persone che temono il contatto fisico, per paura di sgualcire, sporcare le copertine o i fogli, sottolineare i libri, piegare le pagine, a volte in maniera maniacale, addirittura non li aprono troppo per non rovinare la costa laterale!
- il libro è un oggetto fra i più posseduti nelle nostre case: quando si hanno centinaia di libri si può soffrire di disturbo da accumulo compulsivo? Se si tratta di altri oggetti la risposta è sì, mentre nel possedere centinaia di libri la percezione comune non fa sentire questo come patologico ma, viceversa, come un "accumulo culturale" positivo.
Grazie in anticipo se potrete dare qualche risposta ai miei quesiti!
Un saluto
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21 DIC 2015
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Gentile Carlo,
dalla sua prima riflessione è ipotizzabile una sorta di rifiuto o anche di fobia sviluppata per aver subìto in passato costrizione o imposizione nello studio di alcuni particolari libri (scuola? università?).
Le altre due riflessioni rimandano a un disturbo ossessivo-compulsivo con annessi rituali di ordine e di accumulo forse per compensare il persistere di lontani sensi di colpa in merito.
Se si sente troppo disturbato da questi pensieri, valuti la possibilità di approfondire il tema in psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Carlo,
il suo messaggio mi ha suscitato curiorisità. Questo tema dei libri...
Ho scelto di risponderle in questo modo:
- la mancanza di motivazione alla lettura e allo studio negli adulti può essere causata da tante ragioni diverse. Lei suggerisce che possa manifestarsi dopo lunghi periodi di studio, a volte forzato. E' la sua esperienza? Vi sono anche persone che faticano nella lettura e preferiscono ascoltare i libri (esistono gli audiolibri, che vengono incontro alle necessità di ipovedenti e non vedenti, ma possono adattarsi anche a chi ha difficoltà nella lettura o poco amore per la lettura). Altre persone riferiscono di non riuscire a staccare del tutto dalle difficoltà quotidiane mentre leggono, con la la conseguenza che non comprendono del tutto il testo (distratti da altri pensieri) e perdono l'interesse. A ciò si aggiunge l'inclinazione personale: non a tutti piace leggere.
- Vi sono persone che hanno molta cura dei libri, al punto da temere di sgualcirli. Ancora una volta. non vi è una spiegazione univoca. Potrebbe trattarsi di una tendenza della persona a tenere le cose con ordine, al bisogno di avere un'area di vita "senza macchia", oppure, ancora, potrebbe trattarsi di amore per l'oggetto libro, considerato prezioso, oppure ancora...le motivazioni sono tante quante le persone che vivono questo tipo di rapporto con i libri.
- A livello sociale, il libro è associato alla cultura. Questo spiega perchè possedere libri sia considerato positivo: molti libri = molta cultura.
Ma sarà poi vero?
Detto ciò, immagino che possedere libri in quantità tale da non avere spazi in casa possa essere considerato un "accumulo compulsivo" (utilizzo le sue parole) tanto quanto l'accumulo di altri oggetti.
22 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Carlo
mi colpisce il modo così impersonale di porre la domanda; mi piacerebbe molto sapere meglio l'aspetto più sentito da parte sua e il suo modo specifico di vivere le tre cose che descrive.
Le dico questo anche perché penso che le tre affermazioni che lei fa (a mo di domanda) possano avere risposte variabili a seconda del contesto emotivo e del modo in cui si esprimono.
Il libro, e allo stesso tempo la lettura, sono quelle cose che rientrano nel settore "passioni" e la passione come tale può essere un poco maniacale ed ossessiva, ma se prevale l'amore e la vera cultura la cosa ha un senso tutto suo.
In qualche modo un libro è qualcosa di vivo e conserva lo spirito dell'autore e tenere i libri bene e ordinati in modo giusto è espressione di rispetto.
Un libro può darci tanto, salvarci la vita e anche rovinarcela (a volte) e nel rapporto con esso occorre comprendere cosa esprimiamo di noi e di vero.
Quindi io la invito ad osservare lei come fa con i libri e cosa prova.
Quali libri ama e quali la fanno o l'hanno fatta soffrire.
Questa riflessione può farle capire molto di Sè.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta