Lasciata con un figlio di 7 mesi

Inviata da EffeEnne · 8 set 2023 Terapia di coppia

Avevo scritto una domanda qualche tempo fa.
Dopo un fidanzamento di 11anni e un figlio di 7 mesi sono stata lasciata. Dopo un paio di mesi di difficoltà in cui la distanza che aveva messo tra di noi era evidente anche fisicamente, a inizio luglio il mio fidanzato mi ha confessato di volermi molto bene, ma di non sentire più di amarmi e dopo diverso tempo mi ha detto di aver capito anche con l’aiuto di una psicoterapia che gli eventi dell’ultimo anno (perdita di sua madre ad agosto, nascita di nostro figlio) l’hanno cambiato e hanno fatto emergere in lui delle difficoltà. Difficoltà che lui vede nel fatto che io non sono riuscita a stargli vicino come avrebbe voluto nel momento della perdita spingendolo a espormi i suoi sentimenti, sentimenti che lui non si sentiva di condividere perché in passato quando alcune persone della sua famiglia avevano difficoltà che creavano in lui dolore non l’ho sollecitato con domande sul come si sentisse ma sono stata “passiva” in attesa che lui si aprisse. In più dice anche che gli eventi recenti hanno fatto emergere in lui dei rimpianti per la mia scelta passata di non aver voluto prima un figlio, scelta che non gli hanno consentito di godere di alcuni momenti con la madre.
In tutto questo, dice che nell’ultimo periodo di sentiva male in casa, si sentiva oppresso per non sentirsi in grado di comportarsi come il mio fidanzato e di sentirsi non al suo posto, e di aver preso questa decisione anche perché in due settimane di lontananza da casa ha sentito solo la mancanza del bambino e non la mia.
Dal lato mio, ho provato a convincerlo ad avere pazienza e darci tempo, a fare una terapia di coppia, ma senza successo. Io non riesco ad accettare che non consideri che i rapporti evolvono, che la mancanza che si sentiva all’inizio ora necessariamente è diversa così come l’attrazione fisica, che le relazioni hanno alti e bassi perché la vita ha momenti più o meno stressanti. In più non accetto che non abbia avuto la pazienza di investire un po’ di energie nel salvare la nostra storia, nel capire che in questo momento della mia vita dobbiamo tener duro e che anche io sono molto in difficoltà nel gestire le responsabilità e le fatiche di un neonato, che troppo spesso mi sono sobbarcata da sola.
Sento che non sia stato più in grado vedere le cose belle che ci legano perché io ero concentrata su altro e lui su se stesso e la propria sofferenza che sentiva di non riuscire a condividere. Non mi capacito che una storia così bella possa finire in pochi mesi, dopo aver desiderato un figlio assieme. Mi sembra di vivere una vita non mia.

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Miglior risposta 14 SET 2023

Gentilissima,
La fase che sta attraversando porta con sé di cambiamenti significativi (il figlio piccolo, il suo compagno distante). Tutto questa genera molta fatica e in questo momento un supporto psicologico potrebbe aiutarla a creare uno spazio dove prendersi cura di se stessa.

Dott. Cristian Conforti Psicologo a Rende

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17 SET 2023

Buongiorno,
comprendo umanamente la rabbia e la frustrazione che emergono dal racconto. Per quanto la condivisione trovi accesso nell'altro, le terapia è una cosa diversa che richiede uno spazio e un tempo ben preciso. La sua situazione emotiva può giovare di una terapia in cui le emozioni di questo periodo stressante vengono prese in carico.
Dott. Orsolini Stefano.

Dott. Stefano Orsolini Psicologo a Capannori

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11 SET 2023

Gentile F.N.,
premesso che nel tempo le persone cambiano e quindi possono cambiare anche sentimenti e relazioni, non sappiamo con certezza se il suo ex ha detto la verità o tutta la verità perchè, a mio parere, le motivazioni addotte sono poco convincenti e spesso dietro queste situazioni si cela un interesse per qualche altra persona.
Il fatto che lui abbia rifiutato l'invito ad intraprendere una terapia di coppia e quindi abbia rifiutato di mettersi in discussione per capire e analizzare meglio se stesso e le sue ragioni rafforza la mia ipotesi.
Ad ogni modo, il suggerimento per lei è di prendersi innanzitutto cura di sè in questo difficile momento tramite una tutela psicologica individuale ed eventualmente anche legale laddove ne ravveda la necessità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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11 SET 2023

Credo che il momento che sta vivendo sia molto duro. Trovi il modo di tirarlo fuori, questo le potrebbe essere molto utile.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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11 SET 2023

Gentile EffeEnne, posso immaginare la sofferenza che prova ed il senso di smarrimento. Le sue parole mi fanno intuire anche molta rabbia per il comportamento del padre di sua figlia (...). Purtroppo se non si incontra la disponibilità da parte dell'altro tutto risulta più difficile e mi spiace che lei stia vivendo la maternità con quest'ombra che le fa apparire la sua vita con un senso di impotenza ed estraneità. Prendersi cura di sé stessa le darà modo di affrontare il dolore con meno angoscia. Un percorso può senz'altro aiutarla ad elaborare questa perdita e riappropriarsi di senso nella nuova vita che si trova ad affrontare. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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11 SET 2023

Cara EffeEnne,
Comprendo la difficoltà e il dolore nell'accettare la chiusura da parte del tuo compagno di un rapporto durato 11 anni, soprattutto ora che avete un bimbo insieme e proprio in questo momento avresti bisogno di maggiore supporto da parte sua.
Mi chiedo quale sia la tua richiesta in questa sede: recuperare il rapporto con lui? Purtroppo se una persona vuole allontanarsi non si può fare nulla per impedirglielo, soprattutto se ha le idee così chiare come ci hai descritto. Se invece ci hai scritto per comprendere come fare ad accettare la fine del rapporto; come gestire le difficoltà della nuova condizione di maternità mentre affronti questo dolore; come riappropriarti della tua vita; non posso fare altro che invitarti ad iniziare un percorso psicologico, che ti aiuterà a comprendere e ad accettare le motivazioni che hanno spinto il tuo fidanzato a compiere tale scelta, imparando ad andare avanti e a ricrearti una nuova stabilità senza di lui, anche se mi rendo conto che questa prospettiva al momento ti possa sembrare lontana anni luce.
Rimango a disposizione per una consulenza, anche online.
Un abbraccio,
Valeria

Dott.ssa Valeria Passavanti Psicologo a Meda

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11 SET 2023

Buongiorno signora
Comprendo il suo dolore, le.consuglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare le varie Problematiche.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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10 SET 2023

Gentilissima, comprendo la difficoltà che sta vivendo e le sono vicina. Evidentemente, il padre di sua figlia è una persona immatura, irrisolta, non in grado di affrontare in maniera adeguata , le varie complessità che la vita comporta. Probabilmente , tra di voi, le cose sono andate bene fino a quando era tutto semplice e la vita non presentava alcuna difficolta, ma la vita non è soltanto questo. Evidentemente le caratteristiche personologiche del suo compagno non erano emerse, ma rimanevano sullo sfondo, in latenza, per cui, da parte sua, era difficile cogliere certi segnali. Le suggerisco vivamente di cominciare a prendersi cura di sè, intraprendendo un percorso che l'aiuti a superare questo momento così complicato per lei. Lo faccia anche e soprattutto per il suo bambino che deve crescere sereno, con una madre che è in grado di connettersi con i suoi bisogni emotivi, in un clima di fiducia e amore. Mi rendo conto che non sia facile per lei, ma si ricordi che, per essere una buona madre, è necessario prendersi cura di sé e cercare in ogni modo di ritrovare il proprio equilibrio psico fisico. Sono certa che lei desideri essere una buona madre, pertanto segua il mio consiglio.
Le faccio tantissimi auguri e resto a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali ulteriori approfondimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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9 SET 2023

Salve,
In effetti, da quel che lei racconta, potrebbe trattarsi di un passaggio depressivo legato ai due eventi vicini di morte e nascita quasi contemporanei. Sarebbe consigliabile resistere per convincerlo ad accettare un piccolo inserto psicoterapico di coppia in cui confrontarsi su determinati vissuti relativi al lutto e su quelli relativi alla nascita del vostro neonato. A tal proposito questi colloqui consulenziali potrebbero essere in grado di renderlo edotto su ciò che significa allevare un bambino e condividerne i momenti di crescita e di accudimento e quelli di svezzamento, in cui è opportuno essere in due per sollevarsi da una responsabilità unica che ricada solo sulla figura genitoriale materna. Inoltre detti colloqui potrebbero accogliere l’istanza di coppia che necessita di essere elaborata insieme, cui dopo può subentrare la decisione consapevole di tornare insieme o di lasciarsi.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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9 SET 2023

Buongiorno e grazie di aver condiviso la sua storia con noi. Da ciò che leggo percepisco la sua fatica nel comprendere come tutto ciò sia potuto accadere, e nell’accettare un cambiamento tanto drastico e doloroso. Come giustamente lei fa notare un affetto sincero e profondo non può scomparire dall’oggi al domani (e infatti il suo ex partner questo gliel’ha detto), quello che però può succedere è che si diventi consci di bisogni, fatiche e dubbi di cui prima non si intuiva l’origine o che restavano sotto la soglia della consapevolezza, ma che, una volta venuti a galla, rendono impossibile il restare nella stessa posizione del passato. Queste ipotesi fanno tuttavia parte del percorso individuale del padre di suo figlio, mentre per quanto riguarda lei e la sua situazione, credo che un percorso psicologico potrebbe aiutarla e accompagnarla nel processo di elaborazione di questo stravolgimento, che l’ha precipitata in una vita che non riconosce più sua. Il rischio principale che intravedo è che la fatica psicologica impiegata nell’arrovellarsi su cosa sia successo possa portarla a non aver più energie mentali per “nutrire” emotivamente e nel modo migliore la mente del suo bimbo. Anche in questo senso, il supporto di uno psicologo potrebbe aiutarla nel complesso compito genitoriale di non far gravare sui propri figli le difficoltà personali.
Spero di esserle stato d’aiuto e resto a disposizione per chiarimenti o una consulenza, anche online.
Cordialmente Giacomo Papagni

Dott. Giacomo Papagni Psicologo a Milano

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9 SET 2023

Gentile Utente, capisco la sofferenza e il disagio che sta vivendo e capisco la difficoltà ad accettare la situazione che si è creata.
Se lui fosse disponibile potete provare a elaborare insieme quello che avete vissuto con una terapia di coppia. Non è un percorso finalizzato a fare tornare insieme la coppia a tutti i costi ma aiuta le persone a prendere consapevolezza fino in fondo delle scelte passate e di quelle presenti.
Qualora non fosse disponibile e fosse deciso a andare per la decisione che ha intrapreso, può essere veramente importante un percorso per lei che la aiuti a elaborare la fine di questa relazione che, capisco, essere pesante e dolorosa. Un caro saluto, Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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9 SET 2023

Sono davvero dispiaciuto per la difficile situazione che stai affrontando. Le relazioni possono essere complesse e spesso coinvolgono sfide e cambiamenti inaspettati. È comprensibile che tu sia confusa e ferita dalla fine del tuo lungo fidanzamento, specialmente con un bambino di soli 7 mesi.

È importante riconoscere che le persone possono cambiare nel tempo, e le esperienze significative, come la perdita di una madre o l'arrivo di un bambino, possono avere un impatto profondo sulle dinamiche relazionali e sulle prospettive individuali. È anche normale che tu voglia lottare per la tua relazione e cercare di trovare una soluzione.

Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che il tuo ex fidanzato ha espresso chiaramente i suoi sentimenti e dubbi riguardo alla relazione. È possibile che lui abbia bisogno di tempo per affrontare le sue difficoltà personali e le sue emozioni. La terapia individuale può essere utile per entrambi in questo momento per esplorare i sentimenti e le sfide che state affrontando.

Nel frattempo, prenditi cura di te stessa e del tuo bambino. Cerca il sostegno di amici e familiari, e considera l'opportunità di consultare uno psicologo per aiutarti a gestire le tue emozioni e a navigare attraverso questa fase difficile.

Le relazioni possono essere complicate e imprevedibili, ma è importante concentrarsi su te stessa e sul benessere del tuo bambino. Con il tempo, potresti trovare la chiarezza e la serenità necessarie per affrontare questa situazione e, eventualmente, prendere decisioni che siano nel tuo miglior interesse.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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