Lasciare la magistrale

Inviata da Anna98 · 29 ago 2023 Orientamento scolastico

Sono all’ultimo anno della magistrale, mi mancano 3 esami, la tesi e purtroppo il tirocinio perché, poco dopo averlo iniziato, ho dovuto interromperlo per cause di forza maggiore non dipendenti da me.. a quest’ora l’avrei già terminato. Sto gia lavorando con 25 ore settimanali come educatrice di una comunità, lavoro su turni ed è il lavoro che volevo fare e per cui ho terminato la triennale. A differenza di quest’ultima ora non ho più nessuna motivazione per finire la magistrale dato che ho già ottenuto il lavoroo dei miei sogni, vorrei passare ad un full time e smetterla di avere ansia per l’università. Il problema è che i miei genitori hanno speso tanti soldi e se non la termino sarebbero stati spesi inutilmente e ciò mi fa sentire davvero in colpa. Allo stesso tempo, piango e mi stanno ritornando sintomi dell’ansia, di cui ho sofferto anni fa, per colpa di questi ultimi sforzi. Vedo di fronte a me un blocco immenso.. sono in palla totale

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Miglior risposta 4 SET 2023

Ciao Anna, grazie per la tua condivisione. Comprendo il blocco che stai vivendo e posso immaginare la scarsa motivazione ad andare avanti con lo studio, mista al senso del dovere nei confronti dei tuoi familiari. Ti consiglio un sostegno psicologico così da valutare la scelta migliore per te stessa, senza la fretta di dover arrivare ad una decisione immediata. A volte fermarsi può essere un ottimo modo per andare avanti. In bocca al lupo.

Dott.ssa Giulia Cangemi Psicologo a Torino

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26 SET 2023

In una situazione complessa come la sua, potrebbe essere vantaggioso considerare una terapia breve strategica. L'obiettivo di questa terapia è focalizzarsi sulle soluzioni e sugli obiettivi specifici. Iniziare con una consulenza psicologica può aiutarla a gestire l'ansia e a sviluppare strategie per affrontare il senso di colpa.

Per quanto riguarda la laurea, potrebbe discutere con i suoi genitori la possibilità di trovare una soluzione che tenga conto dei suoi obiettivi lavorativi attuali. La terapia breve strategica può aiutarla a individuare modi per gestire meglio il suo tempo e le sue risorse in modo da trovare un equilibrio tra lavoro e studio, se lo desidera.

L'importante è che lei si impegni nella terapia per affrontare le sfide attuali e trovare una via per il suo futuro

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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25 SET 2023

Buongiorno
Intanto mi dispiace molto per quello che sta vivendo
Non è inusuale arrivare a essere bloccati quando ci avviciniamo alla fine di un processo di vita è è comprensibile il senso di colpa, ma io lo sposterei sulla responsabilità che lei deve avere nel perseguire la sua felicità
Credo sapere utile per lei poter effettuare una psicoterapia che possa aiutarla a sbloccare la critica interna
Cordiali saluti
Dr Massimiliano Compagnone

Dott. Massimiliano Compagnone Psicologo a La Spezia

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21 SET 2023

Cara Anna,
Non e' inusuale provare un senso di blocco all'avvicinarsi del termine di una fase della vita. La fine dell'universita', anche per qualcuno che come Lei gia' lavora, e' comunque un momento importante, un passaggio ad una fase successiva della vita, spesso vissuto con ansia. E' possibile che il suo desiderio di lasciare il percorso di studi prima del termine sia dovuto proprio a quest'ansia, piu' che al timore delle ultime prove d'esame. Aver trovato il lavoro che le piace non e' di per se' un motivo per non conseguire un titolo di studio per il quale ha gia' compiuto tanti sforzi, e che comunque potra' tornarle utile in futuro. Per il momento metta da parte la preoccupazione per il lato economico ed i suoi genitori e si concentri su cosa vuole davvero e sulle origini della sua ansia. Provi ad affrontare le prove d'esame prendendosi tutto il tempo necessario per minimizzare lo stress, forte anche dell'idea che il suo percorso lavorativo nell'immediato proseguira' in ogni caso. Se il blocco dovesse persistere, prenda in considerazione un breve percorso di supporto psicologico per superare questo momento.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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21 SET 2023

Gentile Anna98,
lo sai che dagli studi sui detenuti, emerge che la probabilità di evasione dal carcere aumenta in modo significativo quando si avvicinano alla fine della pena?
Perchè vogliono rischiare di essere ributtati dentro al carcere quando potrebbero aspettare di uscire?
Vogliono uscire dal carcere oppure no?
Pensa alla tua situazione: cosa significherebbe ottenere la magistrale? Qualcuno si aspetterebbe da te qualcosa di diverso? Tu ti sentiresti di dover essere/fare qualcosa di diverso da quello che stai già facendo?
Riflettici.
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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19 SET 2023

Buongiorno Anna

Credo che il fatto di aver già trovato un lavoro non sia a giustificazione di un non completamento degli studi che un domani potrebbe rimpiangere.
Si faccia coraggio e concluda il suo ciclo di studi, sono certa che i suoi la sosterrebero ancora e che, se sovraccarica , potrebbe diluire nel tempo senza interrompere, diminuendo in questo modo stress e ansia.
Un caro saluto
Paola Von Korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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18 SET 2023

Gentile Anna,
non vada in palla... Non si trova davanti a una situazione insanabile, a meno che lei non paragoni la situazione attuale all'ipotesi che lei non avesse lavorato e... ".. a quest’ora l’avrei già terminato".
Così non è non perché è nullafacente ma perché sta lavorando.
Nel caso (e non è obbligata) finirà l'università con tempi più dilatati. Mi sembra assolutamente coerente con le premesse e accettabile.
I suoi genitori vogliono vederla soprattutto serena e realizzata, non hanno pagato ESATTAMENTE per la laurea.
Ad ogni modo 3 esami e la tesi li può affrontare, con calma, pur lavorando. Non perché DEVE ma per spirito di scaltrezza.... sono solo 3 e poi ha un pezzo di carta in più! Fossero 10 magari ci penserei...

In bocca al lupo per tutto
Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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14 SET 2023

Gentile Anna,
il momento della conclusione degli studi dovrebbe essere accompagnato da un senso di felicità e di soddisfazione a fronte dell'impegno messo nel percorso, non un qualcosa che la fa stare male. Ha la fortuna di poter svolgere il lavoro che le piace e la possibilità di crescere professionalmente. Ne parli con la sua famiglia, spiegando cosa prova, come la fa sentire lavorare e come studiare, potrà scoprire che l'interesse della sua famiglia era quello di consentirle un lavoro professionale, una realizzazione personale ed è quello che sta ottenendo ora. Inoltre nulla le vieta di fermarsi momentaneamente e proseguire in futuro.
Spero che riesca a superare presto questo blocco immenso che la ostacola.
Dott.ssa Serena De Dominicis
Psicologa

Dott.ssa Serena De Dominicis Psicologo a Salice Salentino

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12 SET 2023

Cara Anna,
sono dispiaciuta per questa convergenza sfavorevole fra studio e lavoro.
Le consiglio anch’io di rivolgersi a un/a collega per esplorare la complessità di questo momento e le forze apparentemente conflittuali e contrapposte fra studio, lavoro, famiglia, realizzazione e ansia.
Esplorare l’ansia che l’università le provoca potrebbe essere per lei produttivo, per comprendere il proprio funzionamento di fronte a sfide difficili, a passaggi scomodi, a contingenze frustranti. La spinta ad abbandonare il percorso che sta terminando potrebbe essere una dinamica di evitamento dell’ansia che gli esami le provocano oppure il riconoscimento di avere effettivamente raggiunto il proprio obiettivo a lungo a termine. Esplorare queste ipotesi supportata da un professionista la può aiutare a non colludere con un eventuale spinta ad evitare il confronto con parti meno riconosciute di sé. Nel percorso potrebbe dare valore al rispetto per l’impegno dei suoi genitori nel sostenerla nel suo corso di studi senza che questo diventi però un vincolo ad azione che le provochino sofferenza.
Mi sembra stia iniziando a gustare la gratificazione di essere competente e valorizzata nel ruolo lavorativo in cui si riconosce, risultato da preservare. Insieme potrebbe affrontare lo scomodo tema di distinguere vincolo da impegno, frustrazione da fatica, obbligo da investimento, colpa da responsabilità, alla ricerca di risposte non scontate e che possano essere magari non facili, ma non così dolorose e invalidanti come questo blocco che sente.
Le auguro un buon proseguimento.

Francesca Pieia Psicologo a Torino

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11 SET 2023

"...vorrei passare ad un full time e smetterla di avere ansia per l’università..."
Proponga ai suoi genitori un rimborso simbolico appena passerà al full time.
Con un po' di fortuna le risponderanno che l'importante è che lei stia bene.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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5 SET 2023

Cara Anna
Lei se dovesse fare una fantasia, quale scelta farebbe??
Ecco, ci pensi e si dia una risposta, sarà la soluzione a questa situone che le sta mettendo ansia...
Buona scelta
Dottoressa Alice Vacca

Dott.ssa Alice Vacca Psicologo a Quartu Sant'Elena

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4 SET 2023

Gentile Anna,
a mio parere il problema e quindi la relativa soluzione non è nel rinunciare a completare la magistrale essendo in prossimità del traguardo ma è piuttosto nel gestire l'ansia che la sta mettendo in crisi.
Lei parla del senso di colpa nei confronti dei suoi genitori per l'investimento emotivo ed economico da loro sostenuto e conseguente delusione ma non considera il senso di colpa che potrebbe avere in seguito nei confronti di se stessa vanificando l'impegno di studio già speso in vista di questo traguardo oltre al feedback negativo che si ripercuoterebbe sulla sua autostima.
D'altra parte, dal momento che lei ora ha un lavoro, potrebbe affrontare la restante parte del percorso di studi senza fretta e facendosi carico personalmente di eventuali costi residui.
La inviterei quindi a non drammatizzare e a non andare nel pallone ma avvalersi di un sostegno psicologico per essere aiutata a fare opportune valutazioni e considerazioni allo scopo di prendere la decisione migliore.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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1 SET 2023

Ciao Anna, innanzitutto grazie per la tua condivisione. Nel tuo messaggio ci hai presentato la situazione universitaria, lavorativa e relazionale con i tuoi genitori ma il filo conduttore che lega tutto è il senso di colpa. Sei sicura che a fermarti dal terminare la magistrale sia aver trovato il lavoro dei tuoi sogni, oppure è più una manifestazione di ansia, come poi scrivi dopo? Magari quello di adesso è il lavoro dei tuoi sogni nel presente, ma potrebbe non esserlo più in futuro. Non sai quanti di noi hanno vissuto la stessa cosa tua. Probabilmente la tua ansia è collegata anche al senso di colpa verso i tuoi genitori che hanno fatto tanti sacrifici per farti studiare. Non consideri però una cosa ... e cioè quella di essere flessibile come le canne di bambù che si piegano ma non si spezzano. Mi spiego ... da una parte il senso di colpa per la magistrale perché "ormai" hai trovato il lavoro dei tuoi sogni ... perché vedere queste due cose in maniera separata? Puoi benissimi continuare a lavorare ed essere felice del tuo lavoro ma portare a termine i tuoi studi (che potrebbero anche aprirti strade altrettanto soddisfacenti). So che è difficile, io sono stata una studentessa che lavorava anche e ti dico che ne è valsa la pena. Esplora il tuo senso di colpa con la terapia e ne uscirai indubbiamente più forte e determinata. Se hai bisogno, sono a disposizione e ricevo sia a studio che online.
Ti mando un grande in bocca al lupo

Dr.ssa Chiara Sartori
Psicologa Clinica e della Riabilitazione, esperta in Dipendenza Affettiva e Disturbi della Personalità

Dott.ssa Chiara Sartori Psicologo a Follonica

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1 SET 2023

Buongiorno Anna, mi spiace per la situazione che riporta ed il suo blocco, non deve essere facile. Molto spesso i propri desideri e le aspettative degli altri non collimano, si ricordi però che è lei che deve vivere con se stessa e che per farlo è importante far valere i propri desideri e sentimenti. Per sbloccarsi potrebbe iniziare un percorso psicologico a tal fine, rimango disponibile per l'eventualità, a presto.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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31 AGO 2023

Buonasera Anna98,
la sua lettera è breve e incisiva ma mi mancano alcuni elementi per capire meglio ciò che le sta accadendo.
Mi chiedo per esempio quali sono state all'epoca dell'iscrizione le ragioni che l'hanno spinta a continuare gli studi e a scegliere la magistrale e perché queste ragioni oggi non valgano più. Lei dice che oggi un lavoro che le piace ce l'ha e che si può fermare qui interrompendo l'università (anche se è in vista del traguardo). Ma aggiunge che se lo facesse si sentirebbe in colpa verso i suoi genitori che hanno speso tanti soldi. E io però aggiungo che si sentirebbe in colpa anche verso se stessa perché anche lei ha già "investito" (il termine è adeguato) tanto tempo e tante energie per arrivare fin dove è arrivata.
Aggiungo inoltre che, per tutti, la vita lavorativa è lunga e mutevole e che un ciclo di studi portato a termine può consentirle in futuro maggiori possibilità di cambiamento e di crescita professionale. E credo anche che questo lei lo sappia già, perché lei non è solo una studentessa, lei ha già fatto esperienza del mondo del lavoro, delle sue regole e delle sue opportunità, ormai lo conosce e non può ignorare ciò che ha imparato.
Alla fine della sua lettera lei parla dell'ansia che oggi la disturba e che le ricorda un'ansia analoga di cui ha sofferto in passato. Oggi
attribuisce l'origine dell'ansia all'Università, ma quella del passato a che cosa era dovuta? E' riuscita a trovarne la causa? In passato, la sua ansia si è risolta perché l'ha compresa o è sfumata piano piano?
Queste sono solo alcune delle domande che uno psicologo potrebbe farle per aiutarla a capire meglio ciò che le sta accadendo.
Se me lo consente io le consiglierei di non avere troppa fretta nel darsi le risposte e di prendersi tutto il tempo che serve per riflettere (e anche per riposarsi un po' perché a mio avviso lei è anche parecchio stanca).

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

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31 AGO 2023

Buongiorno Anna,
Sembra che lei sia combattuta tra il desiderio di sperimentarsi come adulta indipendente e la paura di deludere le sue aspettative e in particolare quelle delle persone che sembrano averla sostenuta in questo percorso. Effettivamente il periodo universitario è particolarmente stressante, soprattutto quando si arriva agli step finali, in cui la laurea inizia a intravedersi, ma continua a sembrare inarrivabile.
Sembra che si ritrovi davanti ad un bivio: mollare tutto con il rischio di pentirsi successivamente, oppure continuare con il rischio che il sovraccarico diventi insostenibile.
Bisognerebbe approfondire maggiormente la sua storia e il suo percorso prima di capire quale sia la strada giusta da prendere, ma sicuramente l'ansia che sta provando le sta comunicando qualcosa e, in particolare, il bisogno di fermarsi un attimo e concentrarsi su di sé, in modo tale da recuperare le energie necessarie a capire come muoversi.
La terapia individuale potrebbe aiutarla a diminuire parte del suo sovraccarico, permettendole di affrontare la situazione più lucidamente.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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30 AGO 2023

Carissima Anna,
certamente sei una ragazza piena di risorse e talenti che potrai continuare a fruttare a pieno
Ti suggerirei un percorso terapeutico che possa accompagnarti a lavorare sulle tue qualita e risorse e per il mometno difficile che stai vivendo .
. Qualora avessinecessita di ulteriori info non esistare a contattarmi , sono disponibile.
Un caro Saluto.
Dr.ssa Alessandra Petrachi

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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30 AGO 2023

Buongiorno Anna,

Posso comprendere quanto per lei sia difficile gestire le problematiche psicologiche che questo periodo d’incertezza comporta e sono lieta che abbia cercato un consulto con professionisti esperti in tale ambito.
In primo luogo, vorrei legittimare le sue sensazioni di ansia e aiutarla a normalizzarle. Seppur talvolta spiacevoli, il ruolo ricoperto delle emozioni è quello di darci informazioni su come una determinata situazione ci fa sentire e, di conseguenza, segnalarci quale comportamento è più utile mettere in atto in modo da gestirla efficacemente e ritornare ad un equilibrio psico-fisico ottimale. È probabile che i sintomi ansiosi che sta sperimentando indichino una crisi in lei, qualcosa che percepisce come scomodo e che forse non si sente in grado o in dovere di fare.
Si sente in colpa a causa delle risorse che i suoi genitori hanno investito per farla studiare, ma penso debba valutare che i suoi genitori sicuramente vorrebbero che lei stesse bene sopra ogni cosa. Sta a lei capire se le peserebbe di più stringere i denti e terminare questi ultimi pochi step, oppure lasciare definitivamente tutto e buttarsi esclusivamente nel lavoro. Ogni decisione ha i suoi pro e i suoi contro, quindi le consiglio di redigere una lista in cui segnarli e rifletterci di conseguenza in autonomia.
Tuttavia, percepisco una grande sofferenza legata alla sua confusione mentale, che purtroppo attualmente si è tradotta in un impedimento all’agire. Mi rendo conto che autonomamente superare un blocco di tale entità non sia semplice, dunque le suggerisco di rivolgersi ad un professionista che possa accompagnarla nello sbrogliare la rete di pensieri in cui è immersa e aiutarla a conoscersi meglio passo dopo passo.
La terapia cognitivo-comportamentale presenta protocolli che potrebbero giovare alla sua situazione in tempi ragionevoli, poiché lavora sui pensieri, le emozioni e i comportamenti che mantengono il suo problema e fornisce strategie pratiche spendibili nell’immediato.
Resto a sua disposizione e la invito a contattarmi tramite i recapiti che troverà sul mio sito o i miei social in caso necessiti di ulteriori informazioni su un eventuale percorso insieme.


Le auguro buona giornata,


Dott.ssa Alexa Rao

Psicologa e Neuropsicologa cognitivo-comportamentale
Seregno (MB) e online

Dott.ssa Alexa Rao Psicologo a Seregno

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30 AGO 2023

Capisco che ti trovi in una situazione difficile e conflittuale, con scelte e sentimenti complessi. Affrontare il bilanciamento tra le aspettative familiari, le tue aspirazioni personali, le opportunità lavorative e la tua salute può essere estremamente sfidante.

E' importante considerare diversi aspetti:

Aspirazioni professionali: Se hai già ottenuto il lavoro dei tuoi sogni e sei felice con il tuo impiego attuale, è comprensibile che tu voglia concentrarti sul tuo lavoro a tempo pieno. Dedicare energia a un campo che ami e in cui sei già inserita potrebbe essere un passo significativo per la tua carriera.

Pressioni familiari: È normale sentirsi in colpa quando si percepisce che i soldi dei genitori sono stati investiti in un percorso di studio. Tuttavia, è importante anche considerare la tua felicità e il tuo benessere. A volte, le aspettative degli altri possono essere in conflitto con i nostri desideri personali. Avviare una conversazione aperta con i tuoi genitori potrebbe aiutarti a esprimere i tuoi sentimenti e cercare un accordo che tenga conto delle tue necessità e aspirazioni.

Salute: Il tuo benessere mentale è di estrema importanza. Se stai sperimentando sintomi di ansia e senti di essere in palla totale, è cruciale cercare il supporto di uno psicologo. Lavorare sulla tua salute può aiutarti a prendere decisioni più chiare e ad affrontare le sfide in modo più efficace.

Piano di azione: Considera di fare una lista dei pro e dei contro in merito al completamento della magistrale. Valuta come ciascuna scelta potrebbe influenzare la tua vita e il tuo benessere. Potresti anche cercare di individuare alternative come terminare la magistrale in un periodo più flessibile o trovare un compromesso con i tuoi genitori.

Ricorda che le tue emozioni sono valide e che la tua felicità e il tuo benessere devono essere al centro delle tue decisioni. Non esitare a cercare supporto da professionisti, amici fidati o familiari che possano aiutarti a navigare attraverso questa fase complessa della tua vita.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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30 AGO 2023

Gentile Anna,
Grazie per la tua testimonianza. Situazioni come la tua sono spesso il risultato di desideri e aspettative opposti tra loro, ma anche di pensieri e emozioni spesso poco chiari o in contrasto. L'ansia, specie se intensa e persistente, è spesso un sintomo invalidante, che scaturisce da conflitti tra questi stati mentali. Intraprendere un percorso di conoscenza di sé e di gestione dell'ansia con un professionista della salute mentale è una soluzione efficace in questi casi per ricercare dentro di sé le risposte a quegli interrogativi che la fanno sentire bloccata. Infatti, non sempre i consigli e le indicazioni offerti dall'esterno sono in grado di modificare la propria situazione, perché non esistono decisioni giuste e universali applicabili a tutti i casi di questo tipo. Al contrario, per alleviare la sua sofferenza è importante per lei imparare a guardarsi dentro, per ricercare il senso e il valore fondamentale che soggettivamente lei attribuisce alle cose e alle situazioni che la riguardano. Non è un compito facile e proprio per questo lo psicologo funge da guida e accompagna la persona a esplorare le parti nascoste che spesso si fatica a riconoscere.
La saluto e spero di aver accolto almeno in parte la sua richiesta
Resto a disposizione per un eventuale primo colloquio conoscitivo.
Dott. Mattia Salamone

Dott. Salamone Mattia Psicologo a Torino

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30 AGO 2023

Buongiorno Anna,
Dalle sue parole si percepisce proprio il momento di blocco che sta vivendo, come se fosse tirata da due funi.
Da un lato il desiderio di indipendenza e di realizzarsi facendo ciò che ama, dall'altra l'ansia e il senso di colpa verso i suoi genitori. Questo potrebbe essere il momento per fermarsi e riflettere sul peso che esercitano su di lei queste spinte e come influenzano la sua vita in questo momento, così da poter fare una scelta in linea con i suoi obiettivi e valori.

Resto a disposizione anche per colloqui online.
Buona giornata,

Dott.ssa Alessandra Castellani Mencarelli

Dott.ssa Alessandra Castellani Mencarelli Psicologo a Codogno

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30 AGO 2023

Buongiorno Anna,
leggendo le sue parole ho percepito spinte opposte che la trasportano da un desiderio ad un altro o da ciò che vuole lei a quello che vogliono i suoi genitori. Quello che posso dirle è che lei ha capito che alcuni sintomi che ha sono collegati all'università o come scrive lei "agli ultimi sforzi ". Bene, questo non è per nulla scontato ma è molto importante. Ha capito come funziona lei di fronte ad una o più difficoltà. Detto ciò questo non è sufficiente per prendere una decisione. Quello che mi sento di consigliarle è di prendersi il suo tempo e la sua storia in mano.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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30 AGO 2023

Cara Anna98,
gli ultimi sforzi per terminare gli studi sembrano sempre i più onerosi. In quanti abbiamo sperimentato questa sensazione, non può immaginare! Tuttavia, il suo messaggio lascia trapelare altro: ovvero il suo conflitto tra desiderio di autonomia e "vita adulta" e bisogno di compiacere le aspettative dei suoi genitori, terminando la magistrale.

L'ansia che sta sperimentando le comunica proprio questo: le sta dicendo di prendersi cura di lei, di non tralasciare i suoi bisogni e di prendere il tempo necessario per fare una scelta non scontata e, comunque, molto importante.

Metta in primo piano i suoi bisogni e i suoi desideri, quello che immagina per se stessa e per il suo futuro.
Le decisioni arriveranno come conseguenza, non dolorosa, delle risposte che le giungeranno quando avrà spostato il focus su di sé, piuttosto che sui desideri dei suoi genitori.

Rimango a sua disposizione,
un caro abbraccio,
Serena Verbena

Dott.ssa Serena Verbena Psicologo a Pisa

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30 AGO 2023

Cara Anna, grazie per aver condiviso con noi un frammento della tua vita.
Non deve essere semplice conciliare la gioia per questo tuo traguardo lavorativo e la preoccupazione riguardante un ulteriore percorso di studi che senti non necessario per te in questo momento.
Il senso di colpa che provi è più che comprensibile, così come la tua stanchezza e preoccupazione.
Credo che sia importante in queste situazioni in cui ci sentiamo bloccati, cercare un "equilibrio", per guardare a una situazione di stallo come solamente un momento del tuo percorso di vita. Se senti la necessità di terminare questo percorso di studi, non per te ma per i tuoi genitori, sono sicura che è possibile per te individuare un modo per farlo, ma ai tuoi tempi e condizioni.
Secondo me anche il fattore stanchezza gioca molto, soprattutto se nella tua testa questi sforzi che stai facendo non ti saranno poi così utili.
Sarebbe utile parlare più approfonditamente della situazione, da una parte per aiutarti a gestire l'ansia che sensi, dall'altra per costruire un progetto che renda felici non solo le persone che ami, ma anche te stessa. Credo che un percorso di sostegno e supporto con uno psicologo possa permetterti uno spazio tuo in cui cercare un tuo equilibrio e all'interno del quale poter parlare di ciò che ti crea sofferenza, senza ricevere giudizi o pressioni.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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30 AGO 2023

Buongiorno Anna, da come scrive si percepisce la difficoltà di terminare la magistrale. Penso sia importante lavorare su questo “blocco immenso” di cui parla, con un professionista. Curare l’ansia e imparare a gestire le sue emozioni potrebbero poi aiutarla nel prendere la scelta che la farà stare meglio.

Buona fortuna!
Dott.ssa Lisa Zabeo

Dott.ssa Lisa Zabeo Psicologo a Treviso

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