Crisi da universitario. Lasciare o continuare?
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 22 anni che frequenta il primo anno del corso di laure magistrale Managemnt e strategia di impresa.
Il problema è che da qualche mese sono entrato in crisi con me stesso: mi chiedo, quasi ogni giorno, se sto facendo la cosa giusta, se i lavori dopo la laurea facciano per me, se avrò del tempo per dedicarmi ad altre passioni oltre al lavoro ecc...
Mi reputo, infatti, una persona ricca di passini strampalate: mi piace fotografia anlogica, mi piace curare l'orto, fare il pane e la pizza. Sono molto spemplice e umile, non mi attrae particolaermente il potere o il denaro (lo vedo più come un mezzo, che un fine).
Per spiegare come sono arrivato fino a qui faccio un breve excursus della mia cariera da studende.
Terimnata le scuola medie o per curiosità o perchè nient'altro mi attirava particolarmente scelsi un istuto tecnico economico indirizzo informatico (mi piacevano molto i videogiochi all'epoca).
Inizialmente non fui un grande studente, ma negli ultimi anni l'economia mi appassionò parecchio e raggiunsi buoni voti.
Terminate le superiori mi interfacciai con la prima grande scelta: studiare informatica o economia, oppure scegliere di non studiare e fare qualcosa di diverso?
Reputando l'informatica qualcosa da persona nerd scelsi di proseguire con economia.
L'università non l'ho vissuta proprio benissimo, pochi amici e poco coinvolgimento. Infatti, proveniedo da un tecnico, l'università è risultata essere molto più teorica che pratica di quanto mi aspettavo. Tuttavia, con impegno, sono riuscito a passare tutti gli esami e laurearmi giusto con ottimi voti.
Poi è arrivata nuovamente la gende scelta. Per la seconda volta mi sono sentito di affrontare un dilemma, infatti dopo economia si hanno moltissime opzioni, sia in termini lavorativi che di corsi di studio e tutto questo ha portato altra confusione in me.
Per chi mi è stato vicino (mia morosa e i miei genitori) mi consigliarno di continuare a studiare, dato che in tempi di covid cercare lavoro non sembrava essere la cosa più saggia da fare.
La finanza la reputo un mondo speculativo e amorale, il marketing troppo specifico, mentre la contabilità e il welfare troppo amministrativo.
Alla fine, tra varie notti insonni, scelsi il campo manageriale perchè più ampio più dinamico e interessante.
Vengo al dunque, con grande determinazione e con grade stress ho passato con il massimo dei voti gli esami del primo semestre, questo fa si che tutti mi ritengono un ottimo studente, ma la realtà è che sono molto confuso.
Le materie mi piacciono, ma ho paura del futuro, ho paura di ritrovarmi a fare un lavoro stressante e opprimente con grandi responsabilità. Riassumendo la cosa, ho paura di avere puntato troppo in alto rispetto alle mie capacità.
In questo mmoento mi verrebbe da lasciare tutto e andare a fare un lavoro semplice manuale, tradizionale e meno responsabilità. Mi attira moltissimo la figura dell'artigiano, ma, allo stesso tempo, tutti mi dicono "ma che senso ha fare un lavoro da artigiano adesso dopo tutto l'impegno che hai fatto per laurearti?".
Ringrazio in anticipo chiunque possa darmi una mano per questa mia crisi.