Non so se lasciare la psicoterapia
Vorrei che la psicologa mi dicesse che non ho niente: starei molto meglio. Ho un grosso problema: ho due lauree magistrali; una carriera creativa a parte che sta dando buoni frutti, un lavoro ben pagato; una relazione stabile con un ragazzo con cui vado molto d'accordo; e varie amicizie. Non sono depressa, né ansiosa, e non mi drogo; non fumo; non bevo; non mi taglio...faccio molto sport e seguo una dieta molto equilibrata. Purtroppo, mi hanno detto che sono pazza in più centri, ma stando bene non so che fare...mi dicono che sono bordeline( all'inizio dicevano che ero paranoide) non so davvero che fare! E che mi sembra di fare psicoterapia per niente: mi dicono che ho un sacco di problemi relazionali, ma alla fine io fuori me la cavo: certo ho molte difficoltá di assertivitá e gestione delle emozioni, ma tutti questi problemi che mi elencano loro non li vedo: alla fine mi sono realizzata in ogni campo. Vorrei spiegazioni, ma quando le chiedo mi psicanalizzano, dicendomi che si vede appunto che sono pazza" infatti voglio trovare la mia identità facendo domande sulla diagnosi." Dicono che ho problemi di ruminazione: cioè gli confermo che sono matta. Onestamente non ho capito come si fa a stabilire se uno è pazzo o no...Io non sento sentimenti ma non so che farci! Penso di esserne incapace, ma non è che vado in giro con la sega elettrica a tagliuzzare la gente perché non provo sentimenti: alla fine sono come tutti. Poi non ho capito perché sono bordeline...diciamo che non ho proprio gli atteggiamenti tipici di un border, anche se ammetto di aver paura di essere abbandonata, ma non mi metto a supplicare nessuno, e anzi quando ho questi sentimenti preferisco essere appunto abbandonata per non provarli più: non provando niente non soffro, quindi non sto nemmeno a soffrire: mi e impossibile....infatti non ho condotte impulsive, e mai ho supplicato quancuno; anzi quando una persona mi da l'impressione di abbandono divento acida, e mai mi piego: mi da un motivo per trattarlo male e mollarlo....rimane il fatto che non frequento gente del genere: ho sempre avuto patner dipendenti da me. Non so: mi sembra una perdita di tempo: tanto non diventerò mai empatica. Considerando che non infadisco nessuno, a me che cambia? Poi la diagnosi di bordeline è stata fatta solo perché sono buona e tratto bene le persone anche se sono un po' stronzetta. Mah ok la storia del diavoletto/angioletto= bordeline, ma boh...non sono proprio convinta.