Continuare o lasciare l'università?
Buongiorno, inizio col dire che dopo il diploma non avrei mai pensato di continuare gli studi, infatti iniziai a cercare lavoro, ma non ne trovai. Mio padre mi parlò di un corso universitario che poteva fare al caso mio, mi fece vedere le materie e andai per un colloquio di orientamento, cosi decisi di provare. Il corso di studio permetteva di bypassare il tirocinio per conseguire l'abilitazione di geometra, cosa a cui aspiravo appena diplomato, essendomi diplomato in tale ambito. Con un solo un anno in più sono riuscito a laurearmi con quasi il massimo dei voti, soddisfatto e credendo veramente in ciò che ho studiato. A questo punto i miei non mi hanno chiesto se volessi continuare, ma fui proprio io a dire di voler proseguire con la magistrale. Il primo anno non è andato benissimo, ma neanche male male... sono riuscito a dare 3 materie su 6 ed un laboratorio mi è piaciuto in modo particolare. A marzo scoppia la pandemia, lezioni online, esami online, un clima di tristezza e incertezza generale, alla sessione di aprile non ho dato nessun esame, a luglio ne dò uno solo, spinto dai colleghi del mio gruppo, dato che si trattava di un laboratorio. Proprio questa materia e professoressa mi buttarono giù, perchè è una di quelle professoresse che odia tutti e il mio gruppo e il nostro lavoro in modo più accentuato. Nel frattempo, dal post lockdown in poi decido di trasferirmi nella casa al mare della mia famiglia per stare all'aria aperta dopo i mesi chiuso in casa, per dedicarmi al restauro di alcuni mobili antichi della casa (da anni ho questa passione) e mi sono sentito veramente bene cavandomela a vivere da solo. Intanto mi sorgono tanti dubbi sui miei studi, sul fatto che il mio corso di laurea dà pochi sbocchi lavorativi, che la mia figura non è ricercata e considerata per quello che è nel mondo del lavoro, che all'università ci insegnano tanta teoria e poca pratica, senza saper fare cose che il nostro corso di laurea dovrebbe insegnarci, non avendo fiducia che i concorsi (ammesso ci siano quelli che richiedano la mia laurea) equivalgano a lavoro certo, perchè non è detto che si passino, ecc. I miei genitori mi consigliano di continuare, in un momento mi sento un pò più motivato e mi iscrivo, ma poco dopo i dubbi si ripresentano più forti, seguo le lezioni controvoglia, un laboratorio smetto di seguirlo perchè non riusco a portare avanti il lavoro, ogni giorno sono tormentato se mollare o no... seguo le lezioni, lavoro al pc per portare avanti gli studi, ma un attimo dopo mi ritrovo a cercare lavoro, immaginare una possibile attività da avviare seguendo ciò che mi piace fare e a deprimermi sul fatto che, se non mi fossi iscritto quest'anno, ora non mi troverei in questa posizione di dover scegliere avendo un piede in una scarpa e l'altro non so dove... sentendomi anche in colpa per aver fatto spendere soldi inutili ai miei genitori e sentendomi attaccato da loro che sostengono che in questo periodo la cosa migliore sia studiare, completare il percorso per avere un titolo in più per poter partecipare a più concorsi, che non c'è lavoro e non è il momento per avviare un'attività dato che siamo in semi-lockdown, ecc. Ma la mia idea è quella di progettare qualcosa ora, da poter concretizzare una volta passato questo periodo di restrizioni. Il punto è che sono bloccato, non so scegliere, o meglio, la mia scelta sarebbe di mollare, nonostante mi piaccia ciò che studio, ma ho paura che possa essere un errore e pentirmene, perciò vorrei chiedere un consiglio esterno. Mi scuso per la lunghezza della domanda, ma ritenevo importante precisare tutto ciò. Ringrazio molto chi avrà pazienza di leggere e rispondere. Grazie!