sono fidanzato da poco più di 3 mesi con una ragazza. Quando ci sentivamo, lei mi ripeteva in continuazione che io le sembravo troppo profondo, sensibile e buono. Ripeteva che non mi avrebbe meritato e che avrebbe dovuto soltanto continuare ad immischiarsi in relazioni che non l'avrebbero fatta soffrire. Perché meritava solo il peggio e basta. Poi con le mie rassicurazioni e le mie parole di stima, finalmente questa relazione ha preso piede. Nei mesi ha vissuto di alti e bassi, perché nei momenti in cui non ci riusciva qualcosa (anche cose apparentemente stupide come, ad esempio, l'annullamento di una serata organizzata insieme per pioggia) tendeva a non parlare più e ripetere che era troppo sfortunata e che non avrebbe mai avuto diritto a divertirsi. La settimana scorsa siamo andati in vacanza in Trentino e abbiamo fatto diverse escursioni in alta quota.
Lei ama la montagna perché dice che è il posto in cui si sente davvero bene. Quando era il momento di ripartire, stava malissimo perché non voleva tornare. Diceva costantemente che il suo posto era quello e che sarebbe dovuta rimanere lì. Terminata la vacanza e tornati nel paese di origine, ha iniziato a rispondere ai miei messaggi a monosillabi. Siamo riusciti qualche volta e siamo stati bene insieme, come sempre. Ma in queste ultime uscite se le chiedevo qualcosa di più specifico, prima rispondeva a monosillabi. Poi se insistevo, si innervosiva e diceva di lasciarla stare. Anche quando provavo ad avvicinarmi per un abbraccio, una carezza o un bacio, mi diceva di allontanarmi e lasciarla stare. Semplicemente perché non aveva voglia che la toccassi.
Convinto che il problema fosse il fatto che non stesse attraversando un periodo sereno, le ho scritto una lettera in cui le dico che sono pronto a starle vicino e a non abbandonarla. E anche che, se non si sentisse bene, potremmo affrontare un percorso di ripresa insieme. Lei l'ha letta e mi ha detto che non sa se la storia tra noi possa andare avanti, ma che non vuole prendere una decisione affrettata perché non è sicura dei pensieri che ha. Forse nei prossimi giorni ci incontriamo per parlarne dal vivo, anche se lei - non per quale motivo - ha paura di incontrarmi. Come dovrei comportarmi? Cosa mi consigliate di dirle?
Premetto anche che lei ha perso il lavoro da circa due settimane e pochi giorni fa mi aveva confessato di essere preoccupata per il futuro. Si sentiva molte pressioni addosso e stava per scoppiare. Ha una figlia da crescere e nei prossimi mesi non avrà entrate fisse. Inoltre, mi ha sempre confessato il fatto che intorno ad agosto inizia a prenderle sempre ansie e paranoie, e che addirittura lo scorso anno è stata talmente male in questo stesso periodo dell'anno tanto da rinchiudersi in casa e da avere addirittura malsane idee. Infine, per concludere, dopo una relazione importante con una persona finita ormai 3 anni fa, ha iniziato soltanto ad avere relazioni poco serie. Ed è il motivo per il quale non avrebbe voluto iniziarne una con me, perché aveva capito che sarebbe stata più seria e intensa. Dice che ha iniziato a comportarsi così a causa di una forma di autosabotaggio. Desidera sempre autodistruggersi. Dite che anche il rifiuto verso di me potrebbe essere dovuto al fatto che stia ricascando in una sorte di stato depressivo?
Io vorrei consigliarle di andare da uno psicologo e sarei pronto a sostenere la spesa delle sedute. Ma, visto che ora sembra avere dei dubbi anche su di me, non so se sia il caso di proporglielo ugualmente. Magari la prende come un'ulteriore pressione addosso da parte mia. Grazie per l'aiuto. A presto!
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28 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Ugo,
come non è difficile comprendere, la sua nuova compagna sembra davvero aver bisogno di un sostegno, sicuramente psicologico, forse materiale.
Ora, la domanda è se sia lei la persona più adatta, ovvero un uomo che, già dall'inizio della relazione, si è sentito dire "forse". Adesso lei, Ugo, si rende disponibile a percorsi psicologici, a prestiti, a vicinanza e a quant'altro ma, occorre chiedersi, su che basi? Ovvero, la coppia che si è formata è una coppia che "merita" questo impegno così gravoso e asimmetrico?
Questa donna, il suo modo di amare, di stare accanto, è ciò che lei, Ugo, si augurava di trovare per la sua vita?
La sua compagna di ce di aver bisogno di tempo per pensare alla relazione.
Il mio consiglio, caro Ugo, è il medesimo per lei: prenda il suo tempo per valutare, PER LEI STESSO, sia buono tutto questo. Profondamente buono.
Se avesse bisogno di confrontarsi ulteriormente, sa come trovarmi.
Le auguro un grande in bocca al lupo
dott. Alessandro Pedrazzi
27 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissimo,
lei evidentemente non trova un equilibrio in sé stessa e ritiene così di non meritare nulla compreso un amore che la farebbe stare bene. Credo che sarebbe opportuna una terapia psicologica di tipo analitico, in modo da trovare le energie necessarie per continuare a crescere. Se non ci sono le entrate sufficienti per intraprendere una psicoterapia privata ci si può rivolgere al servizio pubblico che è dotato di validi professionisti nell'ambito della cura e prevenzione del disagio psicologico.
Colgo l'occasione per agurarle un bel futuro insieme.
Se lo desidera possiamo mantenere il nostro rapporto.
Dott.. Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
27 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Ugo,
mi sembra che tu stia passando attraverso una situazione complessa con la tua ragazza.
La vostra relazione ha avuto alti e bassi, e sembra che lei stia affrontando alcune preoccupazioni, come quando reagisce agli eventi annullati o si allontana emotivamente.
Considerando che ha anche perso il lavoro, adesso sta vivendo pressioni finanziarie e sta lottando con ansie stagionali e potrebbe essere sotto molto stress. Questo potrebbe farla comportare in modo diverso, come evitare il contatto fisico o rispondere in modo sbrigativo.
Il fatto che abbia avuto relazioni poco serie dopo una relazione importante potrebbe influenzare come sta affrontando le emozioni e la sua autostima, e potrebbe riflettersi sulla relazione con te.
Scrivere una lettera dimostra che sei lì per sostenerla, ma potrebbe essere un po' troppo per proporre sedute con uno psicologo al momento. Nel vostro prossimo incontro, sii gentile e comprensivo, e condividi le tue preoccupazioni. Proponi una conversazione aperta su come affrontare le difficoltà insieme.
Il tuo supporto conta molto, spero che la situazione si risolva nel migliore dei modi per entrambi. In bocca al lupo!
26 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Ugo,
Probabilmente dietro a questi comportamenti la sua partner sta manifestando una forma di disagio, pertanto, se lei pensa che proporle il supporto di un professionista a livello individuale potrebbe risultare un consiglio troppo "diretto" e magari non ben accetto, potrebbe proporle di richiedere un supporto psicologico di coppia, in maniera tale da costruire uno spazio per comprendere i suoi bisogni e i suoi disagi e per mettere anche lei stesso nella condizione di poter avere degli strumenti e delle strategie per poterla sostenere.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
26 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Grazie per aver condiviso la sua situazione, che è evidentemente molto complessa e delicata. È chiaro che lei tiene molto a questa ragazza e vuole aiutarla nel miglior modo possibile.
Lei ha già fatto un passo importante scrivendo una lettera per esprimere il suo sostegno e la sua disponibilità ad affrontare insieme le difficoltà. Tuttavia, è fondamentale ricordare che non può forzarla a cercare aiuto se non è pronta o disposta a farlo.
Durante il vostro prossimo incontro, potrebbe essere utile concentrarsi su come si sente lei, piuttosto che cercare di "risolvere" i suoi problemi. A volte, il solo fatto di sentirsi ascoltati può fare una grande differenza per chi sta attraversando un periodo difficile. Se nel corso della conversazione si presenta un'apertura da parte sua, potrebbe delicatamente suggerire l'idea di consultare uno specialista, magari facendo riferimento alla sua disponibilità a sostenere le spese come un gesto di sostegno e non come una pressione.
Tuttavia, è fondamentale che qualsiasi decisione venga presa da lei. Il desiderio di aiutare è nobile, ma la volontà di cercare aiuto e cambiare deve partire da lei stessa.
Infine, è importante che lei stia attento anche al suo benessere emotivo. Sostenere una persona in difficoltà può essere molto gravoso, e non deve dimenticare di prendersi cura di se stesso.
