La mia (ormai ex) mi ha lasciata a seguito di una ricaduta depressiva

Buongiorno a tutti,
Sono una donna di 47 anni e sto vivendo un periodo difficile.
Partiamo dall'inizio.
Ad agosto finisce una mia precedente relazione durata cinque anni, nello stesso periodo risento una mia amica del passato.
È la cugina del mio migliore amico che ho frequentato per tutta la fase dell'adolescenza e con cui poi si sono persi i contatti per i successivi trent'anni.
È il mio primo amore.
Naturalmente, entrambe abbiamo fatto le nostre vite, lei si è sposata ha dei figli, poi si è separata.
Io ho avuto le mie relazioni, due in particolare importanti che poi sono finite.
Quando ci siamo risentire (è stata lei a cercarmi), era il 2020.
In quell'occasione mi ha detto che provava qualcosa per una sua collega infatti poi ha avuto una relazione durata tre anni.
In quel momento anche io avevo una relazione, quindi ci siamo sentite sporadicamente come amiche.
Ma io "sentivo" nell'aria che tra noi c'era e c'era sempre stato qualcosa di più.
Passano tre anni, le nostre storie, che facevano acqua da tutte le parti, finiscono.
Ci risentiamo, è ancora lei a cercarmi.
Parliamo moltissimo, finalmente libere da altri legami.
Confessiamo di aver sempre provato sensazioni fortissime l'una per l'altra.
Ci innamoriamo.
Siamo felicissime.
Viviamo due mesi (sono pochi lo so) di una bellezza mai vista.
Estrema sintonia, stessi valori, stessi obiettivi. Complicità, compatibilità, tante risate, fiducia, attrazione fisica perfetta.
Insomma, tutto bellissimo.
Il fatto che già ci conoscessimo ci rendeva tranquille.
L'unica nota stonata era la sua ex, stalker e violenta, ingombrante, la tormentava e minacciava.
Questo ci ha fatto litigare di brutto, perché avevo come l'impressione che lei non riuscisse a liberarsi di questa criminale.
Nonostante mi abbia rassicurato sempre dicendomi che amava me e voleva me.
Avevo una strana sensazione che non era una semplice gelosia.
E infatti, a seguito di quella lite, lei mi lascia.
Mi dice che è ricaduta in una brutta depressione di cui aveva già sofferto.
Cerco di starle vicino, anche se non è facile per nulla.
In questo ultimo mese è stata quasi sempre lei a cercarmi, dicendomi che ogni volta che parlava con me si sentiva felice e le veniva voglia di fare piccole cose, come cucinare ad esempio.
Dicendomi che la emoziono sempre.
E dicendo anche che di notte aveva attacchi di panico, pensieri di morte e anche rabbia nei miei confronti.
Il culmine è arrivato un paio di giorni fa, quando sotto mia richiesta (in momento mio di fragilità), mi ha detto di non essere innamorata di me, che ha solo disamore e angoscia.
Che mi vuole tantissimo bene e non vuole farmi soffrire.
Io ho intrapreso un percorso terapeutico da quasi due mesi, perché mi sono resa conto di aver bisogno di capire cosa risiede dentro me.
Le ho detto di fare lo stesso, ma lei trova molte scuse per non farlo.
Io sto meglio da quando faccio terapia, anche se è dura scovare alcuni aspetti di me e della mia famiglia di origine.
Credo di essere stata una bambina / ragazzina adultizzata.
Ho stima di me, solo quando finisce una relazione la perdo per un po'.
Adesso sto male per la fine di questa, perché lei è una persona molto importante per me.
Tutto questo poema per capire, anche superficialmente e in linea generale, se sia possibile che la depressione abbia cancellato i suoi sentimenti, perché trovo davvero assurdo che in un paio di giorni sia successo tutto questo.
So che è una cosa molto diffusa e che tante persone (partner, familiari) chiedono la stessa cosa frequentemente.
Può dunque la depressione cancellare i sentimenti?