Mi ha lasciato ma è stato un romantico... e poi mi ha riscritto. Perché?

Inviata da Grace · 13 giu 2019 Terapia di coppia

Salve Dottori/sse, sono una ragazza di 26 anni e ho avuto una relazione di circa due anni con una ragazza di 22 anni, che prima di me ha avuto un’esperienza travagliata (durante l’adolescenza) con un ragazzo sei anni più grande di lei che le ha rubato parte importante della sua vita, della sua libertà e l’ha manipolata anche a proposito dei suoi dubbi sulla sua sessualità. Insomma, ha subito una sorta di violenza psicologica… e da questa storia ne è uscita con le ossa rotte, perché non è mai riuscita a godersi determinate esperienze, a differenza mia, che ho avuto un’adolescenza piena. Quando ha trovato il coraggio di liberarsi di questo idiota, ha trovato me ed ha perso la testa subito. Io sono stata la sua prima ragazza, quella che l’ha anche aiutata ad amarsi e a scoprirsi, che l’ha sostenuta in tutte le sue scelte, che l’ha spinta a superare i suoi limiti e l’ha lasciata libera di essere/fare qualsiasi cosa perché per me amare significa questo. Insomma, le ho dato tutto l’amore che potevo darle… e lei pure, a me. Ci siamo amate tanto anche se all’inizio è stato un grande tira e molla per colpa mia che ero ancora presa dalla mia ex, quindi lei mi ha conosciuto in un momento terribile, di grande dolore in cui facevo cose assurde e mi riducevo uno straccio bevendo, non mangiando, non dormendo ecc… tutto questo da aprile 2017 fino a fine anno. Ma nonostante ciò, siamo comunque sempre riuscite a vivere delle esperienze bellissime insieme, ci siamo divertite tanto… poi a fine anno, ma in particolare nel febbraio 2018 io ho capito di amare lei follemente (lei si è innamorata dal primo incontro) e da lì è stato tutto più intenso, da lì è cominciata una bellissima storia d’amore, abbiamo fatto tantissime cose insieme, anche condiviso le nostre rispettive lauree, anche se il nostro amore era “nascosto”, insomma… non di dominio pubblico, neanche la sua famiglia sapeva nulla, la mia invece si. Quindi non è stato per niente facile… nascondersi. In tutto ciò il mio ex gruppo di amici, ci ha fatto subire omofobia… e da allora, io ho scelto di allontanare queste persone dalla mia vita …rimanendo sola (dal punto di vista delle amicizie)... avevo modo di vedere solo lei col suo gruppo di amiche di qui che non mi sono mai piaciute, solo ultimamente, da quando si è trasferita… ero più giocosa con loro, proprio perché ogni volta che lei scendeva qui, per me era una festa e allora volevo che questa festa se la godesse pienamente e serenamente, senza sopportare il mio musone… comunque poi lei è partita ed e qui non c’è proprio nulla, è molto difficile uscire e fare nuove amicizie, quindi mi sono trovata totalmente da sola. Avevo solo lei… a 800 km di distanza. Nient’altro che lei e ho fatto ruotare tutta me stessa attorno a lei, non perché me lo avesse chiesto lei (anzi! Lei mi ha sempre detto cerca qualcuno del partito – faccio volontariato politico – anche solo per un giro… ma io niente, chiusa in casa, i soldi dovevano restare da parte per quando salivo a farle visita, la gente di qua non mi piace, ecc ecc negatività su negatività e non perché io lo sia, assolutamente no! Ma perché il contesto in cui vivo era diventato insopportabile! … inevitabilmente ho fatto ripercuotere tutto sulla nostra relazione, lei ha sofferto sapendomi così), ma perché evidentemente io “soffro” di una sorta di dipendenza affettiva… quindi forse un po’ pago il prezzo enorme di essermi addossata a lei, come poi lei mi ha spiegato. Stando da sola qui e non uscendo mai (quando lei è partita per l’università) ho iniziato a soffrire, a sentirmi sempre nervosa, scontrosa a non sopportare più la mia famiglia, problemi che mi assorbivano totalmente e che per lei erano un peso, perché sapermi cosi… la faceva soffrire insieme a me. Ci è mancata la leggerezza che avevamo prima, ecco, anche se le colpe sono condivise, perché lei non è una che parla molto, anche se qualcosa me l’aveva fatta intuire. Abbiamo peccato tanto sulla comunicazione ed ora ne paghiamo le conseguenze. Comunque da quel febbraio 2018 fino a settembre 2018 è stato tutto meraviglioso anche quando è partita per continuare gli studi al nord (io sono andata subito a farle visita), avevamo programmato di partire insieme, appena avrei concluso anche io… dovevo laurearmi a novembre, ma per mia inerzia (è vero, non mi sono minimamente impegnata) non ho superato un esame decisivo e non sono più potuta salire perché la laurea era ormai rimandata ad aprile 2019 anche se lei ha continuato a dirmi che quando avrei finito gli esami (li ho finiti a dicembre 2018) sarei potuta salire e stare a casa sua nei primi tempi per poi trovare casa dopo, dato che volevo partire subito anche per fare un lavoretto nell’attesa di tornare qui solo per laurearmi. Io non avevo i mezzi economici in quel momento per trasferirmi, quindi mi sentivo un po’ in difficoltà sul da farsi, in più lei incominciava ad avere delle crisi (infatti con questa, sono quattro volte che mi lascia) ed io a temere sempre di più di esprimere il mio disagio, per paura di allontanarla, perché ogni volta che avevo un momento no, lei si chiudeva a riccio… forse per dolore, per autodifesa… e scoppiava dicendo di non sapere più che fare a proposito di noi, quando mi ha lasciato questa volta ha elencato una serie di ragioni un po’ confuse, anche quella della distanza ribadendomi che lei era disposta ad ospitarmi ma io non ho mai fatto questo passo, che sono stata inerme… io le ho detto che non sapevo che lei era comunque, a prescindere da tutto, disponibile a darmi una mano… mi aveva lasciato più volte, io ormai avevo paura di ogni sua reazione, figurarsi se potevo immaginare che comunque lei era ferma e decisa in questa sua volontà (dovevamo parlarne e non lo abbiamo fatto!)… comunque alla fine ci siamo dette che con o senza distanza, questa crisi sarebbe scoppiata lo stesso. Dunque la distanza non è stata determinante, anche se ha creato uno squarcio dentro entrambe, sta di fatto che ci siamo viste praticamente sempre, ogni mese, almeno due volte al mese e per lunghi periodi, quindi i momenti in cui eravamo separate erano brevi (solo una volta siamo state un mese senza vederci). Sono seguite però e come anticipavo, diverse crisi sue (quattro crisi) … dovute ai grandi cambiamenti che stava attraversando. Noi veniamo da due piccoli paesini vicini, dove la possibilità di crescere come persone e vivere liberamente la nostra sessualità è pari a zero. Mi ha lasciato tutte e quattro le volte salvo poi tornare sempre per amore. Ci siamo lasciate ora, definitivamente, proprio quando ha iniziato a parlare di sé alle amiche su dove studia e a presentarmi a loro. Finalmente io iniziavo ad avere un nome nella sua vita. Poi dopo si è scusata per non avermi fatto esistere davanti a chiunque e davanti alla sua famiglia (che non sa ancora niente di lei), perché nessuno merita di non avere identità... ma io ho sempre compreso, non è assolutamente facile raccontarsi e lo so bene perché ci sono passata anche io prima di lei. Comunque lì ci siamo sempre sentite più libere, nei nostri paesini… sempre in gabbia, sofferenti. L’ultima volta che mi ha lasciato è stata quella decisiva. Quando sono andata a farle visita (17 maggio – 20 maggio 2019) abbiamo litigato per delle sciocchezze, ma io la sentivo distante, era altrove, ho pure pensato ci fosse qualcosa con una sua coinquilina (che si sta scoprendo omosessuale), lei però mi ha sempre detto che sono come sorelle – ma era molto strana, ascoltava il gruppo musicale che piace a lei, durante una nostra visita in una cantina il 19 maggio si scrivevano di continuo, le ho fatto presente di una mia lieve gelosia ma lei, come ho scritto, mi ha detto che no, sono come sorelle… d’accordo, in ogni caso io avvertivo come se ci fosse quasi un muro tra noi e come se mi ignorasse... ed anche questa volta, l’ho anticipata io, le sue crisi le ho messe sul tavolo per discuterne, sempre io. Lei si palesava, dopo che io avvertivo cambiamenti… comunque il 20 ci salutiamo con un bellissimo bacio penso che i litigi degli ultimi giorni sono risolti anche perché erano delle sciocchezze, ma lei mi rispondeva come un’antipatica per qualsiasi cosa, anche in contesti normalissimi privi di discussioni e in quei momenti ha dato la colpa a me dicendo che lei rispondeva cosi perché io mi sento sempre giudicata e sempre sul piede di guerra, quando non è così, lei non mi giudica e che quindi quel suo modo di reagire era come se lo istigassi io, bene… magari era vero! Riconosco le mie colpe! Comunque il 20 maggio 2019 lei va in facoltà ed io a prendere il treno per tornare a casa… mentre rientravo mi scrive che ha bisogno di capire cosa è meglio per sé e che ne avremmo riparlato quando ci saremmo riviste. Ci siamo riviste due settimane dopo a causa della distanza (1 giugno 2019), dopo esserci sentite qualche volta in queste due settimane, ma senza insistenza da parte di nessuna delle due. Lei nel frattempo ha iniziato ad assaporare la libertà da single, a flirtare senza troppo impegno prendendo qualche numero di telefono dopo aver bevuto (anche se mi ha confessato poi di sentirsi in colpa per questo) e poi mi ha detto che non c’è nessuna (anche se per un momento quando ci siamo riviste mi ha provocata col suo cellulare davanti dicendo “Scrivi a lei che sto con te”... spero scherzasse, o che volesse comprendere il mio grado di fiducia nei suoi confronti) Insomma il primo giugno ci vediamo per parlarne, anche se per telefono già ci eravamo anticipate delle cose … tipo che lei non mi ama più e che vuole fare determinate esperienze da sola. Durante questo nostro incontro, abbiamo riso e scherzato (come sempre, come siamo noi e infatti ha detto "Mi piace che siamo ancora come siamo noi"), abbiamo parlato tanto e di tutto, ci siamo anche aperte l’anima, io non ho pianto e non ho mostrato alcun segno di disperazione, non mi sono arrabbiata, mi sono mostrata serena e pacata… perché dal momento in cui se n’è andata, io ho iniziato a ragionare tanto su me stessa e a capire cosa dovessi cambiare (prima di tutto per me! Per vivere meglio!) e infatti ho adottato questo atteggiamento anche a casa e la qualità dei rapporti con la mia famiglia è migliorata, comunque dopo aver parlato un po’ ho cercato di baciarla e lei si è tirata indietro, dopo mi ha baciato lei, mi ha abbracciato, mi ha tenuto per mano, ci siamo accarezzate, coccolate… ha fatto quasi tutto lei … e alla fine mi ha detto “Sei bella!” aggiungendo anche “Però ora sembro una che ci prova” e mi ha anche detto che non devo sentirmi in colpa di niente, che vado bene così, che sono una bella persona. Lei sembrava… si, forse sicura della sua decisione (“Io sono già diversa rispetto a due settimane fa”), ma molto confusa… non so… si è detta “Devo riflettere sul perché sono arrivata a questa decisione” ed io le ho detto che non aveva più senso e lei “Hai ragione. Ormai ho deciso.”, mi ha detto se hai voglia di scrivermi tra un mese, due mesi, un anno, scrivimi… io le ho detto “perché dovrei farlo io?” lei “Si, anche io.” Le ho detto più volte che non mi sembrava serena, mi sembrava… esausta. Era confusa nelle sue risposte. Ma non ti amo più era chiaro, temo… anche se lei non esclude niente a proposito del futuro e si vedeva che aveva paura di perdermi per sempre. Io le ho anche detto che da un po’ non mi sentivo più amata, ma mi dicevo sempre che forse ero io ad essere insicura dal punto di vista personale, perché lei faceva tanto per me… non le attenzioni che le davo io (le ho sempre fatto sorprese, piccoli regali originali ecc), ma comunque piccoli gesti del quotidiano che ti fanno capire il livello di interesse, anche se in fondo in fondo sapevo che i suoi occhi non erano più gli stessi… ma non me ne convincevo del tutto, perché insieme stavamo bene e ci divertivamo come sempre, anche dopo le sue crisi, ci siamo sempre riprese bene… io le sono stata accanto ogni volta, solo nella terza crisi ho fatto un passo indietro restando nel silenzio e non cercandola, finché non è tornata da sé su i suoi passi dicendo di amarmi tanto e allora lì ho preso il treno e sono andata da lei per dieci meravigliosi giorni! Questa volta sembra tutto decisivo…
Mi sembra assurdo, il 9 aprile (quindi tutto recente) alla mia laurea lei era sotto casa mia con un mazzo di fiori enorme (voleva anche salutare mia madre, con cui ha sempre avuto un bel rapporto, infatti quando ero su con lei e mi chiamava, volevano parlarsi sempre) e mi diceva “Può passarmi chiunque davanti, ma io realizzo sempre che amo te. Sei tu la donna della mia vita.” e mi metteva tra le mani i biglietti dell’aereo per andare da lei, quando sarebbe partita per l’erasmus (parte a settembre 2019… e infatti mi ha detto che era meglio stroncare prima perché lì sarebbe stato peggio)… ci guardavamo da un lato all’altro di quell’aula come se ci fossimo solo noi, con gli occhi di chi vede davanti a sé la cosa più bella del mondo, felice inoltre, di aver condiviso la cena di laurea insieme alla mia famiglia… ma questa è solo una delle infinite esperienze bellissime, divertenti, importanti, intense, e a volte anche difficili o dolorose che abbiamo condiviso insieme… siamo state sempre l’una la spalla dell’altra, con tanto amore. Ora sto affrontando tutto da sola, a breve ho pure un esame di stato per abilitarmi da assistente sociale e non sto studiando nulla perché sto malissimo, non riesco a concentrarmi, mi viene l’ansia, piango… mi dispero… E’ stato un addio molto romantico e insolito soprattutto per quei baci e quegli abbracci, quelle mani intrecciate… dati da lei… per il suo sorriso dolce e delicato mentre le dicevo cosa penso di lei, per le carezze che le ho dato sul viso, sulle labbra mentre lei mi guardava teneramente… era come se fossimo ancora noi, sempre noi, insieme. Dopo questo confronto di persona non ci siamo più sentite, mi ha ricontattata lei dopo una settimana, sabato 8 giugno ed era brilla… Mi scrive "Come stai?" ... io non rispondo subito e lei cancella il messaggio, poi decido di risponderle: "Come stai tu?" Lei: "Scusa non dovevo Spero solo tu stia bene e basta Non importa come sto io Volevo solo dirti che sei una delle persone più importanti della mia vita Notte" Io le rispondo: "Si, me lo dicesti l'altra volta. Buonanotte" A QUESTO PUNTO MI BLOCCA, IO LA CHIAMO E LEI NON RISPONDE (non poteva, era in compagnia) MA DOPO UN ATTIMO MI RICHIAMA LEI... le chiedo perché mi ha bloccato e lei molto confusa mi dice che dopo mi sblocca, comunque capisco che è brilla... deve chiudere stanno arrivando le amiche ma io faccio in tempo a dirle "possiamo sentirci più tardi?" dice di si. Appena chiudiamo la telefonata mi scrive... "Eccomi dimmi" Io: "Posso telefonarti?" Lei: "Ora no Sto in auto" Io: "Stai guidando?" Lei: "No Stai bene nella foto (si riferisce alla mia immagine di profilo su whatsapp)" Io: "Grazie Perché sei brilla?" Lei: "No colpa del vino Sto andando ---- nome del locale ---- ti ricordi?" Io: "Certo che mi ricordo quando siamo scappate all'alba" Lei: "È stato bello Mi sono sentita libera" Io: "Davvero?" Lei: "Si Abbiamo condiviso tanto assieme Grazie per tutto quello che hai fatto per me Odio tu stia male per una come me Sei splendida" Io: "Per una come te... Libera lo sei sempre stata" Lei: "Mi dispiace" Io: "Di che?" Lei: "Averti disturbata mentre leggevi" (Durante la telefonata mi ha chiesto "Che fai?", io le ho detto che leggevo... falso, ero da sola a casa e stavo male) Io: "Non mi preoccupa" Lei: "Cosa ti preoccupa" Io: "La ragione per cui bevi così e vieni a dirmi come è stato bello a ---- nome del locale ----" Lei: "Non so la ragione Ormai non ragiono" Io: "D'accordo Buon rientro a ---- nome della città in cui studia al Nord ---" LA MATTINA SEGUENTE MI HA SCRITTO: "Scusa per stanotte mi sono comportata davvero come un’immatura. Non volevo importunarti o crearti ulteriori sofferenze. Buona giornata. Io le rispondo la sera alle sette: "Buona giornata." E da qui silenzio.
Io non so più come interpretare tutto ciò…

PS: ci tengo a precisare che non provo odio o rancore, che non ho mai giudicato la sua scelta, anzi, sono stata piuttosto comprensiva perché sarebbe potuto accadere anche a me… sono cose della vita. La mia autostima non è minata, io so quanto valgo e quanto ho dato. Sto solo male, molto male, continuo a non cercarla ma mi manca tantissimo e la amo moltissimo… vorrei capirci qualcosa di tutta questa situazione. Grazie.

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Miglior risposta 15 GIU 2019

Gentile Grace,
a mio parere non c'è molto da capire tranne il fatto che si tratta di una storia che si è consumata ed è finita come tante volte accade.
Tuttavia, se, come lei dice, la sua autostima non è stata minata, non dovrebbe stare così male anche considerando che, laddove non vi è uno scambio reciproco di sentimenti e si aggiunge anche la distanza geografica come impedimento, nella maggior parte dei casi le relazioni finiscono.
Nel suo caso, un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a ritrovare l'equilibrio psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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21 SET 2023

Buongiorno Grace,
sono d'accordo con i miei colleghi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, dove poter trovare uno spazio protetto per poter indagare il vissuto sofferente che riporta.
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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