Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni. Un paio di anni fa, durante una vacanza, ho conosciuto un ragazzo, con il quale ho poi avuto una breve relazione estiva. Dopo un mese, tornati ciascuno nella propria regione, mi ha respinta in modo brusco, dicendomi che non voleva più avere a che fare con me e che aveva conosciuto un'altra ragazza. Inutile dire che ci sono rimasta malissimo, in quanto mi ero innamorata di lui e percepivo che anche lui provava dei sentimenti nei miei confronti. Nel corso del tempo ho sviluppato tantissime insicurezze, penso di essere bruttissima e inutile, perché l'unica persona che volevo non mi ha voluta. Ci sono dei giorni in cui non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio, continuo a fare confronti con le altre ragazze, vedo tutti più belli di me. Continuo a chiedermi cosa ho di sbagliato, come dovrei essere perché lui torni da me. Sono passati due anni, lo so, pensavo che avrei dimenticato questa storia ma non è successo. Sono ossessionata da lui, controllo spesso il suo profilo, cerco di capire quali sono le ragazze che gli piacciono perché voglio essere uguale a loro. Voglio cercare di uscire da questa situazione, ma non ho idea di come. Ho bisogno di un consiglio, grazie a tutti per l'ascolto.
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10 MAR 2023
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Gentile Silvia,
essere rifiutati da chi amiamo può generare un dolore davvero forte. Studi scientifici hanno dimostrato che i sentimenti e le sensazioni che si provano quando veniamo rifiutati sono molto simili a quelle di quando si prova un dolore fisico, le aree cerebrali coinvolte sono le stesse.
Questo evento l'ha segnata a tal punto che, da quel momento in poi, ha iniziato ad avere la la tendenza automatica di colpevolizzarsi e di cercare di capire perché è stata rifiutata. Un circolo vizioso che la imprigiona da due anni in questo loop senza uscita.
Sentirsi rifiutati, infatti, può farci dimenticare chi siamo e quanto valiamo. A volte siamo troppo concentrati sul perché di un rifiuto che rimaniamo paralizzati in quella situazione, senza andare avanti.
In questi casi può essere d’aiuto sia elaborare il dolore che ha provato e che sta provando, ma anche far riemergere i propri valori e le proprie risorse, per tenerle sempre a portata di mano e per tirarle fuori al momento utile. Per fare questo può risultare davvero molto utile il supporto di un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca