Rifiuto amoroso a causa di una eccessiva idealizzazione

Inviata da Alberto · 7 ago 2023 Relazioni sociali

Buongiorno a tutti,
purtroppo attualmente sono nella situazione in cui mi ritrovo a soffrire a seguito di un rifiuto da parte di una ragazza. Prima però sono doverose alcune premesse: per un anno e mezzo ho idealizzato questa ragazza, nonostante lei avesse chiaramente espresso il suo NON interesse sin da subito. Continuo però a vederla e a socializzare con lei facendomi però già seguire da uno psicoterapeuta in quanto ero sofferente per questo rifiuto.
Arriviamo poi al punto in cui lei mi confessa che ci poteva essere un minimo interesse da parte sua. Io all'inizio a causa anche del forte periodo di stress decido di vedere come va, usciamo una volta, continuiamo a scriverci, ma ricevo nuovamente il suo rifiuto. La prendo male ma non in maniera eccessiva, in seguito però incomincio a rimuginare e a pensare che lei mi potesse piacere ancora veramente e comincio a sentirmi in colpa. Continuamo a scriverci anche se mi rendo conto che così facendo mi faccio solo del male, fino ad arrivare al punto in cui lei comincia a frequentarsi seriamente con un ragazzo, io le dico che per la mia salute non possiamo essere nemmeno amici e taglio i rapporti.
E arriviamo quindi alla situazione in cui sono ora, faccio fatica ad alzarmi da letto, per provare a stare meglio il medico di famiglia mi prescrive ansiolitici da prendere prima di dormire, alla mattina, e alla sera. Ho ripreso un percorso con psicoterapeuta, ma questa volta il dolore è diverso, è forte e comincia seriamente a logorarmi dentro, mi paralizza, mi rende incapace di fare qualunque cosa. Io continuo a rimuginare e a pensare che ci potevo essere io al posto di quel ragazzo e forse sarei stato felice con lei, provando una profonda rabbia, invidia e gelosia.
Ora a parte il superare la situazione di profondo disagio dovuta al rifiuto che spero prina o poi passi (che vi assicuro non essere il primo che subisco, anzi...) ma che per ora non sono riuscito a gestire, forse perché in questo periodo avevo bisogno di una relazione seria che non ho mai avuto (ho 21 anni), forse a causa dell'eccessiva idealizzazione o del rimuginare.
Vi chiedo è possibile che io sia predisposto per una mia condizione pregressa che andrebbe valutata con uno psichiatra a questo comportamento, e soprattutto come posso evitare di idealizzare in questo modo in futuro una persona. Mi è capitato di stare male anche per la lontananza di un amico in passato.
Grazie in anticipo e mi scuso per l'italiano ma faccio fatica a concentrarmi e a rileggere.

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Miglior risposta 8 AGO 2023

Gentile Alberto,

La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, che evidenzia una situazione emotiva molto complessa e dolorosa.

È positivo che stia cercando l'aiuto di uno psicoterapeuta, poiché le emozioni che sta vivendo sono intense e possono essere difficili da gestire da solo. La terapia può fornire uno spazio sicuro per esplorare i suoi sentimenti e lavorare su strategie per gestire il dolore e la delusione.

Per quanto riguarda la sua domanda sulla predisposizione a questo tipo di comportamento, è possibile che ci siano dinamiche sottostanti che influenzano il modo in cui si relaziona agli altri. Tuttavia, solo un professionista qualificato può valutare la sua situazione specifica e fornire una diagnosi o un trattamento appropriato.

In termini di evitare l'idealizzazione in futuro, potrebbe essere utile lavorare con il suo terapeuta su strategie per riconoscere e comprendere i suoi schemi di pensiero e comportamento. Questo può includere l'apprendimento di tecniche per essere più presente e consapevole delle sue emozioni, così come l'esplorazione delle sue aspettative e dei suoi bisogni nelle relazioni.

È importante riconoscere che il processo di guarigione può richiedere tempo e sforzo. La pazienza con se stesso e l'impegno nel processo terapeutico possono essere fondamentali per il suo benessere a lungo termine.

Le auguro tutto il meglio nel suo percorso di guarigione e crescita. Se ha bisogno di ulteriore supporto, non esiti a cercare l'aiuto di professionisti della salute mentale nella sua zona.

Cordialmente,
Piccioni Matteo

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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9 AGO 2023

Salve Alberto,
Credo che responsabile di questa sua sofferenza sia la non elaborazione di un’istanza psichica chiamata ideale dell’io. Essa muta a lungo andare in Superio. La prima costringe il soggetto ad inseguire il suo oggetto inconscio idealizzato, la seconda, poiché non lo raggiunge essendo quello ideale, sanziona e punisce con dolore della perdita e senso di colpa che può avere la variante depressiva di tipo autosvalutativo. Entrambi le istanze sono inconsce e guidano e governano in parte la coscienza se non analizzate nei loro derivati inconsci, costituiti da atti, fantasie, sogni.
Per questo Freud parlava di coazione a ripetere, perché l’inconscio ripete ciò che il conscio non riesce ad elaborare. In tal senso si comprende il suo continuare a collezionare rifiuti, laddove sarebbe opportuno incontrare e provare l’esperienza intima con un’altra persona. Con la nuova però le istanze di cui sopra dovrebbero essere più messe da parte per far luogo alla realtà con i propri margini di conquista e i propri limiti. Una buona analisi di tipo junghiano o comunque di orientamento al profondo, può andar bene. Si può ricorrere allo psichiatra solo se i sintomi peggiorano e necessitano di un inserto farmacologico in un periodo definito.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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9 AGO 2023

Gentile utente....la invito a continuare la psicoterapia....nel corso del suo lavoro con il terapeuta potrà trovare risposta alle sue domande e costruire le premesse per vivere meglio la quotidianità e progettare il futuro...

Dott.ssa Giovanna Gangemi Psicologo a Giarre

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8 AGO 2023

Buongiorno
Continui con la psicoterapia, probabilmente, lei ha sviluppato la dipendenza affettiva, da questa ragazza.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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