Infiniti dubbi
Ciao a tutti, mi chiamo Massimiliano, ho 22 anni e pensando alla mia vita mi sento estremamente frustrato e insoddisfatto. Parto dal presupposto che sto per scrivere un papiro bello lungo quindi tenetevi pronti. Fino a 4 anni fa ero decisamente soddisfatto della mia vita e pensavo che avrei avuto perlopiù soddisfazioni ma mi sbagliavo, i miei problemi principali penso siano principalmente due: i miei rapporti con i miei coetanei e l'aspirazione ad un lavoro che possa assicurarmi un futuro soddisfacente. Vivo in un piccolo paesino di 10mila abitanti e frequento un'università a qualche km da qui, ho sempre pensato di sapermela cavare in lingue ma probabilmente mi sbagliavo, i miei risultati non sono del tutto soddisfacenti, mi capita più volte di dover ripetere esami e molte volte i risultati con cui esco non sono altissimi, il fatto che poi parli con persone che prendono tutti voti altissimi all'università e citando la frase di un mio amico" Rifiuto a prescindere i voti sotto il 24" quasi mi fa pensare che io mi sia sopravvalutato e che mi abbiano sopravvalutato pure i miei parenti che hanno grosse aspettative sul mio futuro ma onestamente penso non debbano averle vista la situazione, ho pure il dubbio se riuscirò a laurearmi ma soprattutto cosa fare dopo? Ho sempre sognato di fare l'interprete inglese-italiano ma non ho la minima idea di come si richieda lavoro in tale ambito e dove, in quali aziende? Seconda questione: gli amici. Ho un gruppo di amici stabile da circa 5 anni ma è da qualche anno che sono totalmente cambiati di carattere, mi ricordo che diventai amico con loro perchè avevamo come interesse in comune la musica( entrambi suoniamo la chitarra e ascoltavamo band e generi simili) ma è da qualche anno da quando hanno iniziato a frequentare nuove comitive che hanno iniziato a rinnegare il loro passato, come se fossero dei camaleonti. Quando cerco di parlare con loro degli argomenti di cui ai bei tempi parlavamo pure ore intere ora a loro da pure fastidio menzionarli e fanno i finti tonti fingendo di non sapere niente a riguardo, mentre prima ne sapevano pure più di me! E inoltre penso che siano diventati delle persone estremamente superficiali, che pensano solo ad andare a feste, discoteche, a farsi belli sui social e mi trasportano pure in posti dove finisco per annoiarmi tremendamente e "sentirmi male", similmente a Roquentin , protagonista del romanzo "la noia" di Jean Paul sartre. Come se io "non appartenessi" a quel posto, a quella gente, a quella comitiva. Inoltre hanno iniziato a criticare ripetutamente il mio aspetto estetico, il fatto che io non metta vestiti di marca, che non mi faccia i capelli all'ultima moda ecc. Non so sinceramente come uscire da questa situazione, mi confido anche con i miei genitori ma finisco sempre per farli rattristare e arrabbiarsi, mi dicono alcune volte che non riescono a dormire la notte tanto per quanto si sentono dispiaciuti per ciò che gli racconto e vorrebbero tanto aiutarmi. Penso di essere entrato in un circolo vizioso, in una specie di palude, di ghetto, che mi sta soffocando e da cui non riesco a uscire. Ditemi secondo voi cosa io possa fare. Mi scuso ancora per il messaggio così lungo ma volevo solo sfogarmi, niente di più, perchè sono abbattuto e frustato riguardo a questa situazione. Vorrei solo andarmene lontano dal mio paese una volta( e se) riuscirò a laurearmi e trovare lavoro