Aiuto non capisvo più nulla
Buongiorno, ho 45 anni un compagno da 25, un figlio di 12 anni e una di 5.
9 anni fa ho iniziato un nuovo lavoro, il giorno del colloquio mi accolto colui che sarebbe stato.il mio dirigente insieme alla commissione. Al mio ingresso a sgranato gli occhi, è stato molto gentile per tutto il tempo. Mi ha detto che ero idonea all'assunzione. Qualche settimana dopo ho iniziato il nuovo lavoro, il primo giorno mi ha aspettata e accolta in quel che sarebbe stato il mio ufficio, mi ha presentato ai colleghi. Era aprile. Con il passare dei giorni mi sono accorta che aveva un occhio riguardo per me, era gentile e mi osservava quando eravamo nello stesso corridoio. Da una parte mi lusingava, dall'altra mi dava l'impressione di essere un uomo un po' "supereroe, gasato. Con il tempo abbiano iniziato a fare battute, soprattutto io, sono sempre stata solare, aperta, mi piace scherzare con i colleghi, lui ha spinta 3 anni più di me, sposato con una figlia, non credo di avere nulla da temere. Passata l'estate una collega cambia lavoro, mi da il suo incarico. Gli scrivo per ringraziarlo, mi risponde molto gentilmente. Qualcosa mi attrae in lui, non riesco a resistere, gli scrivo messaggi, subito lui sta sulle sue, ma con il passare dei giorni di lascia andare, ridiamo, scherziamo.
Passati un paio di mesi, mi chiede da andare nel suo ufficio e mi da un bacio sulle labbra. Un bacio a stampo, come si dice da ragazzini. Io resto di stucco, mi blocco e me me vado. Lui mi scrive, mi chiede di parlare a voce, di vederci fuori. Era davvero un uomo gentile, premuroso. Io mi sono ritrovata coinvolta e con una infinità di sensi di colpa. Vado a parlargli, lui mi dice che prova qualcosa per me, a casa con la moglie qualcosa non va, ma adora la figlia. Io , non so, l'ho baciato. Un bacio lungo infinito, o chi negli occhi. Sentivo il rumore dei battiti del suo cuore. Batteva fortissimo, si sentiva il rumore. Mi baciava guardandomi negli occhi, mi accarezzava il viso, mi sorrideva. Io avevo tanta fame di queste sensazioni. Esco dalla sua auto e penso che finirà lì. Dopo un paio di ore mi scrive e mi chiede come sto. Ci siamo visto qualche volta, in pausa al lavoro, tanti baci, tantissima dolcezza. Lui dice di amarmi, io ho sei seri dubbi, è trascorso troppo poco tempo. I messaggi arrivano continuamente. Mi chiede di non scrivere nei fine settimana, io fatico, sono totalmente coinvolta, gelosa. Non parla mai della moglie. Io ho sempre più ansia, non reggo, sensi di colpa e una mattina gli scrivo un messaggio cattivo. Gli dico che vale poco come persona, e anche sul lavoro. Non so perché l'ho fatto. Lui mi risponde che vuole parlarne a voce. Io non ho piu il coraggio e la forza di affrontarlo. Gli dico che ho sensi di colpa lui mi dice che sta come me e che è meglio fermare tutto. Mi pento, lo voglio con tutta me stessa. Inizia una guerra di messaggi che dura anni, lui ha alzato muro. Mi risponde sempre, ma alla fine litighiamo. Dice che non mi ama, non risponde si realmente alle domande, da giri di parole vuoti. Arriva a dirmi che sono stata solo un pizzico di sess. Sesso non lo abbiamo mai fatto. Io sono sempre più furiosa, mi sento presa in giro. Quanfo lo incontro in ufficio mi accorgo che mi guarda in modo diverso dagli altri, ha atteggiamenti diversi, ma poi per messaggio dice il contrario. Lascio perdere tutto, trovo un po' di equilibrio e resto incinta di mia figlia. Resto a casa 1 anno mezzo fra gravidanza e maternità. Lui non è più ip mio dirigente ma è sempre bella stessa palazzina. Non ci salutiamo più, gliel'ho chiesto io, volevo cancellarlo, volevo che sparisse.
In un periodo in cui sostituiva la mia nuova dirigente, devo per forza parlare con lui. Lui con me è diverso, la voce è emozionata, sempre. Gli dico che mi dispiace che ci diamo il saluto e torniamo più sereni. Ogni tanto un messaggio per salutarci, lui è tornato carino e disponibile. Piano piano ci avviciniamo nuovamente. Ci incontriamo fuori, ci baciamo ancora. Lui va via per ip weekend, dovrebbe rientrare il mercoledì ma il lunedì torna in ufficio , ci vediamo fuori è stanco, ma mi accorgo che aveva tanta voglia di vedermi. Ci diciamo di viverla un giorno alla volta, io gli propongo di parlare con i nostri compagni, ma lui dice di no. Mi ferisce.
Ogni volta che gli chiedo come ca a casa glissa la domanda. È più freddo e distaccato della prima volta. Ci inco triamonin archivio, lui mi bacia e mi tocca. Mi sembra che lui punti molto a questa parte sessuale ma che non di parli di nulla. Mi sale l'ansia, gli dico di fermarci. Lui sparisce. Mi arrabbio prendo cerchi solo sesso. A un rapporto di amicizia dice no. Passa un po' di tempo, ci rivediamo ma nuovamente sempre un po' freddo, cerca sempre di toccarmi.
Gli chiedo nuovamente se mi ama. Gli avevo detto inizialmente di tornare ad avvicinarsi solo se provava sentimenti profondi.
Gli chiedo se mi ama e risponde di no. Mi sento impazzire e gli dico: muori triste.
Non ne potevo più, non rispondeva mai in modo chiaro alle domande, sembrava tutto un enigma. Non si poteva nominare la moglie ma diceva che avevano un rapporto normale e che nonostante tante cose fossero cambiare,ptovavazamore per lei.
Dopo quella frase uscita di rabbia, mi ha alzato un muro invalicabile. Risponde ai messaggi se scrivo.ogni tanto, ma se provo ad avvicinarmi mi respinge. Questa estate si è separato dalla moglie. È molto magro, provato. Non so se abbia un'altra donna. Non sono nsintiusvita a capire i suoi giri di parole. Mi.sono chiesta se sia un narcisista o se lo sono io.
Sono arrabbiata, vorrei avere queste risposte , vorrei solo sapere che mi ha amata e non sono stata un gioco. Mi.puacerebve avere un rapporto normale, civile, senza coinvolgimenti che non riesco a sopportare. Da una parte mi sembra un essere spregevole, dall'altra mi sembra di no. Non capisco più nulla. Vorrei solo tornare adxsmare il mio compagno serenamente. Mi ha svuotata, ferita, fatta sentire una intrusa. Aiuto!!!