Salve a tutti, sono Carla, ho 19 anni e sono al primo anno di scienze della formazione. Da più di due anni mi chiedo cosa fare della mia vita, ma ancora non ho trovato una risposta. Ho deciso di intraprendere questo corso universitario per capire se potesse piacermi o meno, ma forse perché il passaggio dal liceo all'università mi ha traumatizzata, forse perché ero già convinta che avrei sicuramente cambiato corso l'anno successivo, non riesco a studiare, ad impegnarmi e a frequentare le lezioni.
Non so cosa fare della mia vita, non so se voglio continurare a studiare o interrompere gli studi e cercare un lavoro. Mi sento completamente persa, frustrata e abbattuta. So di aver iniziato con il piede sbagliato l'università, a casa di questa situazione, e so anche che se mi impegnassi un po' a seguire questo corso potrebbe anche piacermi. Ma ogni volta che frequento le lezioni non vedo l'ora che finiscano e solo poche mi interessano davvero.
Prima della fine del mio ultimo anno di liceo avevo valutato diverse idee, come : studiare disegno, quindi qualcosa di pratico, anche se non ho mai fatto disegno (fortemente sconsigliato dai miei genitori, cosa che mi ha condizionata molto nella mia scelta), quindi sarebbe significato studiare un qualcosa completamente nuovo; avevo anche pensato di continuare con il mio percorso di studi, quindi lingue, dato che ho frequentano il liceo linguistico. Tuttavia in estate ho capito che forse fare qualcosa di pratico mi sarebbe piaciuto di più, invece che fare qualcosa di completamente teorico ....anche per smorzare la monotonia delle lezioni.
Ma, a causa di incertezze e dubbi, ho fatto tutt'altro. Ora mi ritrovo qui a scrivere questo messaggio e a chiedere aiuto per affrontare questa situazione che mi rende davvero infelice e mi fa sentire completamente persa.
Vi ringrazio in anticipo per avermi dedicato il vostro tempo e per aver letto questo messaggio
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27 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Carla, i momenti di transizione e di cambiamento nella vita sono tendenzialmente i più difficili da affrontare. Soprattutto se non si ha ben definito il porto a cui ci si vuole dirigere. In una società e in un’epoca storica in cui siamo continuamente esposti ai successi degli altri, alle altrui routine e scelte di vita, è normale sentirsi spaesati e voler allo stesso tempo ricercare quello stesso senso di autoefficacia e realizzazione.
Per aiutare i miei pazienti a definire questo tipo di obiettivi, ho costruito una guida apposita, utile ad indagare il nostro funzionamento nelle diverse aree di vita ed a definire per ognuna di esse non solo un obiettivo specifico, ma anche gli step per raggiungerlo, partendo dalla definizione dei propri valori.
Rimango a disposizione (anche a distanza online) nel caso in cui volesse ottenere in modo del tutto gratuito la mia guida, e per approfondirne insieme il contenuto.
Dott.ssa Anita Ferri
27 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Carla.
Da quanto scrive la sua domanda è di orientamento ai suoi desideri.
Come ben dice il passaggio da scuola superiore a università, guardandosi a posteriori, l'ha affrontato con una "convinzione di cambiamento".
Ha anche scritto che questo primo anno di corso l'aveva iniziato "per capire se potesse piacerle o meno". Se se lo domanda ora?
Lei sta interrogando il suo desiderio ma non è così semplice ascoltarlo perché da quanto scrive c'è in gioco anche quello dei suoi genitori.
Il mio suggerimento è considerare un percorso psicologico iniziando a mettere parola su tali questioni ed interrogarsi sul Suo desiderio inconscio.
27 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Carla, scegliere cosa fare dopo le scuole superiori non è sempre facile, dubbi e incertezze possono essere cattivi consiglieri, specie quando si hanno delle idee che non corrispondono a quelle dei nostri genitori. Dal suo racconto mi sembra di capire che con il percorso universitario scelto non c'è proprio affinità, non la invoglia, non le da stimoli. Dovrebbe ritagliarsi del tempo per sè stessa, per comprendere cosa può fare al caso suo, cosi da mitigare il senso di smarrimento che sta provando in questo momento di vita.
Se ne ha piacere possiamo accordarci per una telefonata gratuita per approfondire il suo racconto.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
27 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Carla, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
