Indecisione cronica università e futuro
Salve a tutti, scrivo qui perché è da un sacco di tempo che la mia mente non mi lascia in pace e mi porta via un sacco di tempo e fatica tormentandomi con questi pensieri
Sono iscritta al primo anno di università, studio lingue, vengo da un liceo linguistico e ho sempre pensato che la mia strada sarebbe stata questa, da quando ho scelto il liceo, perché tra le altre materie le lingue erano quelle che mi incuriosivano di più e che mi sarebbe interessato maggiormente studiare
Questa scelta ha incontrato non pochi ostacoli in quanto sono sempre andata molto bene a scuola, in particolare ero molto brava a scrivere e alle medie professori e famiglia volevano indirizzarmi verso il liceo classico, che però a me non interessava... Durante il liceo forse non mi sono mai posta seriamente il problema dell'Università perché non ho mai maturato interessi particolari per un ambito piuttosto che per un altro se non per quello che avevo già intrapreso, già dal terzo superiore pensavo all'università e a dove sarei andata a studiare, ma sapevo che avrei continuato con le lingue... Anche qui scelta abbastanza contestata da qualche professore, che pure indirettamente mi ha detto di vedermi sprecata per questa facoltà, vedendomi più per una medicina ad esempio, dato che il mio rendimento era appunto buono, diplomata con 100 /100 alla maturità eccetera... Io non ho mai preso in considerazione questa ipotesi in quanto ho sempre amato le materie umanistiche prima di tutto, per le materie scientifiche non mi sono mai sentita portata anche se le studiavo e comunque potevano risultare interessanti a volte, ma non ero nemmeno interessata alla professione del medico, di conseguenza non mi sono mai lasciata scalfire da queste credenze
Ora però il futuro ha iniziato a farmi veramente paura, penso che vorrei un futuro stabile, quasi certo e che soprattutto la cosa che più importa per me è sentirmi realizzata e fare qualcosa che mi possa dare soddisfazioni e non faccio altro che pensare che qualcosa come medicina potrebbe darmi tutto questo... Inoltre mi piace studiare, mi impegno molto, sono determinata, tutte qualità che forse, è vero, potrei sfruttare meglio a medicina... So che l'ideale è seguire le proprie passioni e le proprie inclinazioni, cosa che mi allontana da medicina perché non mi sono mai vista come medico, assolutamente, ma non posso fare a meno di pensare a quanto potrei dare di più e a quanto questa facoltà mi permetterebbe di ottenere grande prestigio (diciamocelo, è così) e quindi grandi soddisfazioni, insieme a un futuro e una stabilità economica pressoché certi... So che è un percorso molto lungo e faticoso ma questo è il prezzo da pagare, magari alla fine ne varrà la pena... Il corso di laurea che frequento adesso mi piace, è quello che voglio fare ma è tutto così incerto, ho paura di ritrovarmi un domani con un pugno di mosche in mano e tanti rimpianti... Di conseguenza tirando le somme, si può dire che il mio lato razionale mi stia dicendo di cambiare strada, dato che i conti tornano tutti... Ma quello irrazionale mi crede pazza a voler prendere una decisione del genere, non essendo io particolarmente portata per la professione o le materie che si studiano,anche se penso che impegnando i riuscirei a fare tutto, come mi hanno detto anche i miei genitori e i miei professori, e qui torna il mio lato razionale che mi dice che allora la predisposizione non può essere una scusa... Sono un po' ambiziosa, o forse lo sto diventando in questo periodo, ma sicuramente purtroppo o per fortuna sono una perfezionista e questi complessi lo dimostrano... Premetto che sono un'indecisa cronica su tutto (i miei genitori infatti dicono che avrei pensato le stesse cose in qualsiasi facoltà) ma l'importanza di questa decisione mi sta uccidendo... In realtà sono dubbi sorti già da inizio anno, ho provato ad aspettare che passassero calcolando l'ipotesi che esistessero solo nella mia testa... Perché effettivamente mi assalivano quando ero da sola, lontana da casa e da famiglia e amici, rinchiusa in camera a studiare (sono fuori sede), ma a volte mi dico forse è proprio questo che mi ha portata a capire come va il mondo e che di illusioni non si vive... Forse sono un po' disillusa, anche se è una cosa che mi fa tanto male... Aiutatemi se potete, non riesco a uscirne, ogni volta che mi convinco che questa che ho preso sia la soluzione giusta, puntualmente ricado... Ho anche valutato una consulenza da un professionista ma in questo momento per motivi di tempo ed economici non mi è possibile, probabilmente l'anno prossimo... Forse anche la mia famiglia contribuisce a tutto ciò, i miei genitori mi hanno sempre appoggiata in tutto ma vengo da una realtà familiare in cui i miei cugini e fratelli stanno studiando per diventare medici, ingegneri, psicologi,biologi... Sono tutti così bravi e realizzati e io vorrei tanto essere come loro, ma così non mi ci sento, mi sento sempre un passo indietro... E forse anche i miei genitori, seppur non me l'hanno mai detto, si aspettavano qualcosa di diverso per me... Forse questo interesse che ho per quello che sto studiando non è abbastanza forte da farmi andare oltre tutti questi pensieri e in certi momenti penso che se fosse a numero aperto, medicina la proverei... E maledico chiunque non mi abbia costretta a farla, perché adesso mi ritrovo così... In altri momenti, invece, quando sono più serena, penso per fortuna che non l'ho mai presa veramente in considerazione...mi sarei rovinata la vita... Ma io ho davvero paura di arrivare alla laurea e sentirmi ancora così, sentirmi di meno e magari non soddisfatta di me stessa, per non parlare del dopo... Che siano pensieri che dipendono solo dalla lontananza dai cari e dalla prolungata solitudine? Aiutatemi per favore... Se possibile, grazie in anticipo