Indecisione sul futuro e rimpianti
Salve, sono un ragazzo di quasi 23 anni che sta finendo una scuola privata di disegno artistico e grafica. Scuola che prevede molto lavoro da casa, da solo. Quest'ultimo anno sto passando periodi di ansia sempre più grande riguardante il mio futuro. Mi son pentito di aver seguito le mie passioni e di non aver frequentato una facoltà universitaria più concreta perché sento che queste si stanno indebolendo. Potessi tornare indietro mi iscriverei all'università. Sicuramente mi avrebbe aiutato a superare le mie timidezze e a crescere personalmente. Inoltre sento di aver deluso mio padre perché lui ci tiene molto e io non gli ho dato alcuna soddisfazione. Mi chiedo se sia stupido iscriversi adesso all'università, il problema è che non so più cosa mi piace non ho aspirazioni e non voglio abbandonare il luogo in cui vivo(ha tutto: mare, montagna, vita di città e di campagna...). Le mie altre "passioni" sono l'astrofisica, l'inglese, il fitness, la natura...
Pensavo di iscrivermi a scienze motorie o lingue ma mi sento in ritardo, finirei a 26/27 se tutto va bene e dovrei, almeno in parte, chiedere altri soldi a mio padre. Economicamente non stiamo male ma mi sento in dovere di diventare indipendente il prima possibile. Altro problema: ho passato anni chiuso nella mia camera attaccato ai videogiochi, sento di aver perso periodi importanti della mia vita e questa scuola privata non ha aiutato, anzi. Ero un cosiddetto "hikikomori" anche se negavo di esserlo, non guardavo in faccia la realtà, stavo(e tendo a stare) nella mia zona comfort. Il mio più grande rimpianto è quello di non aver praticato sport anche se sono alto 2 metri, 2 metri! Sono un idiota... La palestra mi aiutato molto negli ultimi due anni comunque (ho messo su 20 kg), almeno sul lato fisico non sto male, però devo mangiare tantissimo per mantenermi ed è una spesa. Al momento non riesco e non voglio passare ore sulla mia scrivania a disegnare, vorrei essere più attivo. Non so più dove sbattere la testa, sto impazzendo e non riesco a concludere nulla di decente, ne ho parlato con mia madre ma non riesco a reggere il carattere forte di mio padre che è capace solo di criticare e di farmi sentire inferiore ogni volta che al telegiornale si sente di un ragazzo prodigio che ha avviato un suo business a 16 anni o cose del genere. Mi sento una delusione. Avrei potuto essere tutto ma sono niente. Forse dovrei semplicemente andare a lavorare con il mio diploma. Sono uscito da un istituto tecnico con 80/100, il lavoro non è difficile da trovare anche se non mi piace. A, con le ragazze sono un disastro e il fatto che in foto vengo male non aiuta, anzi credo sia una causa di fondo della mia forte timidezza che si è sviluppata sia dall'età adolescenziale. E ultimamente sto perdendo i capelli, spero sia una cosa passeggera e la sto cercando di curare ma sta mettendo alla prova la mia autostima che è già sottozero. Scusate il poema ma anche se non lo leggerà nessuno sarà pur sempre servito a me per sfogarmi.