In cosa ho sbagliato?

Abbiamo 31 anni. Ci siamo frequentati per più di un mese, io ci sono andata coi piedi di piombo dopo aver saputo che era stato lasciato poco più di 2 mesi prima, dopo una storia importante di più di 2 anni.
Tuttavia ogni uscita era un crescendo e andava meglio della precedente, mi scriveva tutti i giorni per primo (e ci sentivamo quasi tutto il giorno); con molta semplicità mi ha cominciato anche a invitare a passare del tempo a casa sua, cucinare insieme, fare la spesa, guardare film, non mancavano conversazioni profonde, risate, trasporto fisico importante e tenerezze. Arriva poi negli ultimi giorni a dirmi che gli piaccio molto, che oltre a esserci chimica, con me sta benissimo e spera ci sia la stessa cosa dalla mia parte; gli dico che al momento è così anche per me. Un paio di giorni dopo parto per le ferie e il giorno stesso (sempre dopo essersi fatto sentire la mattina in maniera tenera) mi scrive tra le altre cose che si sente un po' strano/ansioso e che ne parlerà con lo psicologo per capire meglio (è in terapia). Il giorno dopo mi scrive che non sa se questa inquietudine è collegata al nostro rapporto e se è pronto per un qualcosa di più serio (nonostante da parte mia non ci siano mai state "spinte" a questo proposito); gli rispondo che nessuno ha parlato di rapporto serio dopo 1 mese e che ne avremmo potuto parlare al mio rientro. 3 giorni dopo mi chiede di vederci e mi dice che in quei 5 giorni che non ci siamo sentiti è come se si fosse tolto un peso e l'inquietudine è passata, che aveva iniziato ad averla da una settimana circa prima che partissi e che in quel periodo anche quando mi scriveva lo faceva perché "è la cosa giusta da fare"; dice inoltre che non ha avuto la spinta di scrivermi mentre ero via, e che anche quando è passato a salutarmi (sua idea e sotto sua insistenza anche perché diluviava) il giorno prima della mia partenza l'ha fatto solo perché è una cosa che poteva fare piacere a me. Inoltre mi dice che parlando di tutto ciò con lo psicologo gli è stato detto "non credi di aver agito troppo in fretta? Direi che per te è ancora presto per avere una relazione con qualcuno, non sembri pronto". Ovviamente abbiamo interrotto la cosa, ma sono davvero giù; io voglio che la mia presenza nella vita di una persona la faccia sentire più leggera e felice, non con un peso..e anche il fatto di sapere che mi ha scritto nell'ultimo periodo forzatamente mi lascia basita. Non so come ho potuto pensare che stesse andando così bene e in maniera così semplice. E poi mi chiedo, ma vale così poco il tempo passato con qualcuno, le risate, il raccontarsi (di entrambi), la sintonia (è capitato tante volte che dicessimo la stessa cosa con la stessa intonazione nello stesso istante)? Come si fa a mancare a qualcuno? Quando gli ho chiesto perchè mi avesse confessato pochi 2 gg prima che partissi che gli piacevo tanto e che gli piaceva tantissimo stare insieme mi risponde solo "perchè dico quello che sento in quel momento e in quel momento era vero". Mi sento svuotata e con la paura di vivermi una conoscenza o lasciarmi andare la prossima volta, perché anche quando tutto sembra davvero bello poi scopri che non lo è. Non so che dire, devo essere più scostante, fare quella più fredda e distaccata nonostante mi piaccia l'altra persona e io già di natura non sia super affettuosa e appiccicosa? Vorrei capire cosa gli è successo, cosa è scattato.
Grazie mille.