Salve,ho 51 anni sposato e con due figlie.Con mia figlia di 16 anni,la maggiore,io e mia moglie non riusciamo più a recuperare un rapporto che da due, tre anni si è degradato al punto che lei ora dice di odiarci e non comunica più se non aggredendoci verbalmente ,gridando ed avanzando continuamente pretese assurde per la sua età ed a volte purtroppo oltre le nostre possibilità.
Mia figlia in casa ,oltre allo studio cui si dedica con ottimi risultati,si estranea completamente e passa il suo tempo libero sulle chat dei social network.Quando si trova con i suoi amici è completamente diversa,comunicativa e socievole.
Non accetta la nostra famiglia,ed in passato mostrava anche gelosia per la sorella minore.Io e mia moglie cerchiamo di non farle mancare nulla a costo di duri sacrifici,ma a lei non basta mai..........,non riesce a dimostrarci un minimo d' affetto,mai un bacio o un abbraccio o una parola gentile;da noi rifiuta persino una semplice carezza e prova fastidio se le parliamo. Il suo comportamento sembra inspiegabile,immotivato ed ha provocato in noi ansia e depressione e mia moglia soffre già di crisi di panico e spesso la sorprendo in lacrime.
Vorrei rivolgermi ad uno psicologo.............aiutateci!!!
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9 AGO 2013
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Caro Antonio, l'adolescenza e' una malattia che deve far il suo decorso. Provate con un percorso famigliare. Le indico un libro che approfondisce il rapporto madre figlia e analizza alcune dinamiche familiari dal titolo "predisporre percorsi di gioco" casa editrice kimerik. Cordialmente, dr. Cisternino
13 AGO 2013
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Buongiorno Antonio,
il periodo dell'adolescenza è spesso complicato sia per chi la vive sia per chi la "subisce" e questa reciprocità vale anche per la sofferenza che tutti state vivendo. Non esiti ancora a rivolgersi ad un professionista che sarà in grado di darvi un aiuto per superare questa fase difficile che perdura ormai da molto tempo.
13 AGO 2013
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buongiorno Antonio
sicuramente l'adolescenza è un periodo di forti e logoranti scontri. le consiglierei di rivolgersi ad una terapia familiare per tutto il nucleo in modo da riuscire a comunicare meglio. inoltre, se sua figlia fosse disponibile, potrebbe consultare una psicologa dello spazio adolescenti della vostra zona.
9 AGO 2013
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Buongiorno gentile Antonio,
sua figlia sta passando uno dei periodi evolutivi più turbolenti della vita - l'adolecenza - dove niente è dato per scontato e dove la necessità di sperimentare la propria forza e determinazione viene prima di tutto. Tenendo presente questo, voi genitori è bene che vi rendiate conto che la bambina spensierata di un tempo ora lascia il passo alla giovane donna confusa anche dai propri cambiamenti. Ci vuole tanta pazienza e tanta speranza che l'amore che provate per lei sia saldo. Vi suggerisco di farvi aiutare voi genitori, in coppia, da uno psicologo psicoterapeuta per elaborare strategie genitoriali e per placare l'ansia da fallimento che aleggia in voi.
Cordialmente
9 AGO 2013
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Gentile Antonio,
la soluzione che ha in mente di rivolgervi ad uno psicologo, credo sia la migliore: probabilmente ci sono dinamiche passate nel vostro rapporto con vostra figlia che possono spiegare la situazione attuale. Le difficoltà di comprensione reciproca tra adolescenti e genitori possono generare una vera e propria incomunicabilità all'interno della famiglia e dalle sue parole sembra che ci siano anche dei temi di rivendicazione e ricatto messi in atto nei vostri confronti, a cui non riuscite a sottrarvi, ma che non facilitano uno sblocco della situazione. Un consulto con uno psicologo, prima per voi come genitori e in un secondo momento eventualmente coinvolgendo vostra figlia, potrà aiutarvi a chiarire le reciproche posizioni, capire da dove hanno avuto origine e modificarle per ritrovare un equilibrio e una comunicazione più fluidi. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
9 AGO 2013
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Gentile Utente,
potrebbe essere utile un'intervento psicologico (meglio se indirizzato a tutta la famiglia) per comprendere se la vostra linea educativa debba essere rivista. Le richieste di vostra figlia dovrebbero essere ben bilanciate e avere un atteggiamento troppo accondiscendente o tollerante non serve molto.