Il mio ragazzo ha alzato le mani su di me.

Inviata da Eleonora · 2 ago 2023 Terapia di coppia

In più di qualche caso, il mio ragazzo mi ha messo le mani addosso. Due volte per gelosia, l'ultima volta durante un litigio dettato dal fatto che per un'oretta sarei dovuta andare via da casa sua (e ritornare poi), per dare assistenza a mio padre per delle pratiche da pagare. Non conviviamo, ma spesso ci ritroviamo a passare più di qualche giorno a casa sua per assenza di sua madre. A me è sempre piaciuto prendermi cura di lui, fargli da mangiare, fargli i capelli, portargli prodotti per la cura del corpo da provare.

Dopo l'ultimo litigio, me ne sono andata e l'ho lasciato, tuttavia sono tornata perché lui ha avuto un brutto attacco di panico.
Anche se l'ho perdonato, non riesco a vederlo come prima.
Gli voglio bene, ma lui non mi lascia andare e anzi, mi è sembrato come se volesse intendere che quelle reazioni sue, purtroppo, le ho meritate a pieno.
Ho 25 anni, ho bisogno di serenità e questa situazione mi fa stare molto male.
Quali parole dovrei usare? Cosa posso fare per sembrare convincente?
Mi sento manipolata a dovere.

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Miglior risposta 3 AGO 2023

Gentile Eleonora,
mi spiace veramente per la situazione che sta vivendo.
Senza girarci intorno, è difficile darle un aiuto nel qui ed ora, perché non ha specificato quali sono le sue esigenze (riconciliarsi, lasciarlo, cambiarlo…) e chi e di cosa vorrebbe convincere.
Di cosa è convinta lei? Come si spiega ciò a cui siete arrivati?
Se non attraversa un processo di consapevolezza su cosa sente di meritare per sé, cosa prova per questo partner, come intende la relazione d’amore e come ci sta dentro, trovo difficile che delle frasi preconfezionate possano essere risolutive.
Le faccio notare, quanto sia lei ad adattarsi a lui, scendendo sempre di più a compromessi, è lei a cogliere le esigenze di questo partner e a prendersene cura e come, e, al contrario, la sua richiesta si concentri sul far adattare lui alle sue esigenze.
Questa sua richiesta implica l’entrare in una dinamica, che non sembra il tipo di dinamica in atto tra voi o l’incastro su cui avete impostato la relazione.
Le suggerisco di farsi accompagnare da un professionista in questo processo per far luce sul rapporto che ha con sé stessa e sulla sofferenza che sta provando all’interno di questa relazione. Inizi a considerare che non basta riconoscere che cosa è pronta ad affrontare per sentirsi meglio, ma anche a cosa non può rinunciare: se questo partner, come sostiene lei, la sta manipolando, significa che riesce a far leva su qualche suo bisogno, per questo motivo le conviene scoprire come proteggersi da questo.
Le faccio i miei migliori auguri e confido nella sua forza di dar voce a questa sofferenza che sta provando.

Cordialmente,
dott.ssa Silvia Bicciato


Dott.ssa Silvia Bicciato Psicologo a Padova

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1 SET 2023

Gentile Eleonora, mi dispiace molto per quello che sta vivendo. Andrò però dritta al punto: lei non deve trovare nessuna parola più giusta o un modo più efficace per essere convincente. Lei non può vivere in funzione dell'altra persona, specialmente vista la premessa che mi fa. Io credo che la miglior cosa da fare per lei, sia prendersi cura di se stessa, della sua ferita, della sua autostima, a prescindere dall'esito di questa relazione. Io sono specializzata in Dipendenza Affettiva e Manipolazione. Se vuole, può contattarmi per una prima seduta (sia online che in presenza).
Spero tanto che lei si conceda una possibilità di essere felice e rispettata, degna di una vita produttiva.
La saluto cordialmente
Dr.ssa Chiara Sartori

Dott.ssa Chiara Sartori Psicologo a Follonica

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30 AGO 2023

Buongiorno.
Innanzitutto le esprimo la mia vicinanza per la situazione di grossa sofferenza che evidentemente sta vivendo.
Sembra che lei abbia un forte bisogno di prendersi cura degli altri. Questo dato mi porterebbe a chiedere: da dove deriva questo bisogno? E soprattutto, è affiancato nella giusta misura dall'attenzione che lei presta ai suoi bisogni?
Quest'ultimo punto è quello più facilmente "trascurato", perché è inevitabilmente più facile prestare attenzione ai bisogni altrui che ai propri.
Ritengo necessario che lei dia maggiore priorità al suo benessere. Un percorso psicoterapico ad orientamento breve integrato potrebbe esserle d'aiuto per riconsiderare i suoi bisogni e dare loro spazio anche all'interno dell'ambito relazionale.

Sperando di esserle d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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29 AGO 2023

Cara ragazza, ormai diversi anni fa una paziente mi disse "è una cosa molto sana stare, con chi ci tratta bene..". Frequentemente leggendo casi come il suo, questa frase, di per se apparentemente banale, mi ritorna in mente. Considerando inoltre le sue ultime parole e cioè "quali parole dovrei usare" e " mi sento manipolata", partendo proprio da queste ultime le direi di "ascoltare" e approfondire questo sentirsi "manipolata", e anche "il non vederlo come prima", perché con buona probabilità, a leggerla, lei è effettivamente manipolata, cioè ricattata affettivamente, e gli "aggressori" sanno "istintivamente" scegliere bene tra coloro, che sono facilmente emotivamente ricattabili, ad esempio tramite immotivati sensi di colpa, spesso facendo appunto credere al partner di essersele "meritate" le violenze psichiche e/o fisiche (infatti di solito costoro capiscono molto bene gli altri, pur non capendo nulla di se stessi). Per quanto concerne le frasi: " Quali parole dovrei usare?" e "Cosa posso fare per essere convincente?", più che al suo ragazzo, le rivolga a se stessa (possibilmente con il supporto di un professionista), per appunto chiedersi ad esempio la motivazione o il senso del rimanere in un tale rapporto, per il quale lei deve regolarmente rischiare un maltrattamento o dimostrare qualcosa, piuttosto che rivolgerle al suo ragazzo. Ragazzo, il quale, se da in escandescenze perché esce con un'amica, ritarda di qualche decina di minuti, o si reca "un'oretta" da suo padre, potrebbe (il condizionale è d'obbligo, essendo dei riferiti) essere portatore di una personalità ad esempio narcisista o paranoide, per le quali non è facile, se non talvolta impossibile, il cambiamento, a meno che per cambiamento non s'intenda un peggioramento.. Tenga anche presente che il "Io ti salverò con il mio amore" è un mito, se non addirittura una chimera, perché spesso chi sta peggio, trascina l'altro e non il contrario e tenga presente che noi siamo pure le nostre relazioni, pertanto la nostra sanità mentale dipende anche da almeno di un minimo di sanità mentale di chi ci sta accanto. Abbia cura i se.
Cordialmente,
M.M.

Dott. Massimo Mestroni Psicologo a Trieste

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28 AGO 2023

Cara Eleonora,
la tua storia ha suscitato in me molta empatia e timore per il tuo benessere.
È evidente che hai dato molto alla relazione, cercando sempre di prenderci cura e di far sentire amato il tuo partner.

Le sfide che hai affrontato, specialmente gli episodi in cui hai subito delle reazioni violente da parte sua, sono fonte di grande preoccupazione. Ti stai rendendo conto dell'importanza di preservare la tua serenità e di porre i tuoi confini al primo posto, il che è un passo fondamentale verso la tua crescita personale.

Mi rendo conto che in questa situazione, sentirti manipolata è un sentimento molto doloroso e invalidante. Ed è comprensibile che tu voglia prendere decisioni che siano giuste per te, indipendentemente dalle dinamiche complesse che potrebbero essere coinvolte. Tuttavia, è importante ricordare che la risposta non è sempre semplice, specialmente quando si tratta di legami emotivi profondi.

Valuto la tua intenzione di trovare parole convincenti per esprimere i tuoi sentimenti e le tue esigenze. È un passo positivo cercare di comunicare chiaramente ciò che provi e cosa cerchi dalla relazione. Ti consiglio di concentrarti sulla sincerità, sulla tua necessità di serenità e sulla volontà di proteggere te stessa da dinamiche dannose.

Se senti di essere in un punto in cui non riesci a fare chiarezza da sola, considera l'opportunità di cercare il sostegno di un professionista. Uno psicologo potrebbe aiutarti ad esplorare ulteriormente i tuoi sentimenti, i tuoi bisogni e a prendere decisioni che siano in linea con il tuo benessere.

Ti invio i miei migliori auguri mentre affronti questa fase e spero che tu trovi la forza interiore per affrontare questa situazione in modo che possa portarti pace e serenità.

Ti invio tutto il mio sostegno in questo momento difficile e ti auguro il meglio mentre affronti questa situazione. Ricorda che hai la forza per superare tutto e costruire una vita piena di felicità e serenità. Se hai bisogno di supporto, non esitare a cercare aiuto da persone di fiducia e risorse specializzate.

Giada

Dott.ssa Giada Petitt Psicologo a Pistoia

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22 AGO 2023

Cara Eleonora,
grazie per aver condiviso questa delicata situazione.
Non ci sono scuse o giustificazioni che possano dare un significato diverso o positivo all'utilizzo delle mani. Dalla sua descrizione, sembrerebbe che il suo compagno si senta minacciato dalla possibilità che lei possa "andarsene" (gelosia nei confronti di un altro uomo e rifiuto di una sua assenza da casa). Cosa secondo Lei si cela dietro questa sua paura? Se per un attimo tralasciamo il discutibile e ingiusto metodo con cui lui ha espresso tale emozione, come mai lui è spaventato dall'idea di perderla? Forse ha dei dubbi/paure che potreste affrontare insieme, facendo venire a galla dei pensieri che probabilmente lui sta trattendendo e che, se non rilasciati, si manifestano con azioni molto forti.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto

Dott.ssa Erica Simoni

Dott.ssa Erica Simoni Psicologo a Castelfranco Emilia

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17 AGO 2023

Cara Eleonora,
le mani addosso non hanno nessuna giustificazione, come sembra voglia farti intendere il tuo ragazzo.
Sicuramente sei una ragazza con ottime capacità che ti portano alla consapevolezza di sentirti manipolata ed al tempo stesso al bisogno di sentirti serena, bisogno pienamente condivisibile.
Un sostegno psicologico, che ti aiuti a capire cosa vuoi veramente, quale sia la tua progettualità e se se ci sono le condizioni per cui tu la possa condividere con il tuo ragazzo, sarebbe sicuramente auspicabile
In seconda battuta potreste valutare una terapia di coppia.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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14 AGO 2023

Gentile Eleonora,
pur nella situazione che sta descrivendo, e che francamente può essere definita MOLTO seria, almeno mantiene la lucidità per comprendere due punti chiavi: è manipolata (appunto, ti meriti la violenza che ricevi) e ha gli attacchi di panico per l'assenza del partner, cosa che fa intuire un certo grado di fragilità nella sua "singletudine" il che comporta, ovviamente, la preferenza di rimanere legata ad un partner pur percependolo come lesivo.
Spiace dirle che da una relazione del genere già connotata da una così profonda asimmetria di ruoli (lei chiaramente subordinata) e da episodi di violenza psicologica e fisica reiterati, non può aspettarsi evoluzioni particolarmente positive.
Non solo cerchi assistenza ma non perda troppo tempo. Non è il caso di allarmarsi ma non è neanche il caso di perdere tempo.
Mi rendo disponibile ad un approfondimento se lo desidera ma, anche se non venisse da me, la sollecito a cercare consulenza da un/una collega per rafforzare le sue risorse, ne ha bisogno.
Buona estate e in bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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10 AGO 2023

Cara Eleonora,
la situazione che descrivi è piuttosto seria.
Non farsi manipolare da una persona portata ad esercitare il controllo promette solo una escalation.
Accettare un manipolatore per quello che è (attacchi di panico a parte) comporta sottomissione e perdita della propria libertà.
Per fortuna esiste un'altra opzione.
Se non te la senti ti converrebbe intraprendere una psicoterapia che è, comunque, un percorso di crescita.

Ti saluto cordialmente.

Dott. Ivano Ancora Psicologo a Torino

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6 AGO 2023

Gentile Eleonora,
la consapevolezza di essere manipolata e soggetta a comportamenti violenti da parte di questo ragazzo non è evidentemente sufficiente per farle prendere le distanze da lui e tutelarsi.
Pertanto, per raggiungere questo obbiettivo che è il più auspicabile, deve farsi aiutare preferibilmente in un percorso di psicoterapia che le faccia acquisire quella assertività ed autostima che al momento attuale le mancano.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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5 AGO 2023

Buongiorno Eleonora,
ha centrato il nucleo "mi sento manipolata a dovere" ecco il vero potere della violenza.
Merita serenità, vero amore e dispetto. SI tuteli Eleonora non si faccia manipolare, chieda aiuto
Resto a disposizioni
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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3 AGO 2023

Gentile Eleonora,
Mi dispiace moltissimo per quello che ha vissuto e per quello che sta vivendo.
È una situazione tanto spiacevole quanto delicata e degna d'attenzione.
Comprendo benissimo quanto per lei sia difficoltoso lasciarlo, nonostante abbia capito la gravità di ciò che è accaduto, perché una parte di lei lo ama, nonostante tutto ed è proprio quella la parte che non le permette di liberarsi da questa manipolazione, come l'ha definita lei stessa.
Pertanto il mio suggerimento è quello di affidarsi ad un professionista per riuscire a far emergere le risorse necessarie per uscire da questa terribile vicenda e per riappropriarsi della sua vita.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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3 AGO 2023

Buongiorno Eleonora, la situazione che si trova a vivere con questo ragazzo è disfunzionale e non sana ed è un bene che lei si renda conto che non si può stare insieme quando le dinamiche che si innescano sono violente. È importante che il suo bisogno di serenità infatti venga soddisfatto in maniera appropriata e che non conduca ad una accettazione passiva della situazione. La cosa più importante è che lei sia sincera con se stessa su come si sente, su cosa cerca in una relazione e che lei sia convinta di questo. Infatti ritengo che la cosa importante non sia convincere l’altra parte, ma che lei sappia cosa è bene per lei stessa. Nessun altro può decidere cosa va bene per lei e lei non deve convincere gli altri affinché lo capiscano. Nella violenza non c’è la possibilità di ascolto dell’altro e quindi forse è meglio investire le sue energie altrove per il suo bene. Tenga e segua la sua bussola

Dott.ssa Ludovica Ciusa Psicologo a Cagliari

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3 AGO 2023

Buongiorno Eleonora,
la ringrazio innanzitutto di aver condiviso quanto le sta accadendo.
I comportamenti da lei descritti da parte del suo ragazzo rientrano purtroppo nell'ambito della violenza psicologica e fisica.
L'ambivalenza che sente (volergli bene ma non vederlo più come prima, averlo lasciato ma poi essere tornata con lui) è assolutamente normale in queste situazioni. L'affetto che si prova per una persona che ci ha fatto o ci fa stare ancora bene oppure la paura di lasciarlo da solo in un momento di difficoltà (l'attacco di panico di cui scrive) potrebbero frenare il prendere una decisione definitiva sulla relazione.
Dalle sue parole emerge consapevolezza rispetto a ciò di cui ha bisogno (serenità) e rispetto a questa relazione, che comprensibilmente la fa stare molto male.
Penso possa esserle utile, per esplorare meglio alcuni aspetti della situazione, potersi rivolgere ad un Centro antiviolenza. Lì troverà del personale esperto sul tema e potrà essere ascoltata senza giudizio e nel rispetto delle sue volontà, tutelando la riservatezza di quanto racconterà. I servizi offerti sono gratuiti.
Sono disponibile qualora avesse necessità di ulteriori informazioni o avesse bisogno di una consulenza psicologica online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo

Dott.ssa Giorgia Colombo Psicologo a Lentate sul Seveso

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3 AGO 2023

Buongiorno Eleonora,
La violenza in un rapporto non è mai giustificabile. Essa può sempre degenerare se non è posta sotto l’attenzione dei partner e, se necessario, delle istituzioni. Inoltre è sempre falsa l’insinuazione che la violenza stessa sia dovuta ad atti o comportamenti rivendicati da colui che agisce secondo violenza. Pertanto credo sia importante per lei allontanarsi e non escludere, se continuano episodi di violenza e mobbing, allertare le forze dell’ordine.
In contemporanea può rivolgersi anche ad uno psicoterapeuta per farsi aiutare nel percorso di svincolo e per avere sostegno rispetto al l’elaborazione della violenza subita.

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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3 AGO 2023

Cara Eleonora, non esistono parlore più convincenti di altre, se abbiamo maturato la necessità di allontanarci da certe persone e certe dinamiche maltrattati e controllarti allora l'atteggiamento, più delle parole, sarà fermo e chiaro, non ti lascerai "manipolare" e non dovrai convincere nessuno; ma finché non avrai maturato questa chiarezza e fermezza dentro di te corri il rischio di non riuscire a prendere le dovute distanze e di ritrovarti invischiata in una rete senza sapere come uscirne.
Ti suggerisco di intraprendere un percorso per comprendere cosa ti impedisce di essere ferma e decisa e trovare le risorse per metterti in sicurezza.
Ti faccio i miei migliori auguri
Dottoressa Aniela Corsini

Dott.ssa Aniela Corsini Psicologo a San Benedetto del Tronto

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3 AGO 2023

Gentile Eleonora, si faccia aiutare in questo momento così difficile. Dia valore a quello che sta pensando e osservando della sua relazione e a come sta; il malessere che prova sembra un segnale molto chiaro di come non le piaccia questa situazione e probabilmente non si senta sicura. Lei ha da prendere decisioni importanti per sé, mettendo la sicurezza e il rispetto di sé al primo posto.
In bocca al lupo.
Lucia Orlando

Dott.ssa Lucia Orlando Psicologo a Roma

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3 AGO 2023

Buongiorno
Non devi permettere a nessuno di farti mettere le mani addosso.
Una persona che fa così non ti ama.
Ma ti considera un oggetto.
Ti consiglio di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per superare i problemi che presenti.
Dottssa
Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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3 AGO 2023

Cara Eleonora,

Mi dispiace molto sentire della situazione in cui si trova. È importante ricordare che nessuno merita di essere trattato con violenza, sia fisica che psicologica. La violenza non è mai giustificata e non è colpa sua.

Le consiglierei di cercare supporto da persone di fiducia nella sua vita, come amici, familiari o professionisti della salute mentale. Potrebbe essere utile parlare con loro della sua situazione e cercare il loro consiglio.

Quando parla con il suo ragazzo, è importante che esprima i suoi sentimenti in modo chiaro e assertivo. Potrebbe dire qualcosa come: "Mi sento ferita e confusa dalle tue azioni. Non posso accettare di essere trattata in questo modo. Ho bisogno di tempo e spazio per pensare a cosa voglio per il mio futuro."

Se si sente in pericolo o minacciata, non esiti a cercare aiuto immediato. Ci sono molte risorse disponibili per le persone che vivono situazioni di violenza domestica, compresi numeri di emergenza e rifugi.

Infine, ricordi che ha il diritto di essere trattata con rispetto e gentilezza. Non è sua responsabilità cambiare il comportamento del suo ragazzo o "meritare" il suo trattamento. Lei merita di essere felice e sicura nella sua relazione.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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3 AGO 2023

Salve Eleonora

È stata molto coraggiosa a porre una richiesta di aiuto su questo sito. È importante che lei dia ascolto alla parte di sè che percepisce che qualcosa con il suo fidanzato non stia andando per il verso giusto.
Attraverso un percorso di terapia si potrebbe lavorare a far emergere e rafforzare questa parte auto protettiva che, in un primo momento, le ha fatto anche decidere di lasciarlo.
Credo infatti, che la cosa importante non sia “sembrare convincente” quanto arrivare alla consapevolezza e alla decisione di volersi proteggere da comportamenti abusanti.
Non ci si “merita” di essere picchiati, si hanno sempre delle altre possibilità di scelta.
In un momento così delicato, qualora dovessero venire altri attacchi di panico, è meglio tornare dal terapeuta…che da un fidanzato violento.

In bocca al lupo

Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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3 AGO 2023

Buongiorno Eleonora, credo che non deve parlare con lui, ma con se stessa e domandarsi come mai sente il bisogno di convincere questa persona a lasciarla andare, come mai torna perché si fa venire un attacco di panico. Se soffre di ansia da separazione e questo lo fa diventare violento, questo è un suo problema e deve andare da uno specialista per curarsi.
La violenza non è giustificabile in nessun caso, meno che mai per le cose veniali che ha raccontato. Qualsiasi manipolazione trova il suo appiglio nel fatto che ci possano essere motivi validi per picchiare.
Se non riesce a spezzare dentro di lei da sola questa catena, si rivolga ad uno/a psicologo/a per lavorare sulla sua propensione a giustificare in alcuni casi la violenza.
Lo lasci senza dare spiegazioni o giustificazioni. Tutto ciò che c'è da sapere è sotto gli occhi di entrambi: il motivo per cui lo lascia è che lui è un violento. Punto.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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3 AGO 2023

Gentile Eleonora,
Capisco che tu possa provare emozioni contrastanti e sentirti disorientata. Hai assolutamente ragione nel dire che hai bisogno di serenità ed è fondamentale che tu ti ponga questo obiettivo per la tua vita personale e relazionale.
Dal tuo racconto emerge una situazione che sembra denotare una relazione tossica e violenta. È importante che tu chieda aiuto il prima possibile con l'obiettivo di allontanarti il prima possibile da questa relazione. Capisco che possa non essere facile ma è veramente importante creare le condizioni per allontanarti. Prova a contattare il centro antiviolenza della tua città o, se non hai modo, un/a psicologo/a delle tua città.

Un caro saluto,

Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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3 AGO 2023

Cara Eleonora,

gli abusi fisici e psicologici non possono essere messi sotto il tappeto, per quanto denunciarli comporti il più delle volte sensi di colpa e vergogna, nonostante si è vittime.
Ti invito a riflettere sull'urgenza di tutelare te stessa a chi di dovere e non protrarre oltre una relazione tossica, la quale tramite la violenza del suo partner, si è rivelata tale in modo incontrovertibile.

Sono a tua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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3 AGO 2023

Cara Eleonora,
la situazione che lei descrive non è solo dolorosa e triste, ma anche preoccupante.
Credo che lei non dovrebbe interrogarsi su come far cambiare lui (gli altri non cambiano se non scelgono di farlo) ma cosa dovrebbe dire a se stessa per mettersi al sicuro. La violenza, verbale e fisica, non è mai ammissibile né giustificabile. Se lei resta in questa relazione (non so da quanto vada avanti) e lascia che i comportamenti di lui divengano la norma, assumendosene anche la colpa, rischia di entrare in un circolo vizioso che può degenerare in condotte ben più gravi.
Non c'è nessun motivo, fatta salva la legittima difesa, che giustifichi un'aggressione. Tanto meno in quello che dovrebbe essere un rapporto d'amore.
Le consiglio di fare un percorso per comprendere a fondo le dinamiche di questa relazione e le motivazioni profonde che la tengono legata a questo ragazzo nonostante tutto e di confidarsi con la sua rete familiare e amicale affinché non resti sola in questo frangente.
Le auguro le migliori cose,
Annalisa Ilari

Dott.ssa Annalisa Ilari Psicologo a Scandicci

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