Il mio partner ha un figlio e non sa gestire la situazione

Inviata da elarbo · 25 feb 2024 Terapia di coppia

Salve, sono una donna di 32 anni ho una relazione da circa 3 anni con un uomo più grande di me (lui 45). Il mio partner ha un figlio di 12 anni che vive in un altro stato e viene a trovarlo cir ca ogni mese e mezzo, trattenendosi una decina di giorni e un mese o più d'estate. Questa situazione è sempre stato motivo di scontro tra noi e durante i periodi in cui il figlio è qua ci siamo sempre visti poco o niente. Lui vive/viveva in un bilocale con il bagno in camera e solo una stanza da letto. Quando il figlio viene dorme sul divano in soggiorno e questo ha sempre fatto si che io e il mio partner non dormissimo insieme in quei periodi, in quanto io ho sempre trovato inadeguato o promiscuo l'idea di noi che dormiamo in quella camera con la possibilità che il ragazzino entrasse per andare in bagno e in generale la mancanza di spazi privati per ognuno di noi. Da qualche mese la situazione è cambiata, io ho acquistato un appartamento con 2 camere da letto e il mio compagno ha proposto di venire a vivere con me. Ho accolto la proposta e abbiamo parlato di come gestire la situazione quando il figlio viene qua. Io ho dato il via libera al fatto che suo figlio dorma nell'altra camera in modo da garantire una continuità nella nostra relazione e convivenza. Il figlio è arrivato e in 10 notti (durante la giornata lavoriamo molto tutti e 2, specialmente io) lo ha portato uno volta a casa e per il resto è sempre rimasto a casa sua. Negli anni pensavo che fosse la mia riluttanza ad accogliere o entrare nella situazione "figlio" il problema e anche il mio compagno ha sempre sostenuto che non ci vedessimo in quei periodi perchè "io non accettavo il figlio". Ora che però la situazione è cambiata e così la mia attitudine nei confronti della cosa (dato che ora stiamo insieme da tempo e "viviamo" assieme) mi rendo conto che forse la mia riluttanza non partiva solo dalle mie remore mentali ma probabilmente anche da parte di un atteggiamento da parte del mio compagno. Quando il figlio non c'è siamo affiattati, organizziamo il tempo libero insieme e le sere e le notti dormiamo insieme, ma quando il figlio è venuto questa volta non ho visto un atteggiamento diverso da parte del mio compagno. Premetto che capisco benissimo che lui abbia bisogno di spazi con il figlio e io, specialmente per il mio lavoro che mi occupa molto tempo, non mi aspetto (e non avrei il tempo) di condividere altri spazi della giornata ma forse ingenuamente pensavo che dal momento in cui si convive e a casa c'è uno spazio anche per il ragazzino, fosse scontato che almeno qualche notte la passassero qua. Invece il mio compagno anche stavolta è molto assente e lo ha portato a casa una sola notte (in cui io sono rientrata alle 21.30 da lavoro e il giorno dopo avevo sveglia presto). Avevo chiesto al mio compagno di trovare degli spazi in cui io possa entrare più in confidenza con il ragazzino dato che quando viene un mese intero l'estate trovo assurdo interrompere la nostra convivenza e frequentazione, ma lui non lo ha fatto. Sembrava che il problema fossi io che non accettassi la situazione, ora invece sembra che lui non sappia gestire la cosa. Certo, non mi aspetto che dormano da subito a casa tutte le notti, potrebbe diventare pesante per entrambi (me e il figlio) visto che ci conosciamo poco, ma pensavo che gradualmente volessimo lavorare per arrivare a un nuovo equilibrio, in cui il figlio è il benvenuto e noi non dobbiamo cambiare completamente la nostra routine a causa di questo. Ora il ragazzino riparte e tornerà per un'altra settimana tra un mese e mezzo, e sarà l'ultima occasione per normalizzare la cosa prima del mese estivo. Questo mi porta tanti dubbi e mi fa pensare che forse sarebbe il caso di troncare la relazione con il mio compagno che pare non intenda fare sforzi per raggiungere un equilibrio diverso. Per me accettare il compromesso di avere una relazione ON/OFF e una convivenza ON/OFF è impensabile nel lungo termine, ma il mio compagno risponde che "è solo una settimana, possiamo anche non vederci". Mi sembra stiamo perseguendo 2 obiettivi diversi e non mi sembra giusto. Sono io ancora che sbaglio o lui un eterno immaturo?

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