Come gestire un figlio che va via in malomodo
Buon giorno, premetto che io e il padre di mia figlia ci separammo quando lei era molto piccola e avevano 23 e 27 anni. I rapporti non sono stati semplici e l'astio si è spesso sentito( lui non si è mai preso responsabilità) . Mia figlia ha quindi abitato con me e nel tempo sia il padre che io ci siamo creati una famiglia. Col tempo mia figlia, sempre con alti e bassi ha man mano manifestato sentimenti opposti, problemi con entrambi in modo alternato. Settimana scorsa dopo una lite tra me e lei è andata a vivere dal padre decidendo anche di cambiare presto residenza. Mi ha detto, ora a 19 anni, che secondo lei io sono stata troppo rigida e non si sentiva in grado di esprimersi ed esser capita. Da un anno ha una relazione con un'altra ragazza che conosco e ho sempre accettato finché, ultimamente mia figlia mi ha raccontato varie cose preoccupanti. Questa ragazza è sotto psico farmaci e va da una psicologa per forte depressione, minacce di suicidio e totale isolamento. La famiglia della ragazza è in crisi perché non riescono a gestirla. La ragazza si è aggrappata a mia figlia come unica salvezza e quotidianamente la inonda di problemi e pesantezza (chiamate notturne perché da sola la ragazza non dorme, ecc). Mia figlia dice che non le pesa ma io sono preoccupata e dopo aver cercato di farle capire che la situazione non va bene, c'è stata una lite. Lei dice che vuole spazio per riprendere se stessa e qui non è un ambiente per lei. Io dopo 19 anni faccio una fatica estrema tra senso di colpa e la gestione di un vuoto che mi sta distruggendo. Mia figlia non ha molte amicizie e con questa ragazza sta in una bolla di isolamento e chiusura (abitano tra l'altro in città lontane). Chiedo aiuto per gestire questo senso di vuoto e la colpa di non aver fatto niente di utile per aiutarla e non averle dato emotivamente quello che avrei dovuto. Grazie