Sono sempre stata una ragazza sola e piena di complessi fino a un anno e mezzo fa , quando conobbi il mio attuale ragazzo.
Fino ai primi 11 mesi siamo sempre stati insieme, ci sentivamo in perfetta sintonia, ogni giorno era sempre diverso e con discussioni nuove, tra noi c'era piena fiducia e io mi sentivo felicissima.
Poi siamo stati lontani due mesi a causa delle vacanze. Durante queste sono stata male, mi sentivo terribilmente sola anche perché non venivo accettata dalle nuove conoscenze , piangevo quasi tutti i giorni ed ero dimagrita di 5 kg. Nel frattempo avevo incominciato a provare invidia nei confronti del mio ragazzo che veniva sempre cercato da tutti e faceva continuamente nuove amicizie.
Finite le vacanze mi sono accorta che il nostro rapporto era cambiato, soprattutto a causa mia che durante l'estate me la prendevo con lui e a volte lo evitavo.
Questa cosa mi ha sconvolta anche perché ero sempre stata convinta che il rapporto tra noi due non sarebbe mai cambiato.
Oramai sta situazione va avanti da 3 mesi. Sento che ci siamo allontanati.
La mia autostima é bassissima e non mi sento all'altezza di nulla. Le nostre conversazioni sono monotone (prima ogni cose era oggetto di una nuova discussione), ci vediamo poco perché lui ha cambiato scuola. Viene sempre cercato da molte sue amiche tra cui moltissime sono davvero belle e lui nei loro confronti é molto affettuoso e a volte me la prendo per questo . Quando stiamo insieme spesso mi rattristo e mi passa la voglia di fare tutto e a volte non so neanche cosa dire (prima lui era l'unica persona con cui mi sentivo naturale), me la prendo con niente e non mi sento per nulla serena e appagata ma ho il costante bisogno di certezze e spesso con lui mi sento apatica(?) Mi passa la voglia di parlare, ridere..
Lui nei miei confronti é premuroso e si vede che ha solo me per la testa ma mi manca il legame che avevamo prima:quando parlavamo e scherzavamo di tutto, eravamo sempre naturali e felici.
Non voglio lasciarlo e con lui in fin dei conti mi trovo bene come con nessuno.
Non so cosa ho, non so cosa mi é preso.
Vedo che lui ci sta male e pensa di non rendermi più felice ..
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13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Giulia,
forse a qualche livello sei consapevole che stai facendo di tutto per far allontanare il tuo ragazzo che, quando si convincerà del tutto di non essere capace di renderti felice, per il tuo bene ti lascerà. E' questo che vuoi?
Se la risposta è "sì" puoi continuare così che vai benissimo.
Se invece è "no" devi continuare con le giuste riflessioni che hai fatto quando hai parlato di invidia e di bassa autostima nonchè di senso di inadeguatezza e di incompetenza socio-relazionale.
Ti suggerisco di confidare queste tue difficoltà ai tuoi genitori chiedendo di essere sostenuta per un percorso di psicoterapia che ti sarà molto utile per la tua crescita personale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
20 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giulia,
l'unica, in questi casi, è sentirsi anche telefonicamente o in altri modi da definire, per poter approfondire il suo discorso, conoscerla e aiutarla.
Naturalmente sono a sua disposizione,
dott. Giancarlo Gramaglia
15 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giulia, scusi, ma cosa è successo in quei due mesi di vacanza? Qualcosa di concreto (litigi in famiglia, con amici cari, etc.), oppure è stata "solo" la mancanza del suo ragazzo? Io credo che bisogna partire da qui e risalire alle cause che la facciano sentire con così bassa autostima ed, addirittura, avere il dubbio di essere "dipendente affettiva" (non mi sembra questo il caso). Credo che sia arrivato il momento per una psicoterapia, di qualunque orientamento, ma trovando il terapeuta "giusto" per lei, ovvero che la faccia sentire sicura e protetta nel setting terapeutico, pur non assecondando tutto ciò che dice, ma offrendole punti di vista diversi dai soliti. Credo che i suoi vissuti emotivi estivi siano rilevanti in quanto proprio quel momento di assenza ha fatto emergere vissuti più profondi, che ci sono sempre (cioè, fin da quando era più piccola) stati ma che sono emersi non in modo continuativo. Per esempio, nelle relazioni, anche con amici, parenti, insegnanti, come si gestisce? Nelle precedenti relazioni con un partner, adottava lo stesso comportamento o faceva qualcosa di diverso?Etc.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista Postrazionalista-Roma
14 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Giulia,
spero che le risposte dei colleghi siano per te spunto di riflessione.
Da quello che hai scritto, mi sento di dire che il nocciolo del problema non sia la dipendenza affettiva su cui tu ti interroghi, ma piuttosto "l'autostima bassissima" e il "non sentirti all'altezza di nulla", disagio che dici di aver sperimentato da sempre: è davvero difficile instaurare della relazioni sentimentali o amicali soddisfacenti e che facciano star bene partendo da questi presupposti.
Tu ci eri riuscita almeno all'inizio con il tuo ragazzo e questo mi fa intravedere una tua potenzialità, ma condivido l'utilità di un confronto con un professionista che ti aiuti a capire da dove nasce un'idea così negativa di te stessa, in che modo influenza i rapporti che hai con gli altri (la profezia che si autoavvera), e a scoprire o ri-scoprire quelle che invece sono le tue qualità e punti forza che potresti mettere in gioco.
Ma quanti anni hai? Il primo passo, spesso inaspettatamente molto utile, potrebbe essere quello riuscire a parlare con i tuoi genitori, che poi eventualmente potranno sostenerti nella ricerca di uno psicologo.
Dott.ssa Stefania D'Agostino, Psicologa e Psicoterapeuta in formazione Modena
14 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno gentile Giulia,
quello che le è accaduto durante la separazione estiva è il risultato di aver messo in pausa le sue specifiche difficoltà relazionali che durante i mesi in cui si vedeva regolarmente con il suo ragazzo era sicura di aver superato grazie all'amore. Ma non è cosi che funzioniamo, c'è una fase di luna di miele nel rapporto che dà la sensazione alle persone di poter superare tutto, poi, nell'approfondimento del rapporto, le difficoltà tornano. Il problema dunque non è questo rapporto ma i suoi specifici problemi relazionali. Il suggerimento è verso una psicoterapia ad approccio psicodinamico. Il rischio è quello di pensare che dipenda dagli altri, dai fidanzati, mentre solo lei può cambiare verso l'apertura.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Giulia
mi sembra che lei stia mettendo in atto un meccanismo chiamato "la profezia che si autoavvera": lei è sempre stata così sicura di essere inferiore al suo ragazzo, di non meritarlo e che prima o poi lo avrebbe perso che sta mettendo alla prova il legame con lui per mezzo di comportamenti disfunzionali che hanno lo scopo di permetterle di giungere alla "certezza" (che è "consolatoria" anche se negativa) della "logica conclusione" della storia che lei si aspettava sin dall'inizio.
E sembra che la crisi per lei sia cominciata durante questo distacco estivo da lui.
Che cosa le ha messo in moto il distacco? Insicurezza? Senso di annichilimento? Sensazione di aver perso un punto di riferimento? Paura?
Come vede le risposte potrebbero essere tante, corrispondere ad una precisa visione della realtà, di se stessa e dell'altro.
La questione meriterebbe di essere approfondita con qualche colloquio di consulenza psicologica, in quanto il "come venirne fuori" dipende dalla sua visione della vita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stefania D'Antuono