Ho un padre piuttosto violento, cosa posso fare?
Salve a tutti, sono una ragazza di 26 anni e vivo in una famiglia difficile, per il fatto che mio padre è un tipo abbastanza violento che impedisce a me, mia madre e mia sorella (la quale però è sposata quindi soffre relativamente meno) di condurre una vita serena. Per lo più si limita a violenza verbale e psicologica, insulta pesantemente, ci sminuisce e ci considera delle nullità, non collabora per niente nella vita casalinga (facciamo tutto noi, tagliamo l'erba, spaliamo la neve, ecc, e speriamo che niente si rompa perchè altrimenti "apriti cielo" dato che non sa fare niente se non bestemmiare). Ogni tanto però non si limita a quello e a volte volano oggetti (piatti ma anche sedie), sberle, minacce pesanti ("vi chiudo fuori casa e non vi faccio più entrare", "vi ammazzo" - detto con il coltello in mano) e recentemente ha preso mia mamma per i capelli e me per il collo perchè sono intervenuta in sua difesa. Gli episodi di violenza verbale sono pressochè quotidiani, quelli più gravi sono più rari. Ciò non toglie che comunque noi viviamo nell'ansia di cosa potrebbe dire/fare ogni giorno, non ci fidiamo di lui, a volte abbiamo paura, insomma non siamo serene e spensierate perchè lui non è normale; io sono convinta che abbia dei seri problemi perchè non riesco a capacitarmi di come possa non capire quanto ci fa soffrire e quanto sia sbagliato il suo atteggiamento. Il matrimonio non si è mai interrotto per motivi economici, per mancanza di sostegno e aiuto da parte di parenti e amici, per paura e per la speranza (puntualmente disillusa) che "un giorno magari cambierà". Lui ovviamente non vede il problema quindi sarebbe inutile e controproducente per noi portarlo da psicologi o altri specialisti; si era calmato un attimo anni fa quando mia madre l'aveva seriamente minacciato di divorziare ma lui difronte all'avvocato ha negato tutto e ha minimizzato (la doppia personalità è la sua specialità, infatti in giro tutti dicono che sia simpatico, non immaginate che rabbia mi viene quando sento questa cosa). Io, mia madre e mia sorella abbiamo sempre tenuto duro e ci siamo arrangiate come potevamo per affrontare il problema ma non ci siamo mai aperte del tutto con nessuno. Ovviamente questa situazione incide sulle nostre vite e io vorrei fare qualcosa di più di quello che faccio, mi piacerebbe risolvere il problema alla radice ma purtroppo non posso perchè andarcene io e mia madre da sole non possiamo, lui è un codardo e invece di andarsene gli fa comodo trovare "la pappa pronta", di chiedergli di collaborare non se ne parla nemmeno... che fare? La mia situazione psicologica è complicata dal fatto che io e il mio ragazzo non stiamo passando un bel periodo; stiamo provando a ricostruire il nostro rapporto dopo che ci eravamo lasciati un anno fa, lui mi aveva lasciato perchè non si sentiva amato e diceva che io ero presa da tutti i miei problemi e non vedevo lui (problemi di cui sopra, che lui sapeva, magari non proprio approfonditamente ma sapeva). Mi ha detto che vuole la mia felicità ma che con questa situazione dietro non l'avrò mai del tutto, quindi è stato lui a chiedermi di informarmi se si possa intervenire in qualche modo, in previsione di una vita futura insieme che possa essere il più serena possibile. Io mi sono già rivolta ad una psicologa per cercare di lavorare su di me e prendere le distanze il più possibile dalla negatività di quest'uomo e far sì che essa non incida troppo sulla mia vita e quindi sul mio ragazzo; posso fare altro, considerate le premesse che ho fatto? Non vorrei che lui mi lasciasse perchè non se la sente di costruire qualcosa con me per il fatto che purtroppo ho questo problema. Se così fosse lui sarebbe davvero stupido, no? Grazie mille per l'attenzione, confido nei vostri consigli. Elena