Purtroppo i miei sono della mentalità che picchiando i figli questi si educhino meglio, non è colpa loro perchè pure loro sono cresciuti in condizioni violente e non hanno mai accarezzato l'armonia e la conprensione, mio padre particolarmente pensa di risolvere tutto con le botte, ha solo questo difetto, a volte vorrei proprio uccoderlo con le mie mani per come mi tratta, è davvero selvaggio.
non so cosa fare per risolvere, urge il vostro aiuto.
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21 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Caro Anonimo,
la tua situazione è piuttosto delicata. La violenza domestica è un reato e in quanto tale viene trattata. Mi spiego meglio: tu potresti denunciare tuo padre per maltrattamenti (andando ad esempio alla caserma dei carabinieri). In quanto minorenne, i servizi sociali del tuo comune sono tenuti a monitorare la situazione familiare e, se lo ritengono opportuno, allontanarti dalla tua famiglia ed affidarti a terzi. La violenza e il clima poco sereno possono lasciare delle ferite molto profonde, ti consiglio di parlarne con un adulto, magari con un parente.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione
21 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile ragazzo,
hai ben compreso che i genitori maltrattanti e violenti sono stati a loro volta maltrattati e fatti oggetto di violenza lungo una catena intergenerazionale che sarà bene interrompere.
E' perciò augurabile che tu non contribuisca a prolungare questa catena e per questo non puoi restituire a tuo padre aggressività fisica.
Tuttavia, puoi cercare di fare prevenzione evitando di fare cose che scatenino la sua aggressività e cercando di fargli capire col dialogo che picchiare i figli non solo non è un buon metodo educativo ma è un reato indicato nel diritto di famiglia (art. 154 legge 5.4.2001) per il quale potrebbe essere denunciato alle Autorità con sgradevoli conseguenze per tutta la famiglia.
Puoi aggiungere che per essere aiutati relativamente a questo tema della violenza intrafamiliare si può ricorrere alla psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
21 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile ragazzo,
hai ben compreso che i genitori maltrattanti e violenti sono stati a loro volta maltrattati e fatti oggetto di violenza lungo una catena intergenerazionale che sarà bene interrompere.
E' augurabile perciò che tu non contribuisca a prolungare questa catena e per questo non puoi pensare di restituire a tuo padre aggressività fisica.
Tuttavia puoi cercare di fare prevenzione evitando di fare cose che scatenino la sua aggressività e cercando di fargli capire col dialogo che picchiare i figli non solo non è un buon metodo educativo ma è un reato previsto dal diritto di famiglia (art. 154 legge 5.4.2001) per il quale potrebbe essere denunciato alle Autorità con sgradevoli conseguenze per tutti.
Puoi anche aggiungere che per essere aiutati relativamente a questo tema della violenza intrafamiliare si può ricorrere alla psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
21 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Anonimo,
la violenza domestica va decisamente segnalata. È un reato grave che va denunciato. Certamente è una condizione complessa da affrontare, ma è molto doloroso rimanere passivi e affrontare silenziosamente ferite continue, a tutti i livelli, da parte di tutta la famiglia. Consiglio vivamente di segnalare la situazione presso il Consultorio della tua zona, in modo che ti sappiano aiutare ad affrontare la tua condizione e trovare il modo di tutelarti al meglio. Queste storie di violenza sono tantissime. Tantissime le persone ne sono vittima, di qualsiasi età. Non ha importanza alcuna se le violenze sono verbali o fisiche, né se conseguenza di un'educazione (diseducazione) generazionale. Non esistono giustificazioni. Proprio per questo va fermata l ondata che crea generazioni di sifferenze continue. Parlane comunque con qualsiasi persona di cui tu ti fidi. Un grosso augurio.
