Salve, mi chiamo Raffaele. Ho 20 anni e sono fidanzato da quasi 5 con la mia attuale fidanzata. Ha una situazione a casa a dir poco disastrosa, padre violento e "dittatore" e madre succube del padre.
Tipico papà che sfrutta ogni stupidaggine per creare scompiglio e litigi continui arrivando spesso anche alle mani. La mamma non riesce a reagire e la mia ragazza definisce la sua vita a casa un inferno e afferma che non è sicura di riuscire mai a superare questo trauma. Dice che avrà per sempre l'ansia e ha paura che io possa diventare come il padre nonostante i miei comportamenti siano distantissimi da quelli del padre.
Purtroppo le vicende succedono sempre quando non ci sono io con lei e quindi "virtualmente" è quasi impossibile aiutarla e mi sento inutile e la cosa non mi fa stare bene. Concretamente cosa posso fare? Sono 4 anni che la storia va avanti e sono stufo, ormai a quasi 21 anni vorrei poter essere in grado di fare veramente qualcosa..
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10 DIC 2018
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Gentile Raffaele,
Sia lei sia la sua fidanzata siete molto giovani. Allo stato attuale lei non può fare nulla per intervenire nel rapporto familiare e forse è un bene che gli episodi raccontati dalla sua ragazza accadano quando lei non è presente. Si troverebbe a reagire ad uno schema familiare che, per quanto sbagliato e condannabile, ha delle sue dinamiche interne ben stabilite. I suoi interventi finirebbero per rompere in modo altrettanto violento questi schemi, poiché sembra molto sotto pressione. La cosa che lei può concretamente fare è stare vicino alla sua compagna e farle capire con i gesti, oltre che con le parole, che lei è una persona che non agisce secondo l'istinto dello scontro violento (verbale e/o fisico). Inoltre, se le condizioni attuali lo permettono e se le famiglie non si opporrebbe a questo potreste pensare di costruire la vostra vita insieme in modo più stabile e responsabile condividendo lo stesso tetto. Se ciò non fosse possibile per diverse ragioni personali o materiali, lei cerchi di concentrare le sue energie su questo rapporto, nel quale ha investito gli anni più 'acerbi' della sua vita. La sua ragazza e la mamma, se lo riterranno opportuno potranno rivolgersi ai tanti servizi resi disponibili per la gestione di situazioni familiari violente e prevaricanti.
Ci tengo a farle notare che spesso la percezione di ciò che ci viene raccontato può essere amplificata dai nostri sentimenti e, pertanto, si finisce per sovrastimare o sottostimare la reale situazione.
11 DIC 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Raffaela, mi sembra che la sua fidanzata sia condizionata da suo padre, sia sul piano materiale, ovvero quando è in casa con lui, sia sul piano psicologico perché teme di rivivere questi comportamenti anche quando è con lei. L'aiuto immediato è di ricorrere ad uno psicologo per rendersi più separata dalla figura paterna. Poi di andare a vivere assieme, se ciò è possibile dal punto di vista economico.
Può rivolgersi ad uno psicologo della sua zona o ad uno lontano che usi Skype.
In bocca al lupo!
11 DIC 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissimo,
la situazione della sua ragazza, e di riflesso la sua, è molto complicata. Le dinamiche interne a quella famiglia sono di tipo sadico, anche a livello fisico, e se lei ne può stare alla larga meglio, così non peggiora la situazione.
Il mio consiglio è quello di andare a vivere assieme in modo da far allontanare la sua fidanzata da un contesto familiare che non la aiuta in nessun modo. Se questo non è possibile, consiglio alla sua ragazza un percorso terapeutico con uno psicologo perché è del tutto invischiata in queste dinamiche perverse: teme che anche lei possa adottare i comportamenti del padre, cioè sta proiettando la figura paterna interiorizzata su di lei. Può rivolgersi ad un bravo psicologo della sua zona (su questo sito ce ne sono migliaia) oppure uno lontano ma che usi Skype.
In bocca al lupo e rimango disponibile per ogni chiarimento.
10 DIC 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Tutto sommato condivido i consigli della Collega dr.ssa Noseda. Bisognerebbe capire se il padre è così aggressivo per suoi gravi disturbi oppure ha dei vantaggi, come dominare ed avere l'obbedienza della figlia. In ogni caso farei di tutto per allontanarmi.
dr. Leopoldo Tacchini
10 DIC 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Raffaele,
Concretamente in che modo potrebbe aiutare la sua compagna? Non penso ci sia un modo concreto, se non decidere di andare a vivere insieme prendendo delle distanze. Potete farlo?siete economicamente indipendenti? L'unico modo concreto sarebbe quello di intraprendere un percorso psicologico, online o da un professionista della vostra zona. Se la sua compagna non possibilità economiche può sempre rivolgersi ai servizi pubblici.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi scriva
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda