Salve, sono una ragazza di 20 anni appena compiuti. Fin da quando ero piccola ho riscontrato parecchie difficoltà in ambiti che agli occhi dei miei compagni di scuola di allora risultavano anche molto semplici. Ricordo di aver vissuto questa condizione con estrema sofferenza. Il discorso non si estendeva a tutte le materie, ad esempio in Italiano mi collocavo ad un livello medio/alto. Il rendermi conto della discrepanza tra i miei risultati e quelli degli amici, pressioni provenienti dalla mia famiglia e molti altri fattori che non starò ad elencare perché richiederebbero troppo tempo, ha fatto sì che strutturassi un'idea di me molto fragile e quella che penso potrei definire una vera e propria resistenza allo studio. A questa idea fragile se n'è così affiancata una grandiosa, di cui sono consapevole solo parzialmente. Se non riesco a dimostrare l'intelligenza che desidererei possedere (per giustificare il mio sentirmi speciale derivato appunto in parte anche da questo "narcisismo" di copertura) cado in uno stato di "depressione" da cui non mi sollevo fino a che non trovo conferme a sostegno di una tesi che paradossalmente so essere non veritiera. E' una situazione di estrema sofferenza! Dovrei semplicemente accettare di non essere intellettivamente dotata, ma non ci riesco, è un dolore straziante. Come se a quest'idea fosse legata quella di meritare l'affetto di mio padre che mi ha sempre dimostrato chiaramente di ritenermi una stupida (probabilmente a ragione).
Uno degli aspetti che trovo più complicati consiste nel rendermi conto del legame tra più elementi. Una volta che viene presentato in modo esplicito sono (credo) in grado di cogliere il nesso, ma se nessuno mi dice che appunto esiste un certo legame, non mi riesce di vederlo. Esistono esercizi mirati a potenziare le capacità logiche deduttive ed abduttive?
Non mi voglio arrendere alla mia stupidità!
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15 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno gentile Alessia,
leggendo la sua richiesta sono rimasta stupita dalla sua capacità di riflessione su se stessa e non credo proprio che Lei sia stupida quanto intrappolata in dinamiche psichiche complesse create da dettami familiari - come Lei stessa ha evidenziato - che la preferiscono perdente e stupida. Lei può anche concentrarsi su esercizi potenziativi ma ritengo che un percorso di psicoanalisi di tipo lacaniano la potrebbe aiutare a ritrovarsi e a "potenziare" finalmente la sua personalità unica al di fuori da schemi preconfezionati o preferiti da altri.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione
Resto a sua disposizione se lo desidera
Cari saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
17 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buon giorno Alessia, leggendo la Tua lettera, scritta con grande proprietà di linguaggio, con eccellente capacità espressiva, con autoconsapevolezza, ho un'impressione diametralmente opposta a quella che Tu dichiari di Te. Secondo me sei molto intelligente e sensibile. é più un problema di autostima. Poi dai un indizio prezioso quando cito Tuo padre e le sue affermazioni svalutative nei Tuoi confronti. Inoltre considera che non c'è un solo tipo di intelligenza ma molti. Forse Umberto Eco (per fare un esempio) era uno zero in matematica. Eintein ha cominciato a parlare a 5 anni, ed è sempre stato molto scarso a scuola.
Voglio dire che sarebbe opportuno l'aiuto di un bravo psicoterapeuta che Ti aiuterà a superare questa sensazione di inferiorità, ripeto a mio avviso assolutamente immotivata.
Resto a Tua disposizione e Ti saluto con simpatia. Dr. Marco Tartari, Asti
15 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Alessia,
cosa intende lei per intelligenza? Da quanto scrive parrebbe considerare unicamente quelle abilità con le quali sente di avere meno dimestichezza... Ma cosa rende una persona intelligente ai suoi occhi?
Sembrerebbe, sempre dalle sue parole, importante soddisfare alcuni requisiti, forse sulla scorta delle aspettative paterne, per sentirsi davvero tali e meritare considerazione.
In quest'ottica ritengo che sarebbe utile per lei lavorare su questo sottile legame in terapia.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
15 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Alessia,
in un campione di individui come può essere una classe scolastica, tra le tante capacità e abilità, anche le qualità intuitive, la velocità nel fare dei collegamenti logici ed il livello di intelligenza generale segue una distribuzione gaussiana con un minimo ed un massimo.
In altre parole c'è chi è poco dotato, chi è molto dotato e chi sta più o meno nella media e stia certa che lei non è stupida e sta nella media pur avendo delle difficoltà in alcune materie scolastiche.
Qui c'è da un lato un errore educativo di base da parte di suo padre che l'ha fatta sentire stupida e, dall'altra, la sua ribellione che è opportuna ma se eccessiva rischia di farla sentire sempre insoddisfatta anche quando non dovrebbe essere così.
Pertanto, le suggerisco un percorso di psicoterapia finalizzato a farle recuperare il giusto livello di autostima cioè non troppo basso da farle vivere complessi di inferiorità nè troppo elevato da farla scivolare nel narcisismo o nel delirio di onnipotenza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Alessia
da quello che ha scritto non ho avuto affatto l'impressione che lei sia una stupida, anzi ha ottime capacità riflessive. Da come lei stessa ha detto, anche a scuola non aveva voti bassi (almeno non in tutte le materie) e ciò significa che le sue capacità cognitive sono nella norma.
Piuttosto credo che lei abbia sviluppato una bassa autostima e questo la condiziona enormemente: se lei per prima crede di essere stupida, come possono gli altri vedere le cose diversamente? Inoltre, il nesso da lei espresso tra risultati ottenuti e affetto (di suo padre) mi sembra molto indicativo e argomento su cui indagare.
Dunque, premesso che ci sono sicuramente degli esercizi pratici per potenziare le proprie abilità, io sono convinta che ciò di cui lei ha veramente bisogno è una psicoterapia (psicodinamica) che le permetta di comprendere le dinamiche inconsce e le motivazioni profonde che stanno alla base del suo comportamento e delle sue convinzioni.
Cordialmente