Ho sprecato i miei anni universitari?
Buongiorno, sono un ragazzo di 24. Mi rivolgo a questo forum perchè non saprei a chi rivolgermi e spero di essere breve nell'esporre la mia questione, anche se non so se ci riuscirò.
Vi metto subito le cose in chiaro, vi scrivo perchè mi reputo un fallimento totale e non so cosa farci, non credo in me stesso.
Ma partiamo dal principio. Nel 2017 mi diplomo, diploma di liceo, ottenuto con un buonissimo 85 di cui sono sempre stato molto felice. L'estate di quell'anno la passo nella spensieratezza più assoluta, non pensando all'università e posticipando la scelta fino ad agosto. In questo mese inizio ad informarmi e vedo che c'è una facoltà e una laurea che mi piacciono molto: Scienze politiche. Sì, lo so cosa si dice di scienze politiche, ma io all'epoca non lo sapevo e la scelta che feci fu letteralmente guidata dal cuore e dalle mie preferenze. In Scienze politiche mi laureo nel 2020 con un buon 107 e mi iscrivo subito a Relazioni internazionali, sempre una scelta fatta col cuore. Ed eccoci arrivati ad oggi: 2022, 24 anni, a meno 5 esami dalla laurea, ho messo in discussione tutto. Amo ancora tantissimo quello che studio ma mi chiedo se troverò mai un lavoro. Io ho lavorato fin dalla fine del primo anno universitario, prevalentemente "lavoretti" quali fattorino o barista, per avere una maggiore indipendenza finanziaria, ma ad oggi mi rendo conto che in mano, a parte una certificazione di inglese di livello quasi C2 e uno stage fatto per l'università, non ho nulla di solido nè di concreto. Ho una laurea che è reputata da tutti (almeno così leggo nei forum) inutile e non ho esperienze che compensino questa inutilità. Ecco perchè mi sento un fallito. Inoltre, a 24 anni vivo a casa coi miei e questo mi fa sentire ancora più fallito. Ho vari amici che stanno facendo l'università fuori sede, cosa che io ho reputato sempre inutile a meno che non si vada in un'università di prestigio quale la Bocconi, ma io "subisco" questo fatto e vedere loro fuori casa e io dentro con i miei è, per me, un fallimento totale. Aggiungiamo a questo che con i miei e con mio fratello non ho praticamente alcuna relazione. Mi sono molto isolato da loro negli ultimi tempi, non gli ho mai parlato delle mie ansie e delle mie paure in tutti questi anni universitari e questo (forse) perchè sinceramente neanche i miei si parlano tra loro e non hanno un bel rapporto di coppia. Ne deriva che io a casa sono solo, silenzioso, taciturno, quasi evito di parlare perchè tanto non abbiamo niente da dirci e rispondo a monosillabi alle domande. La cosa "divertente" è che io no sono così. Con gli amici, ma anche con gli sconosciuti, credo di essere una delle persone che più si lasciano andare, divertente, simpatico, gentile ... il contrario di quello che sono qua. Sono una sorta di Dr. Jekyll e Mr. Hyde e me ne rendo conto. La mia ex me lo faceva sempre notare e mi diceva che con loro ero una persona completamente diversa. Sta di fatto che proprio perchè non ho dialogo con i miei, in casa mi sento un peso, a questo si aggiunga che a 24 anni io speravo di essere fuori casa, anche con dei coinquilini, ma rimango qui dentro. Ma non è solo questo che mi fa sentire un fallimento. Sempre paragonandomi ai miei amici (lo faccio sempre purtroppo), non noto altro che sicurezza in loro e insicurezza e fallimento in me. Loro sanno che lavoro vogliono fare, io so che mi piace l'ambito della politica internazionale ma non CHE lavoro fare in futuro. Loro fanno ingegneria, chimica, io faccio scienze politiche. Loro hanno un futuro perchè anche se non hanno mai fatto alcun lavoretto come ho fatto io nella vita, hanno scelto la laurea giusta, io no, a quanto pare ho sbagliato anche quella. Ho amici all'estero in Erasmus, mio cugino è appena tornato da un Erasmus a Madrid e li vedo così sicuri di sè, così intreprendenti, cosa che io non sono. Infatti no ho mai fatto l'Erasmus, sinceramente perchè non era di mio interesse, ma ammiro la loro intraprendenza e odio il fatto di non essere così. Ancora, ho un amico che ha studiato qualcosa come economia applicata al settore alberghiero, manda in giro 10 curricula, 5 hotel lo contattano per un colloquio e per farlo entrare nel loro staff. Io mando il curriculum in giro, in realtà afferenti la mia sfera e su 30 mandati, solo 3 dicono ok per un colloquio. Faccio il colloquio felice e spensierato ma alla fine non ottengo mai quel responso positivo che mi aspetto. "Le faremo sapere, prima dobbiamo confrontarci con..." eccetera eccetera.
Per concludere, questi sono i tre "assi" del mio fallimento: una laurea inutile in cui ho ottimi voti, una famiglia con cui non parlo ma con cui vivo, amici a cui voglio un mondo di bene ma di cui mi sono sempre sentito inferiore. Avevo una morosa che mi aiutava a superare queste mie ansie perchè sapeva come prendermi, ma l'anno scorso ci siamo separati, più per volontà mia che sua e fatalità da quando ci siamo separati lei è andata a vivere via con dei coinquilini e forse farà un master nell'ambito sanitario, come a dire che probabilmente ero una zavorra anche per lei dato che ha fatto scelte importantissime dopo che ci siamo lasciati.
Ringrazio già chi voglia scrivere qualcosa e rispondere a questo lamento di uno che ogni giorno che passa è sempre più perso tra ansie, dubbi, paure e fallimento. Ma in realtà ringrazio chiunque abbia letto questo post anche solo per avermi ascoltato.