Ho problemi con mia suocera

Inviata da Cri85 · 13 lug 2016 Terapia familiare

Buongiorno,
scrivo perché ho un problema che sicuramente riguarda la maggior parte delle donne, cioè mia suocera. Sono insieme al mio compagno da quasi sette anni e conviviamo da due anni.
Appena mi ha presentato sua madre, devo essere sincera, mi ha fatto un'impressione strana: da un lato una donna amorevole che si è presa cura dei figli, dall'altra una donna montata di testa che non fa altro che ostentare ciò che ha. È una donna divorziata da dieci anni a causa dei problemi di alcool, gioco e tradimenti da parte del marito e ciò che trovo di cattivo gusto è che la prima volta che mi ha incontrata ha iniziato subito a sputare veleno sull'ex marito (mi conosci da appena dieci minuti!).
Successivamente ha adottato e adotta tutt'ora il classico comportamento della suocera amica. Io inizialmente mi sono fidata di lei, raccontandole anche fatti privati della mia famiglia. Ero ingenua, avevo 19 anni e mi sono fidata come una stupida visto che ora non fa altro che usare queste cose per ferirmi velatamente. Vi racconto alcuni episodi per far capire meglio la sitsituazione:
- ha tirato fuori ben spesso l'argomento delle ex del mio compagno, dicendo quanto era bella e brava la prima;
- arriva e dice: "devo dimagrire, ho la pancia"--> è pelle e ossa ed in più lo viene a dire a me che non sono grassa ma un po' di pancia ce l'ho;
- mio padre si è sposato con quella che è stata la sua compagna per sedici anni e a cui io voglio bene come se fosse mia madre e mi hanno cresciuto loro. Hanno avuto una figlia che io amo alla follia e la strega dice: "tu sei una figlia di serie B, tuo padre ormai una vita se l'è fatta, non rientri nel suo nucleo familiare" --> come fai a permetterti di dire ciò. Lei si credw una madre migliore perché non si è rifatta una vita.
- io e suo figlio abbiamo avuto una brutta discussione e lei per fare passare me come una carnefice e lei come la mammina che gli lecca le ferite lo chiama amore, tesoro, gioia...cosa che non ha mai fatto nonostante cmq sia sempre stata una presenza invadente nella nostra relazione;
- siccome ha la casa al mare pretende che andiamo noi due con lei, mentre alla figlia che ha pure un compagno non impone mai nulla. Non solo, ora il mio compagno ha prenotato per andare via una settimana da soli visto che il mese dopo dobbiamo andare con lei e la vipera gli fa: "ma tesoro, non potevi prenderti la settimana prima di quella in cui dovevamo partire, così facciamo una settimana in più insieme" --> ma a voi sembra un atteggiamento normale questa cosa? Possibile che non riesci a capire che io e lui siamo una coppia con i nostri spazi?
- si mette in mezzo su tutto, anche sulle nostre amicizie. Deve essere sempre al centro dell'attenzione, si elogia da sola su tutto ma di fatto un uomo che se la piglia non lo trova, o meglio non lo vuole trovare perché secondo me è innamorata del figlio, perché questi suoi atteggiamenti fanno capire che ha dei problemi a distinguere i ruoli di madre e di compagna. Se a 'sto punto vuole anche dormirci insieme. Ma i problemi più gravi sono due:
1. viviamo sotto di lei in una casa che ci ha dato lei, per cui è come vivere sotto eterno ricatto, non perché a me freghi qualcosa della sua casa ma semplicemente perché, nonostante sia una persona dal carattere schietto a lei non riesco a ririspondere visto la sua capacità di dirti le cose facendo l'amica e soprattutto perché passerei io dalla parte del torto visto che lei è sempre così tranquilla.
2. Amo il mio compagno, ma per me anche lui ha dei problemi, perché sembra non vedere le cattiverie di sua madre. Si limita a dirmi "lasciala parlare" ma di fatto non l'ha mai messa al suo posto ed anzi si coccola in questa sua situazione di conteso. A me pare che quando parlo a lui di 'sta cosa faccia finta di niente, cambia discorso e questo è il classico atteggiamento da mammone. Anzi ogni tanto se ne arriva dicendomi "ma perché non sali a trovare mia madre?". No allora non ci siamo capiti, tua madre mi fa del male e tu non te ne rendi conto. A 'sto punto neanche tu riesci a distinguere i ruoli. Io chi sono in tutta questa situazione? Perché non riesco a tirare fuori il mio coraggio e la forza? Forse per il troppo amore che provo per lui, ma ormai il mio pensiero fisso è svegliarmi e trovare un modo per far pagare a quella vipera ciò che sta facendo a me, in modo Che anche lui possa aprire definitivamente gli occhi su sua madre. La cosa che mi spaventa è che per me tutto ciò sta diventando un'ossessione.

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Miglior risposta 13 LUG 2016

Buongiorno Cri, il suo profondo risentimento verso sua suocera è perfettamente comprensibile visto che sta vivendo una situazione difficile da molto tempo. Lei afferma di voler tirare fuori il coraggio e la forza per affrontare questa donna ed evitare che la ferisca di nuovo. È impossibile darle delle indicazioni specifiche senza approfondire dettagliatamente la situazione. Le faccio solo notare che da quello che scrive sembra emergere una rabbia molto forte e pervasiva che, anche se legittima, potrebbe diventare nociva per se stessa e per gli altri. Secondo me dovrebbe imparare a gestire e a far defluire adeguatamente questa emozione prima che diventi distruttiva. Successivamente sarà possibile concentrarsi maggiormente sulla gestione del rapporto con il suo compagno e con sua suocera.

Dott.ssa Erica Tinelli Psicologo a Orte

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18 LUG 2016

Carissima...se vai su google e cerchi "disturbo narcisistico di personalita'", ci riconoscerai tua suocera.
Ma il problema grosso è un altro: quanto del carattere della madre è passato al figlio?
Riflettici.
Coraggio

Anonimo-157342 Psicologo a Montebelluna

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18 LUG 2016

Cara Cri,
sarebbe importante mettere distanza da questa donna che pur senza saperlo è in competizione con lei, per tenersi suo figlio. Mettere distanza significa diminuire le occasioni di incontro. Ma significa anche spiazzare la "signora", mostrando indifferenza alle sue provocazioni (seppur inconsapevoli). L'altro aspetto della questione riguarda il suo compagno, perché spetterebbe a lui mediare nel rapporto tra lei e la madre. Dovrebbe mettere un paletto rispetto all'ingerenza della madre, parlandole in modo caldo e affettuoso, ma che esprima il bisogno di un confine, tra voi che siete una famiglia e la donna. Agire in questo modo è anche una azione preventiva di benessere attuale e futuro per la vostra coppia.
Tanti auguri!
D.ssa Barbara Paolinelli - Trento

Dott.ssa Barbara Paolinelli Psicologo a Trento

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15 LUG 2016

Confermo, leggendo la sua lunga mail, che sta diventando realmente un'ossessione il rapporto con la suocera, o meglio, il modo in cui lei lo gestisce è del tutto carente, sia a livello di comunicazione che di sicurezza di sè.
Si percepisce una insicurezza e un timore eccessivo delle intrusioni da parte di questa donna, come se lei non avesse le risorse per affrontarla.
In studio io lavorerei con lei sull'autostima , in modo da rafforzarla e con strategie comunicative più assertive. Ciò significa arrivare a esprimere con calma e in poche parole ciò che lei ritiene sia suo diritto e ciò che ritiene troppo invasivo da parte della suocera - come per esempio i suoi pesanti giudizi sulla sua famiglia e su di lei - pero' lei dovrebbe comportarsi di conseguenza: evitare di confidarsi con lei, andare a trovarla ma parlare di cose che non la riguardano personalmente e dirle, se insiste, che non ha intenzione di discutere con lei cose personali. Certamente , se lei è arrivata a questo punto, avrebbe , a mio parere, delle insicurezze di fondo da risolvere, altrimenti sarebbe stata in grado prima di bloccare una persona cosi intrusiva. Si rivolga a uno/a psicoterapeuta a orientamento cognitivo comportamentale.
Non so dove lei abiti, io lavoro a Milano e sud Milano (Binasco).
Dott.ssa Paola Federici
psicologa psicoterapeuta

Anonimo-121174 Psicologo a Binasco

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14 LUG 2016

Gentile Caterina,
sembra che solo con molto ritardo lei si sia accorta che il suo compagno è "mammone".
Riguardo alla suocera, il problema non è tanto quello di averle ingenuamente parlato della sua situazione familiare quanto piuttosto quello di non averle dato risposte assertive quando si è permessa di esprimere giudizi tendenziosi e offensivi nei suoi confronti in merito al rapporto tra lei e suo padre.
Inoltre, come lei stessa ha ben capito, vivere al piano di sotto in una casa messa a disposizione dalla suocera, la fa sentire legittimata ad essere invadente e indiscreta.
Pertanto, siccome lei ha molta rabbia ma improduttiva in quanto sa di uscire perdente da un possibile scontro frontale con sua suocera rischiando di compromettere anche il rapporto col figlio, dovrebbe attrezzarsi, magari con l'ausilio di un percorso di psicoterapia, per imparare con cortesia e senza rabbia a tenere a bada e alla giusta distanza questa donna.
Più difficile vedo la possibilità di agire direttamente sul suo compagno per ridurre l'invadenza della madre a meno di applicare congruenza dura che potrebbe anche comportare la rottura della relazione..
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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14 LUG 2016

Cara Caterina
certo che il suo compagno, avendo una madre del genere, non può non avere qualche problemino.
Si trova implicato in un rapporto ad alta ambiguità con questa madre "coccolante e amoreggiante" che però lo ricatta affettivamente essendo figura egocentrica e narcisa.
Non sarà facile per lui venirne fuori.
Ho già conosciuto soggetti del genere di questa donna e che dovrebbero curarsi ma non lo faranno mai; purtroppo sono persone incapaci di amare veramente e solo concentrate su di sè.
A mio parere la cosa migliore da fare per una vera crescita della vostra coppia, sarebbe quella di cambiare casa e "staccare" da questa "lady" e dai suoi nevroticismi.
Avete bisogno di respirare aria pura!
Comunque sia, nel frattempo, almeno un "distacco emotivo" può essere utile.
Lei dovrebbe mostrarsi molto meno coinvolta con questa suocera e mostrare indifferenza alle sue esternazioni; anche quelle adulanti il figlio.
Prenda le distanze emotive e vada con il suo compagno verso una direzione che esca dall'ambiguità di questo rapporto.
Forse un sostegno psicologico sarebbe d'aiuto anche se lo psicologo sarebbe molto più utile alla sua suocera.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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