Buongiorno, sono una studentessa di economia aziendale al primo anno fuori corso. Dall'esame di maturità ho paura di dare gli esami.
Per l'esame orale di maturità non ho studiato e ho fatto scena muta con la scusa che "il voto non conta e non rappresenta una persona" ma in realtà avevo ansia e non riuscivo nemmeno a iniziare lo studio. Mi sono diplomata lo stesso grazie al voto degli scritti.
Il primo anno di università ho dato tutti gli esami nella sessione estiva dato che nella sessione invernale si ripeteva lo stesso comportamento. Non so come sia stato possibile ma avevo la pressione di mia mamma. Il secondo anno un po' meglio, non avevo molta ansia ma comunque mi ritrovavo a studiare tutto all'ultimo. All'ultimo anno ho dato qualche esame e poi mi sono rimaste le 4 materie più difficili. E' un anno che cerco di darli ma ogni volta non riesco, mi viene ansia e non riesco nemmeno a iniziare a studiare. Oppure inizio e mi distraggo facilmente ma non concludo mai. Sapendo che devo studiare non riesco a fare altro durante il giorno, come pulire casa o fare commissioni, perché mi sento in colpa ma comunque non studio. Non vedo l'ora che arrivi sera per smettere di far finta di studiare.
Come mai ho questo comportamento e come posso migliorarlo? Voglio con tutta me stessa concludere l'università ma non ci riesco
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16 FEB 2023
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Le sarebbe molto utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per gestire l'ansia.
11 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Isabella,
l'ansia che descrivi ha un senso, vuole dirti qualcosa, probabilmente di importante e decisivo, su di te, sulla tua storia, sugli altri, sul tuo studio. E' un ansia molto forte. Chissà a quale stanza nascosta della tua psiche fa riferimento...
Il mio consiglio è di iniziare questo viaggio dentro le stanze della tua psiche con l'aiuto di uno psicologo.
Solo allora questo brutto sintomo smetterà di agire e crearti questi problemi.
9 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera
Le sarebbe molto utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta, per l ansia, e per tutte le tematiche che presenta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
9 FEB 2023
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Cara Isabella,
Penso che possa essere molto utile comprendere il motivo del malessere che provi,l'ansia e l'impossibilità di dare esami,in uno spazio tutto tuo in cui poter elaborare i vissuti e le cause oltre il disagio che senti, e anche per stimolare le tue risorse e riconoscerle. In questo modo potrai affrontare e superare questo momento, per trovare il benessere che meriti.
Ti consiglio, quindi, di intraprendere un percorso di supporto psicologico, che possa accompagnarti attraverso questo periodo, uscendone più consapevole e più sicura di te e delle possibilità che incontri sul tuo cammino.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
9 FEB 2023
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Ciao Isabella, grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.
Una delle conseguenze più invalidanti dell'ansia è quella che viene definita come condotta di evitamento. Evitiamo le situazioni che ci generano ansia, per non provare questa emozione, ma più le evitiamo, più queste ci perseguitano e generano malessere.
Sicuramente questo vissuto ansioso che riporti in relazione allo studio ha delle radici più profonde, che si stanno manifestando in questo campo della tua vita. Potrebbe entrare in gioco la paura di essere giudicati, il timore di fallire, una bassa autostima, incertezza nel futuro (è curioso che questa sintomatologia si sia iniziata a manifestare dalla maturità, un momento di grandi cambiamenti per ognuno di noi) ... o semplicemente uno scarso interesse nella materia a cui stai dedicando i tuoi anni di studio. Questi sono tutti elementi che possono essere affrontati in un percorso di terapia e che potrebbero aiutarci ad arrivare al nucleo delle tue difficoltà.
Mi ha colpito l'accenno fatto nella tua storia riguardo la tua mamma, che sembra da una parte averti "spronato", dall'altra "costretto". Penso sarebbe interessante approfondire anche questo elemento.
Spero di esserti stata di aiuto,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
9 FEB 2023
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Gentile Isabella,
questa è una condizione più comunemente definita come “blocco dello studente”, la responsabilità del blocco è sempre attribuibile a una serie di atteggiamenti, azioni, comportamenti, ripetuti e consolidati che gradualmente trasformano e cristallizzano la difficoltà in problema.
Ci si sente completamente paralizzati e demotivati nello studio. «Vorrei ma non riesco» è il pensiero dominante dello studente incatenato. E’ una condizione di continua lotta con il senso dell’obbligo. In pratica si insegue continuamente il momento in cui iniziare a studiare, ci si sforza costantemente durante tutto il giorno o in momenti frequenti e prolungati, col risultato di percepire un senso di avversione e dovere ancora più forte. La deriva comportamentale di questo atteggiamento interiore è rappresentata dalla continua procrastinazione: si rimanda continuamente con l’idea di recuperare successivamente. Infine un must dello studente in preda all’ansia. Fuggire dalle date di appello e dagli esami. Purtroppo, la fuga, il rimandare, il non presentarsi, amplifica ancora di più l’ansia collegata con la situazione di esame.
Potrebbe richiedere un consulto psicologico per affrontare questa difficoltà con lo studio, infatti con il supporto di un professionista potrà costruire delle strategie di intervento efficace per il blocco dello studente.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca
9 FEB 2023
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Non dovresti stupirti delle difficoltà che hai dal momento che hai scelto un percorso che prevede di dare un certo numero di esami sapendo di avere paura di darli. Potresti richiedere una consulenza psicologica per cercare di capire meglio le cause di questo blocco. Ti rifiuti, hai paura, è solo ansia di prestazione? Il processo di risoluzione del problema cambia a seconda della causa.
9 FEB 2023
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Gent.ma Isabella,
Capisco la tua paura nell'affrontare questi esami finali, subentra anche una stanchezza cognitiva e motivazionale considerato lo stato d'avanzamento del tuo percorso di studio: mi dici che mancano solo quattro di esami! Quindi complimentati con te stessa per quanto hai fatto e permettiti anche una pausa ristoratrice, prima di affrontare l'ultima salita.
Una piccola sosta in cui potrai recuperare le energie necessarie, dedicandoti ad attività in cui puoi immergerti completamente e che ti riempiano di benessere. Piccole cose, quelle che ti fanno brillare gli occhi, che ti fanno sentir bene.
Poi potrai ripartire con maggiore determinazione verso la cima del monte.
Buon cammino
D.ssa Ornella Peloso - Pedavena (Belluno)
9 FEB 2023
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Gentile Isabella, è riuscita a focalizzare il suo problema o,meglio, ad identificare il sintomo principale nell'ansia, tradotta in un procrastinare che non le permette di raggiungere i suoi obiettivi. Ora potrebbe prendersi cura di sé attraverso un percorso per la gestione dell'ansia in primis e del ruolo della pressione 'sociale' dall'altra. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
9 FEB 2023
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Buongiorno Isabella,
spesso l'idea di essere valutati può generare forme di ansia, condotte di evitamento e procrastinazione. Tuttavia, le consiglierei di approfondire con uno/a psicologo/a quanto da lei riportato, così da ridimensionare la sua ansia e mettere in atto soluzione concrete che la aiuteranno a concludere il suo percorso, oltre ad esserle utili per il futuro.
Rimango a sua disposizione per un colloquio, anche online.
9 FEB 2023
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Carissima Isabella
Sarebbe necessario comprendere come nasce questa paura e come influisce la pressione materna. L'evitamento e la procrastinazione tendono a cronicizzazione e si portano dietro il senso di colpa per il tempo perso e il senso di fallimento personale.
Sarebbe utile un percorso di psicoterapia per scardinare questo circolo vizioso.
Un abbraccio
MR
9 FEB 2023
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Cara Isabella,
mi sento di farle i complimenti perché nonostante l'ansia e la fatica, sta portando comunque avanti i suoi studi!
E fatica ne sta facendo tanta...
Da quello che mi sembra di capire, il suo malessere è iniziato proprio con l'esame di maturità. E nonostante ciò, lei si è comunque iscritta in una facoltà dimostrando grande determinazione.
Ciò che studia le piace? Questo stato d'ansia emerge per ogni tipo di esame? Scritto o orale?
Un'altra domanda importante è relativa alla pressione che sente da parte di sua madre. In che modo sente che le fa pressione? Ne ha parlato con lei?
Credo, che ci siano diversi punti che andrebbero approfonditi attraverso un percorso di supporto psicologico.
Io sono disponibile anche online,