Ho chiuso una relazione ma soffro da un anno
Buongiorno, un anno fa ho lasciato il mio compagno dopo più di 7 anni di relazione. Un uomo innamorato, premuroso e buono ma negli ultimi 4 anni non avevamo più rapporti intimi. In varie occasioni avevo fatto notare questa cosa ma lui mi rispondeva che si sentiva bene con me e non gli mancava ed anche io devo dire non insistevo, mi ero come abituata a questa modalità perchè di controparte lui compensava con mille attenzioni. Nei primi anni non avevamo nessun problema, anzi, lui era un amante perfetto.
Nella nostra relazione io mi occupavo di tutto, gestivo le vacanze, dove cenare, cosa mangiare, chi vedere ed ultimamente gli gestivo anche i soldi. Era diventata una relazione sbilanciata perchè mi sembrava di avere a che fare con un bimbo di 8 anni nel corpo di un 56 enne. In pratica, io avevo sostituita sua sorella, che non si è mai sposata e che si è sempre occupata prima della mamma e poi di lui alla morte di quest'ultima.
Negli ultimi mesi prima della rottura tra noi, ero molto nervosa e spesso gli rispondevo male, lui incassava amabilmente (in 7 anni abbiamo litigato al massimo 3 volte) senza controbattere ma giustificando questo mio nervosismo.
Ad agosto sono stata ricontattata da un ex che non sentivo da 30 anni e mi sono sentita attratta da lui. Non avevo voglia di fare un torto al mio compagno e la sera prima di partire per le vacanze, quando lui mi ha chiesto di parlare del fatto che ero molto nervosa negli ultimi tempi, ho chiuso la nostra relazione. All'inizio sembrava avesse compreso le ragioni ( mancanza di intimità, sovraccarico di responsabilità da parte mia) e ci siamo scritti e visti nel nostro gruppo di amici per un paio di mesi, dopodiché lui ha cambiato atteggiamento e mi ha detto che aveva sofferto tanto ed aveva anche avuto dei problemi fisici in conseguenza a questa separazione ed io mi sono sentita in colpa. Da quel momento non ho dormito per 5 mesi, ho provato a ricontattarlo ma mi ha bloccato tutti i social e le chiamate. Ho cambiato gruppo e cercato di rispettare il suo dolore ma nonostante sia cosciente del fatto che non era una relazione giusta per me, sento un'angoscia ed un senso di smarrimento. Sono una donna motlo indipendete, vivo da sola (noi non abbiamo mai convissuto), viaggio da sola, sono autonoma economicamente ma questo non impedisce di vivere un senso di disagio e di pentimento. Vorrei fare un altro tentativo per poterci parlare scrivendogli una lettera ma prevedo un altro rifiuto da parte sua e non so come potrei reagire. Ma cosa è che mi tiene ancora legata e mi impedisce di andare avanti? Grazie