Ho bisogno di un parere su questa brutta situazione

Buonasera dottori. 8 mesi fa lasciai il mio ragazzo, con il quale sono stata insieme tantissimi anni, tra 4 mesi sarebbero 10 anni che ci siamo conosciuti. Prima e unica storia d'amore. Lo lasciai a causa di un brutto litigio, ma qualcosa andava male da molto più tempo ovviamente e sono consapevole per tanti fattori. Anche un mio malessere psicologico ha influito sull'appiattimento della relazione, cominciai a soffrire di ansia forte e debilitante, per tale motivo decisi anche di iniziare terapia psicologica. Lo lasciai con tanta rabbia, stavo male ma poi l'avere a che fare con nuove persone cominciò a farmi stare meglio dopo un paio di mesi, lui continuava a scrivermi ma io gli dicevo che non era il caso. Rifiutavo qualsiasi pensiero di riprovarci. Fino a quando quest' estate comincio a pensarlo un po' di più, ad avere una malinconia, come se la rabbia fosse sfumata per fare spazio alla tristezza. Comincio a vedere le mie colpe e a pensare di non aver fatto qualcosa per cambiare le carte. Quando capii che lui stava frequentando una persona è come se fosse nata in me la paura di perderlo del tutto e di potermene pentire in futuro. Anche se lui mi disse che di serio nelle sue nuove esperienze non ci fosse nulla. Fatto sta che dopo 6 mesi ci siamo rivisti, perché io gli manifestai i miei dubbi. Io, da quando ho cominciato a sentirlo e vederlo (non spesso) ho cominciato ad essere volubile con lui e nonostante qualche volta ho avuto desiderio di baciarlo, non l'ho fatto. Quelle poche volte che ci siamo visti, qualche volta notavo atteggiamenti che mi lusingavano e mi facevano sentire nel posto giusto e qualche volta atteggiamenti fastidiosi. Su questi abbiamo anche discusso. Tranne una settimana che non ci siamo visti, le restanti ci siamo visti 1 volta o questa ultima 2. Fatto sta che negli ultimi incontri ho notato che dal vivo ci sto bene ma ho sempre il pensiero triste che non possa funzionare e che sia solo uno stare bene del momento, infatti questa cosa me la porto a casa e ogni volta che lo rivedo è come se fosse di nuovo l' ultima, ultima nel senso che quando lui mi dice "ci vediamo domani?" Io gli rispondo non lo so, vediamo. Poi il giorno dopo fino all' orario concordato non mi decido e ho il dubbio se vederci o meno. Ieri dovevamo cenare insieme, io fino alla sera gli dissi non lo so, mi vestii anche, però poi arrivo al punto che gli dico non lo so e lui si trova già sulla strada di casa sua e non ceniamo più. Io poi gli scrivo per messaggi quello che mi succede e lui viene a prendermi dopo cena. Discutiamo in auto su questa cosa e alla sua domanda "che dobbiamo fare, non ci sentiamo più?" Io rispondo non lo so. Poi mi viene da piangere in auto e gli dico che tutto questo non va bene e non ci fa bene più, quasi come un ultimo saluto. Poi oggi sono a casa, ci penso e non so cosa stia facendo. Sembra che mi stia autosabotando, non mi capisco. Non mi lascio andare, non seguo i miei istinti, perché ho paura di ricadere di nuovo in errore ma facendo così non faccio nulla di meglio. Mi sento anche in colpa per tenere anche lui così sulle spine. Durante la settimana poi, quando ci siamo sentiti telefonicamente, noto che a volte mi annoio, è anche vero che sono impegnata molto con lo studio, però non so se sia normale. Quando ci vediamo però sto bene, mi fanno piacere le sue carezze. Non lo so più, ci sto male per questa altalenanza. Non voglio cose "tossiche" nella mia vita ma la sto creando io con le mie mani una situazione così.