Gestire l'ansia nell'attesa di riprendere a vivere
Salve, dopo due anni di profonda depressione, curata farmacologica mente e con psicoterapia, ora sono in una fase di ripresa che per quanto agli occhi della gente io sia " guarita" in realtà sono accompagnata da un'ansia perenne. La mia psicoterapeuta la definisce la fase " dell'attesa" cioè del passaggio dal mio guscio ovvero la camera da letto a riprendere la vita. Sostiene sia un'ansia positiva. Io da mio canto non riesco a considerarla come positiva perché è un lavoraccio vivere le giornate come se caminassi sul filo di un rasoio, in me c è sempre il timore di rifugiarmi nella depressione piuttosto che affrontare il cambiamento. Vorrei pareri in merito ed eventuali consigli su come affrontare questa situazione di stallo.