Riprendere gli studi a 25 anni

Inviata da Giulia · 2 apr 2019

Buona sera,
Sono capitata per puro caso in questo sito e ho letto diverse richieste di aiuto sull'argomento università.

In breve: vorrei ricominciare l'università a quasi 25 anni.
Dopo il diploma mi ero iscritta a un corso superando brillantemente il test d'ingresso, ma dopo un anno e mezzo ho lasciato tutto.
Non lo ritengo un capriccio ma una conseguenza ad un periodo di alto stress, che mi ha costretta a scegliere le priorità della mia vita in quel momento.
Ho avuto un'adolescenza molto buia, ho sofferto di depressione, disturbi alimentari e autolesionismo.
Grazie a un percorso psicologico sono riuscita a uscirne, anche se ogni tanto mi capitano delle ricadute, per fortuna del tutto innocue.
Credo che la causa di tale decisione fosse che i miei genitori, dopo anni e anni di guerra che ho visto e assorbito sin da bambina, finalmente stavano portando avanti la pratica di divorzio, che purtroppo ha preso una brutta piega.
Per farla breve, mio padre cercava e cerca tutt'ora di affossare mia madre negandole i soldi che le spettavano e spettano ancora, costringendola a vivere di niente, senza soldi per le bollette, minacce, botte, denunce a vuoto, nonostante la causa del divorzio fossero i suoi comportamenti malati reiterati nel corso degli anni.

In quel momento era mio padre a pagare i miei studi perché seguendo un corso con orari improponibili e la frequenza obbligatoria, non riuscivo a lavorare abbastanza da poterli pagare da sola.
Stanca di essere sempre in mezzo alla loro lotta economica (e non solo), ho preso la decisione sicuramente impulsiva di mollare tutto, trovarmi un lavoro e "staccarmi" dalle dipendenze economiche nella speranza che i soldi che mi mandava mio padre arrivassero a mia madre... o addirittura lavorare per mandarle i soldi al posto suo.

Questo è un po' il succo. Adesso ho 24 anni e ho lavorato in tanti posti, in diverse città, sono riuscita nonostante la precarietà dei contratti di adesso a mettere da parte qualche soldo, e sto valutando di riscrivermi ad un altro corso senza la frequenza obbligatoria che mi consenta di studiare e lavorare.

Questa decisione crea in me una sensazione ambivalente. Da una parte sono sollevata perché finalmente ho ripreso in mano l'idea di rimettermi in gioco, perché il mercato del lavoro è sempre più aggressivo e spero che avere una laurea possa aiutarmi. Ho sempre amato studiare e amo tutt'ora imparare sempre cose nuove, quindi mi dispiacerebbe non sfruttare questa mia caratteristica.
Da una parte però ho anche l'ansia di ritrovarmi confusa e persa come anni fa, magari di sprecare soldi di nuovo e mollare tutto per impulsività o altro, considerando che il mio obiettivo è di mantenermi da sola e non chiedere assolutamente soldi ai miei genitori.
E non meno importante la sensazione di "aver perso il treno" e ritrovarmi in corso con ragazzini appena diplomati.

Insomma, cambio idea ogni 10 minuti, mi sento davanti a un bivio e sento che qualsiasi scelta io faccia ne andrà del mio futuro, perché se non lo faccio adesso a quasi 25 anni di sicuro non lo farò a 30, 40, 50... sento tutto il peso del mio futuro forse per la prima volta della mia vita, perché un conto è avere 18 anni e sentire tutto il tempo del mondo a disposizione, un conto averne 25 con la sensazione di aver sprecato gli anni.

Grazie mille.

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Miglior risposta 3 APR 2019

Buongiorno Giulia , capisco il cambiamento continuo di idee, credo anche che se dedici di intraprendere il percorso di studi sarà meno complicato di quello che pensi. Ci vuole organizzazione e consapevolezza che i ritmi di studio potrebbere essere più lenti rispetto agli altri studenti , lavorando è normale.
Non hai accennato alla facoltà a cui piacerebbe iscriverti. hai preso informazioni?
Tanta gente si iscrive all'Università non subito dopo il diploma, temi di ritrovarti con ragazzini appena diplomati e quale sarebbe la difficoltà? Non so che tipo di lavori hai svolto ma , il mondo del lavoro ti aiuta a ragionare in maniera più flessibile, più veloce, aspetti che nello studio ti danno una posizione di vantaggio rispetto ai ragazzini.

Resto a disposizione

Dott.ssa Luigia Cannone Psicologo a Rimini

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27 OTT 2021

Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È illusorio credere che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat, serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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3 APR 2019

Gentile Giulia,
avere 25 anni non è assolutamente un impedimento per intraprendere un percorso di studi universitario.
Lei ha avuto un passato difficile ma fortunatamente è riuscita in qualche modo a venirne fuori e sembra ora voler prendere in mano le redini della sua vita in vista di una autorealizzazione.
Tutto ciò è da ammirare e siccome lei sembra avere una buona motivazione (sia pure con qualche paura e incertezza), la sua decisione di riprendere gli studi è senz'altro da incoraggiare con il suggerimento, qualora sia possibile, di non rinunciare ad un sostegno psicologico anche occasionale dal momento che ne ha ancora bisogno.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 APR 2019

Gentile Giulia,
credo che le difficoltà e le fatiche che ha affrontato negli ultimi anni siano da valorizzare come suoi punti di forza e come prova tangibile delle sue risorse.
Ha fatto bene ad affrancarsi dalla dipendenza economica dalla famiglia e a cercare una sua strada, per quanto impervia.
Ora si trova davanti ad una scelta che dipende totalmente da lei e non è più determinata da 'cause di forza maggiore' per così dire, cioè la responsabilità di tale scelta, con le conseguenze positive o negative, sarebbe solo sua.
Ipotizzo che da questo derivino la sua paura e la sua ambivalenza, così ben descritta nella sua lettera. La sua scelta, però, sembra autentica e la sua motivazione forte: questi due elementi sono fondamentali per portare avanti un progetto di vita importante come la ripresa degli studi. Non si scoraggi anche perché, come sottolineato dalla collega, spesso l'iscrizione tardiva all'università è un vantaggio perché si associa a maggior consapevolezza e competenza di vita. Molti auguri!

Dott.ssa Roberta Altieri Psicologo a Milano

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