Sono una donna di 40 anni, madre di due bambini piccoli. Da circa tre anni mio marito ha iniziato a usarmi violenza con la tecnica del ghiaccio. È una situazione terribile in quanto inizia sempr urlandomi contro frasi umilianti, poi minaccia di farmi male fisico ed infine si chiude in un mutismo che può durare anche un mese. Durante questo periodo di ghiaccio mi ignora e mi cancella completamente, poi io logorata e distrutta dall'ansia e dal senso di colpa, lo avvicino e cerco di parlare. La prima volta mi rifiuta, ma se ci riprovo dopo qualche giorno , lui accetta di riprendere a parlarmi e fa finta che non sia successo nulla. A lungo andare, questo suo modo di fare mi ha portata a vivere con l'ansia di non fare niente che potesse scatenare questo suo comportamento, ultimamente però, questi episodi sono diventati sempre più frequenti. Quando siamo in pace io cerco di chiedere spiegazioni, ma lui minimizza oppure cambia discorso. Di solito questo suo modo di fare scaturisce da una piccola discussione, anche banale, come un mio ritardo, oppure un minimo riferimento a qualche ragazzo che in passato ( molto remoto) gli ho detto che mi piaceva. Tutto questo è molto difficile da gestire e non do cosa fare. Io lo aiuto in tutto, dal lavoro alla burocrazia, i figli li cresco praticamente da sola e faccio anche un altro lavoro. Ma per lui non è sufficiente, non so più come fare.
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10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile signora,
è singolare sia la banalità delle cause che fanno scattare in suo marito l'esplosione di rabbia e la conseguente violenza psicologica di chiudersi nel mutismo sia la durata di quest'ultimo.
E' invece chiaro che lei purtroppo ha un livello di autostima molto basso e subisce una situazione di grave disagio con senso di isolamento e di sudditanza.
Ritengo indispensabile che lei si avvalga senza indugio di un supporto psicologico per neutralizzare questo comportamento tutelando se stessa e i suoi bambini.
Ove possibile le consiglierei poi, come prima misura difensiva, già al secondo giorno di mutismo, di chiedere ospitalità per sé e i bambini a qualche familiare stretto "assentandosi da casa" finchè a suo marito non ritorni la parola.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
È una situazione quella che lei descrive, di sofferenza ma anche di isolamento. La sofferenza sembra derivarle dal fatto di non sapere bene il perché di questi mutamenti di umore e di chiusura per lungo tempo, chiusura di cui lei deve favorire lo sblocco. Questa modalità up down della relazione non è paritaria e quindi genera confusione e senso di inappropriatezza in chi subisce la chiusura dell’altro senza comprenderne il senso. È necessario riequilibrare il rapporto sul piano dei diritti di ascolto dell’altro e non di negazione, poiché proprio questo meccanismo sembra agire a più livelli, da quello comunicativo nella relazione a quello intrapsichico - non pensare come pensi, non sentire quello che senti, fino a non esistere per come sei - che potrebbe risentire di una tale modalità interpersonale.
L’isolamento è la seconda variabile da considerare. Sembra che lei sia sola in queste sue difficoltà mentre sarebbe necessario un sostegno psicologico per capire come muoversi nella comunicazione con suo marito. Consiglierei a lei di rivolgersi ad uno psicologo, intanto per fare una consulenza di due o tre colloqui e orientarsi su possibili vie di intervento nella coppia.
Dott. Pietro Salemme
10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Solespento,
particolare il nome che ha scelto, probabilmente definisce come si sente
Si preda cura di se stessa e dei suoi bambini tutelandosi, chieda aiuto
Resto a disposizioni per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda
10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara utente,
mi dispiace per la situazione dolorosa che descrive e soprattutto per la sua sofferenza.
Una situazione come questa, reiterata nel tempo, può essere davvero logorante e condizionare significativamente il benessere psicofisico di una persona.
Credo sia molto importante spostare il focus dell’attenzione da suo marito a lei.
Sarebbe opportuno comprendere cosa la tiene legata ad una relazione disfunzionale e profondamente dolorosa, attenendosi alla sua descrizione.
Nelle relazioni disfunzionali spesso si è spinti ad interrogarsi sulle motivazioni del comportamento del partner o cercare modi per far sì che possa cambiare. Tuttavia il vero cambiamento ha inizio nella comprensione di se stessi, analizzando la motivazione profonda che inchioda in situazioni logoranti, le quali impediscono di vivere serenamente e di esprimere il proprio potenziale.
Credo possa esserle utile intraprendere un percorso di supporto psicologico che le permetta di essere accolta e sostenuta nell’elaborazione dei vissuti passati per capire come questi influiscano sul presente, che le consenta di imparare nuove strategie per far fronte alla situazione aumentando il senso di autostima e di auto efficacia dando l’avvio ad un profondo cambiamento.
Vedrà che il resto verrà da se.
Resto a sua disposizione, anche online, qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta
10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Signora,
la ringrazio per aver condiviso la sua storia. La situazione che descrive è estremamente preoccupante e dolorosa. La violenza psicologica che sta subendo è grave e può avere effetti devastanti sulla sua salute mentale ed emotiva.
È fondamentale che lei cerchi aiuto professionale, come un terapeuta o un consulente specializzato in violenza domestica, che possa fornirle supporto e orientamento su come gestire questa situazione. Inoltre, potrebbe essere utile cercare il supporto di amici o familiari di cui si fida, per non sentirsi sola in questo momento difficile.
La prego di prendere seriamente in considerazione la possibilità di cercare aiuto esterno, poiché la situazione che descrive richiede un intervento professionale. La sua sicurezza e il suo benessere sono la priorità assoluta.
10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno signora
mi spiace moltissimo della situazione che sta vivendo . Le ricordo che nessuna persona può umiliare e trattare male nessuno.
Bisogna sempre rispettare l'altro per quello che è. Con i suoi aspetti positivi e negativi.
Mi sembra che lui innanzitutto non la rispetta e non la ama.
Non è amore quando un uomo umilia sua moglie, amore è accettazione dell'altro così come è. Senza volerla cambiare .Suo marito sta effettuando su di lei un danno psicologico. E già gli ha tolto l'autostima.
Le consiglio di andare in un centro antiviolenza oppure di andare da uno psicoterapeuta che l'aiuterà.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
