Ho 26 anni, soffro da qualche mese di extrasistole. Da qui nasce la mia ipocondria, la mia ansia e il continuo controllo dei miei battiti. Come posso uscire da questo circolo?
P.s. Vado in terapia da circa due mesi ma in questo momento mi sembra di essere tornata indietro anziché aver fatto passi avanti
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8 GIU 2022
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Scrivi che sei già seguita da uno psicoterapeuta. Immagino che, se sei già passata alla psicoterapia, sia già stato dimostrato che le extrasistoli non abbiano una origine patologica. Due mesi sono un po' pochini per riuscire a vedere dei risultati apprezzabili. Abbi fiducia del professionista al quale ti sei affidata, segui il percorso e vedrai che andrà bene.
Ti auguro una vita felice
dott. Rodolfo Vittori
8 GIU 2022
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Buongiorno,
due mesi sono pochi per valutare l'efficacia di un percorso. Ad ogni modo le consiglio di parlare con il suo terapeuta di queste perplessità per provare a mettere a fuoco insieme la strategia terapeutica più efficace.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
8 GIU 2022
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Salve!
La prima cosa che mi sento di dirle è che non è mai possibile tornare indietro perché si impara sempre qualcosa che si aggiunge al proprio bagaglio di esperienza. Le consiglio di esplicitare questi dubbi con il/la sua terapeuta che saprà risponderle in modo adeguato, è importante che il vostro rapporto si basi sulla fiducia e la trasparenza. La sua ipocondria non nasce con L’extrasistole , ma pre esistente e ha ragione di esistere per via della sua storia di vita (come è stata cresciuta, ambiente familiare, predisposizione, ecc). Molto probabilmente in questi ultimi mesi si è concentrata sull’evento extrasistole e così facendo (concentrando tutta attenzione sui battiti) rende più probabile il verificarsi perché aumenta la componente ansiosa. Le consiglio di proseguire con fiducia la terapia, (le evidenze scientifiche attuali mostrano efficacia della psicoterapia cognitivo comportamentale) tenendo sempre presente che si va sempre avanti, mai indietro e che ci saranno periodi in cui starà meglio ed altri peggio, come accade a tutti nella vita, ma con la psicoterapia ha senz’altro intrapreso il cammino appropriato. Resto a disposizione, capisco la sofferenza che prova.
Saluti
8 GIU 2022
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Salve Patrioli, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa proseguire il suo percorso psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL